INTERSTATE 82
di
ANNI '80: NUOVE TECNOLOGIE ALLE PORTE
Chiarito dunque il cambiamento storico e infarinati con un riassunto della trama passiamo ora all'azione, saltando a bordo della nuova e fiammante automobile di Taurus che, rispecchiando perfettamente i cambiamenti del nuovo decennio, é diventata ora una lussuosa Ferrari
Considerando il fatto che il grande successo di Interstate 76 é stato pesantemente minato da un motore grafico assolutamente non all'altezza del gioco (a dire il vero non sarebbe stato all'altezza di alcunché), partiamo subito col dire che, da questo punto di vista, sono state fatte le più importanti modifiche da parte del team Activision, il quale ha pensato bene di non perdere nuovamente i gradini più alti del podio per un problema puramente tecnico
Lo scattosissimo e brullo engine di Interstate 76 ha infatti lasciato il posto ad un ben più valido successore, adottato tra l'altro anche in Heavy Gear 2, Dark Reign 2 e Battlezone 2 (alla Activision a quanto pare puntano molto sui seguiti)
Senza alcun dubbio l'occhio ha finalmente ottenuto la sua storica parte e, gli ormai diffusi e standardizzati acceleratori grafici possono finalmente trarre il pieno supporto dall'engine che vanta ora non solo un'ottima fluidità ma che può anche permettersi piacevolissimi effetti visivi come Lens Flare, trasparenze e superfici riflettenti, a cui le foto possono comunque più facilmente offrire testimonianza
Assieme alle migliorie tecniche vanno però annoverate alcune modifiche apportate all'interfaccia del gioco poiché questi cambiamenti sono il primo chiaro segnale di come l'anima di questo seguito sia diventata profondamente arcade, in netto contrasto con quanto accadeva in I76
Sono scomparse innanzitutto molte visuali di gioco, impoverite non soltanto nel numero (ne sono rimaste soltanto tre) ma anche nei dettagli. Mentre infatti la visuale dal retro della macchina e quella dal parafango non presentano particolari modifiche, quella dall'interno é stata invece drasticamente modificata. Un tristissimo e spartano mirino digitale ha infatti preso il posto di cruscotto, volante e di tutto l'arredamento dell'auto che rendeva tanto esaltante e realistica la guida. Come se non bastasse poi non é ora più possibile "girare la testa" e quindi duellare a colpi di pistola dai finestrini rimane solo un nostalgico ricordo
Chiarito dunque il cambiamento storico e infarinati con un riassunto della trama passiamo ora all'azione, saltando a bordo della nuova e fiammante automobile di Taurus che, rispecchiando perfettamente i cambiamenti del nuovo decennio, é diventata ora una lussuosa Ferrari
Considerando il fatto che il grande successo di Interstate 76 é stato pesantemente minato da un motore grafico assolutamente non all'altezza del gioco (a dire il vero non sarebbe stato all'altezza di alcunché), partiamo subito col dire che, da questo punto di vista, sono state fatte le più importanti modifiche da parte del team Activision, il quale ha pensato bene di non perdere nuovamente i gradini più alti del podio per un problema puramente tecnico
Lo scattosissimo e brullo engine di Interstate 76 ha infatti lasciato il posto ad un ben più valido successore, adottato tra l'altro anche in Heavy Gear 2, Dark Reign 2 e Battlezone 2 (alla Activision a quanto pare puntano molto sui seguiti)
Senza alcun dubbio l'occhio ha finalmente ottenuto la sua storica parte e, gli ormai diffusi e standardizzati acceleratori grafici possono finalmente trarre il pieno supporto dall'engine che vanta ora non solo un'ottima fluidità ma che può anche permettersi piacevolissimi effetti visivi come Lens Flare, trasparenze e superfici riflettenti, a cui le foto possono comunque più facilmente offrire testimonianza
Assieme alle migliorie tecniche vanno però annoverate alcune modifiche apportate all'interfaccia del gioco poiché questi cambiamenti sono il primo chiaro segnale di come l'anima di questo seguito sia diventata profondamente arcade, in netto contrasto con quanto accadeva in I76
Sono scomparse innanzitutto molte visuali di gioco, impoverite non soltanto nel numero (ne sono rimaste soltanto tre) ma anche nei dettagli. Mentre infatti la visuale dal retro della macchina e quella dal parafango non presentano particolari modifiche, quella dall'interno é stata invece drasticamente modificata. Un tristissimo e spartano mirino digitale ha infatti preso il posto di cruscotto, volante e di tutto l'arredamento dell'auto che rendeva tanto esaltante e realistica la guida. Come se non bastasse poi non é ora più possibile "girare la testa" e quindi duellare a colpi di pistola dai finestrini rimane solo un nostalgico ricordo