Iron Storm

di Manuel 'MaD' Orrù

"Tutto ciò che ho conosciuto nella mia vita è un'umanità impazzita, la cui sola preoccupazione, negli ultimi 50 anni, è stata quella di massacrarsi a vicenda...

Le truppe occidentali e americane combattono contro gli eserciti di una specie di Genghis Khan dei giorni nostri: il Barone Nikolai Aleksandrovitch Ugenberg.

Questo megalomane, che ha posto fine alla Rivoluzione Bolscevica, si è messo in testa di creare un impero Euroasiatico, che si estende dall'Atlantico al Mar della Cina. Di fronte alla minaccia di questo folle, l'Occidente non ha saputo pensare di meglio che quotare in borsa i propri eserciti per finanziare le spese belliche... e c'è un sacco di gente che si arricchisce speculando sulla morte alrui.
Per quanto mi riguarda, mi batto contro Ugenberg da anni, su un fronte che divide in due la Germania.
La mia unica domanda è: quando verremo finalmente lasciati in pace?"



Con queste poco allegre parole del tenente James Anderson si conclude l'introduzione alle vicende di Iron Storm, l'ultimo first person shooter della Wanadoo. Ambientato in un mondo ancora sconvolto dalla prima guerra mondiale, e permeato degli elementi caratteristici di una guerra di logoramento, propone però alcune variazioni sul tema: una trama basata su elementi di storia alternativa, creata a tavolino dagli sviluppatori ed un gameplay che apparentemente si presenta vario e coinvolgente.
Saranno riusciti a creare anche un prodotto divertente? Vediamolo insieme...

Nella realizzazione di Iron Storm, la maggiore attenzione è stata dedicata sicuramente alla progettazione e alla successiva realizzazione della modalità "Campagna". Abbiamo già introdotto il background storico del gioco; per tutta la prima parte del gioco l'ambientazione è focalizzata su scenari tipici della Prima Guerra Mondiale: grandi paesaggi modificati da costruzioni ad uso bellico, trincee scavate nel terreno, mitragliatrici da campo, interi paesi distrutti e abitati, adesso, solamente dai cecchini nemici e altre amenità di questo genere. In (quasi) costante collegamento radio con la vostra base, sarete inviati soli contro tutti dietro le linee nemiche, per compiere missioni tipiche di un commando: sabotaggio, raccolta di informazioni, infiltrazione.

La priorità principale per la maggior parte del tempo rimarrà cercare di sopravvivere: allo scontro frontale tipico degli fps classici, però, Iron Storm aggiunge elementi di strategia tipici dei giochi strategici; molto spesso sarà utile, se non assolutamente necessario, cercare strade alternative per raggiungere una locazione al fine di minimizzare gli incontri con i soldati nemici e conseguentemente mantenere il proprio alter-ego in buone condizioni, cosa che risulta importante in virtù del fatto che i kit medici sono rarissimi. Sarà quindi fondamentale utilizzare la copertura che le trincee ed i canaloni possono dare, evitare di attaccare all'arma bianca e ripiegare piuttosto su una tattica più attendista che preveda una rapida occhiata al posto che si sta per visitare per accertarsi dell'assenza di nemici (o piuttosto per capire la loro posizione senza essere visti).