Iron Front - Liberation 1944
di
Eiserne Front. Fronte di ferro. Pochi (incluso il sottoscritto, prima di fare un piccolo approfondimento storico sull'argomento) sanno che il nome “Iron Front” in tedesco fu usato da una coalizione socialdemocratica che si oppose all'inizio degli anni Trenta , ahimé con scarso successo, alla triplice minaccia del nazismo, del bolscevismo e del revanscismo monarchico. Il titolo del gioco sviluppato da X1 Software/AWAR, invece, si riferisce al fronte orientale di guerra tra forze tedesche e sovietiche. E più precisamente all'Operazione Bagration (dal nome di un generale zarista caduto a Borodino contro Napoleone), massiccia offensiva dell'Armata Rossa svoltasi tra il giugno e l'agosto 1944, che portò ben quattro Gruppi di Armate sovietici a scontrarsi contro tre Armate tedesche (tra cui la veterana Trentesima Armata Panzer, interamente meccanizzata), spostando nel giro di due mesi il fronte di guerra dalla Bielorussia ben oltre il confine polacco.
E' su questo fronte incandescente, teatro di epiche battaglie di fanteria, carri armati e forze aeree tattiche di entrambe le parti, che é ambientata la trama single player di Iron Front, interessantissimo FPS tattico sviluppato utilizzando l'ottimo motore di ArmA II della Bohemia Interactive. Nel pieno rispetto della tradizione del capolavoro boemo, anche Iron Front rappresenta il teatro di guerra, gli equipaggiamenti, le uniformi e i mezzi impiegati con cura maniacale, gratificando gli appassionati come pochi altri giochi, anche molto blasonati, riescono a fare. Se volete un assaggio, vi basterà cercare in giro un filmato (l'audio é in russo, però...) di oltre quindici minuti che mostra due plotoni dei due schieramenti allineati uno di fronte all'altro come fossero in attesa d'ispezione prima della battaglia. Il dimostratore passa in rassegna uno per uno i soldati, soffermandosi abbastanza per poter apprezzare il meticoloso lavoro di ricostruzione fatto nel rappresentare mostrine, decorazioni, distintivi e colori delle divise.
Con la sola eccezione, ormai decisamente superata dalla storia, del divieto di rappresentazione della svastica (mentre nessun divieto esiste per la falce e martello...) che é sostituita anche nelle aquile argentee sul petto e sui berretti dei soldati, da una semplice croce di Sant'Andrea argentea. Poco male, visto che ben difficilmente in combattimento avrete il tempo di apprezzare simili dettagli, comunque. Il filmato si spinge addirittura alla verifica del contenuto di zaini e giberne, nei quali ogni soldato può infilare la sua dotazione personale e personalizzata di granate, borraccia, ecc. Altri filmati mostrano la varietà di armi imbracciabili, ciascuna riprodotta in modo fotorealistico e caratterizzata da un suono e un comportamento assolutamente analogo a ciò che é riscontrabile nella realtà. Infine veicoli e velivoli.
Il nostro alter ego digitale potrà improvvisarsi fuciliere motorizzato, carrista e addirittura pilota di caccia e cacciabombardieri di ogni tipo, dai semicingolati tedeschi alle Kuebelwagen, ai carri pesanti Koenigstiger, T-34 e Josif Stalin I e II, agli Ju-87 Stuka e ai Petlyakov Pe-2 sovietici. Campi di battaglia vastissimi, nei quali l'uso dei veicoli non rappresenta soltanto un modo più efficace di muoversi guerra, ma una vera e propria necessità per ridurre i tempi di spostamento, riproducono fedelmente le ambientazioni di guerra dell'Europa Centro-Orientale, al punto da farci credere, qualche volta, di essere i protagonisti di qualche cinegiornale d'epoca di quelli adoperati come intermezzi tra le varie fasi di gioco.
Il motore grafico targato BI, ovviamente, rappresenta quanto di più adatto per un gioco del genere dove é abolito qualsiasi genere di script pregenerato e si punta invece tutto sulla qualità dell'IA che, a dire il vero, mostra di sapere quasi sempre il fatto suo. Le texture curatissime e le animazioni, ben realizzate a parte qualche rara eccezione, si pagano in termini d'esosità di hardware, probabilmente il motivo principale per il quale ancora una volta i proprietari di console non vedranno l'uscita di una versione proprietaria del gioco. Decisamente pesante, specie se é impostato il massimo livello di definizione, la versione in nostro possessonon ha lesinato qualche scatto di troppo e perfino un paio di crash durante i test, nonostante i 4 Gb di RAM ultraveloce del nostro I7. La versione definitiva esce il 25 maggio, comunque, e c'é tutto il tempo di aggiustare le cose, magari predisponendo una patch riparatrice. Il sonoro invece sembra già perfetto così. La musica si suona in parata, non in combattimento, e Iron Front investe tutto sui suoni della battaglia, le voci localizzate nelle lingue originali e gli effetti speciali di scoppi ed esplosioni. Il risultato é abbastanza credibile da poter convincere il vostro vicino che nel vostro salotto stia avvenendo una rievocazione storica della Battaglia di Kursk.
Un gioco del genere senza multiplayer avrebbe meno senso della birra analcolica. Ecco allora che il team di sviluppo ha pensato bene d'inserire non solo le classiche modalità di gioco competitivo a squadre che ci si aspetterebbe, ma anche un'opzione cooperativa che non vediamo l'ora di poter testare. Immaginare di formare con tre amici l'equipaggio di un Panther e andare a caccia di torrette con la stella rossa é il sogno di molti appassionati, che ora finalmente potrà trasformarsi in realtà, consentendo di gioccare le missioni della campagna tedesca, e di quella russa, insieme ad altri giocatori umani.
Infine, se ancora non vi basta, verrà inserito nella versione definitiva un editor di missioni completo e intuitivo, presente negli epigoni di Operation Flashpoint e ArmA fin dal primo capitolo, che consentirà a ciascuno di creare i propri scenari di battaglia personalizzati, condividendoli poi su Internet. La longevità, vista anche la flessibilità con cui il motore di gioco si lascia plasmare dalle capaci mani di modder di ogni dove, appare scontata. Così come il divertimento. E al 25 maggio manca davvero poco, ormai...
E' su questo fronte incandescente, teatro di epiche battaglie di fanteria, carri armati e forze aeree tattiche di entrambe le parti, che é ambientata la trama single player di Iron Front, interessantissimo FPS tattico sviluppato utilizzando l'ottimo motore di ArmA II della Bohemia Interactive. Nel pieno rispetto della tradizione del capolavoro boemo, anche Iron Front rappresenta il teatro di guerra, gli equipaggiamenti, le uniformi e i mezzi impiegati con cura maniacale, gratificando gli appassionati come pochi altri giochi, anche molto blasonati, riescono a fare. Se volete un assaggio, vi basterà cercare in giro un filmato (l'audio é in russo, però...) di oltre quindici minuti che mostra due plotoni dei due schieramenti allineati uno di fronte all'altro come fossero in attesa d'ispezione prima della battaglia. Il dimostratore passa in rassegna uno per uno i soldati, soffermandosi abbastanza per poter apprezzare il meticoloso lavoro di ricostruzione fatto nel rappresentare mostrine, decorazioni, distintivi e colori delle divise.
Con la sola eccezione, ormai decisamente superata dalla storia, del divieto di rappresentazione della svastica (mentre nessun divieto esiste per la falce e martello...) che é sostituita anche nelle aquile argentee sul petto e sui berretti dei soldati, da una semplice croce di Sant'Andrea argentea. Poco male, visto che ben difficilmente in combattimento avrete il tempo di apprezzare simili dettagli, comunque. Il filmato si spinge addirittura alla verifica del contenuto di zaini e giberne, nei quali ogni soldato può infilare la sua dotazione personale e personalizzata di granate, borraccia, ecc. Altri filmati mostrano la varietà di armi imbracciabili, ciascuna riprodotta in modo fotorealistico e caratterizzata da un suono e un comportamento assolutamente analogo a ciò che é riscontrabile nella realtà. Infine veicoli e velivoli.
Il nostro alter ego digitale potrà improvvisarsi fuciliere motorizzato, carrista e addirittura pilota di caccia e cacciabombardieri di ogni tipo, dai semicingolati tedeschi alle Kuebelwagen, ai carri pesanti Koenigstiger, T-34 e Josif Stalin I e II, agli Ju-87 Stuka e ai Petlyakov Pe-2 sovietici. Campi di battaglia vastissimi, nei quali l'uso dei veicoli non rappresenta soltanto un modo più efficace di muoversi guerra, ma una vera e propria necessità per ridurre i tempi di spostamento, riproducono fedelmente le ambientazioni di guerra dell'Europa Centro-Orientale, al punto da farci credere, qualche volta, di essere i protagonisti di qualche cinegiornale d'epoca di quelli adoperati come intermezzi tra le varie fasi di gioco.
Il motore grafico targato BI, ovviamente, rappresenta quanto di più adatto per un gioco del genere dove é abolito qualsiasi genere di script pregenerato e si punta invece tutto sulla qualità dell'IA che, a dire il vero, mostra di sapere quasi sempre il fatto suo. Le texture curatissime e le animazioni, ben realizzate a parte qualche rara eccezione, si pagano in termini d'esosità di hardware, probabilmente il motivo principale per il quale ancora una volta i proprietari di console non vedranno l'uscita di una versione proprietaria del gioco. Decisamente pesante, specie se é impostato il massimo livello di definizione, la versione in nostro possessonon ha lesinato qualche scatto di troppo e perfino un paio di crash durante i test, nonostante i 4 Gb di RAM ultraveloce del nostro I7. La versione definitiva esce il 25 maggio, comunque, e c'é tutto il tempo di aggiustare le cose, magari predisponendo una patch riparatrice. Il sonoro invece sembra già perfetto così. La musica si suona in parata, non in combattimento, e Iron Front investe tutto sui suoni della battaglia, le voci localizzate nelle lingue originali e gli effetti speciali di scoppi ed esplosioni. Il risultato é abbastanza credibile da poter convincere il vostro vicino che nel vostro salotto stia avvenendo una rievocazione storica della Battaglia di Kursk.
Un gioco del genere senza multiplayer avrebbe meno senso della birra analcolica. Ecco allora che il team di sviluppo ha pensato bene d'inserire non solo le classiche modalità di gioco competitivo a squadre che ci si aspetterebbe, ma anche un'opzione cooperativa che non vediamo l'ora di poter testare. Immaginare di formare con tre amici l'equipaggio di un Panther e andare a caccia di torrette con la stella rossa é il sogno di molti appassionati, che ora finalmente potrà trasformarsi in realtà, consentendo di gioccare le missioni della campagna tedesca, e di quella russa, insieme ad altri giocatori umani.
Infine, se ancora non vi basta, verrà inserito nella versione definitiva un editor di missioni completo e intuitivo, presente negli epigoni di Operation Flashpoint e ArmA fin dal primo capitolo, che consentirà a ciascuno di creare i propri scenari di battaglia personalizzati, condividendoli poi su Internet. La longevità, vista anche la flessibilità con cui il motore di gioco si lascia plasmare dalle capaci mani di modder di ogni dove, appare scontata. Così come il divertimento. E al 25 maggio manca davvero poco, ormai...