Italian Job
di
Driver VS Italian Job
Innanzitutto il gioco di casa Sci ha una grafica completamente diversa: grazie all'utilizzo della tecnologia a "streaming continuo" è possibile giocare in ambientazioni imponenti come le città di Torino e Londra. In altre parole le città sono curatissime nei dettagli a distanza e, mentre si corre in auto, le texture non scompaiono e non hanno sbavature (il background è sempre fluido), però i dettagli "vicini" lasciano a desiderare. D'altronde lo streaming continuo è proprio questo: qualsiasi cosa vista da lontano è uguale all'originale, ma se ci si avvicina un po' la grafica risulta bi-dimensionale, figuriamoci quanto potevano essere curati i filmini d'intermezzo (che, come al solito, non potremo interrompere in caso di missione fallita). Per il resto è tutto graficamente perfetto: le strade, i mezzi pubblici (taxi e tram), le vie, i ponti (con l'acqua che scorre sotto in tempo reale), le scalinate, i negozi e, soprattutto i monumenti. Quei pochi monumenti riconoscibili sono a dir poco incredibili, il problema è riconoscere Torino 40 anni fa (neanche i nostri genitori se la ricordano così bene). Gli sviluppatori hanno ripreso fedelmente le mappe disegnate dell'epoca e le hanno riprodotte al meglio delle loro possibilità (a dire il vero al meglio delle possibilità della Psx). Le persone lasciano molto a desiderare, ma non potevamo pretendere oltre.
Gli inseguimenti sono una scarica di adrenalina paragonabile a quella che ci scuoteva le ossa nel gioco Infogrames e la polizia è di ottima "qualità". Il problema non da poco (c'è a chi può dar fastidio e chi, invece, preferisce così) è l'impossibilità di visualizzare una mappa della città per scegliere strade alternative per sfuggire alle forze dell'ordine. Solo una freccia al centro dello schermo ci guiderà verso l'obiettivo prefissato. Potrebbe essere stata una scelta ponderata dei programmatori per aumentare l'imprevedibilità del gioco e la paura di non sapere dove si va, però, a nostro modo di vedere, in alcune missioni (soprattutto quelle "corpose" e durature) e nella modalità "fatti un giro", se n'è sentita la mancanza: siamo stati costretti a ripetere più e più volte la missione e abbiamo dovuto abbandonare l'idea di cercarci una piazza conosciuta per vedere se era riconoscibile. A forza di girare si spera di arrivare al punto stabilito. Ma questo non ci ha certo stufati! Anzi. Che dire poi dell'impossibilità di vedere alle nostre spalle a che distanza è la "pula"? La Sci ha risolto il problema in un modo molto originale: quando i poliziotti ci saranno proprio attaccati (oltre a sentire la sirena vicinissima: grande anche l'effetto audio) apparirà il nostro numero di targa numero per numero, lettera per lettera. Quando essa sarà completa saremo in trappola e la missione fallirà.
Parlando di danni alle autovetture è sembrato più realistico «The Italian Job»: oltre alle ammaccature fino alla distruzione della macchina (la solita barra ci segnala il punto di rottura), ci sono alcune avvisaglie che in Driver non c'erano. Subito perderemo cofano e bagagliaio, poi cominceremo a non tenere più la strada come prima ed infine perderemo una delle due ruote (se non entrambe) e saremo immediatamente raggiunti dalla polizia. L'effetto "suolo" è molto realistico in entrambi i giochi: erba, fango e sabbia faranno il loro dovere. Però, sbattendo contro qualcosa di solido (come una panchina per esempio), la macchina non rimbalzerà in modo fantozziano (come in Driver), ma ci si "pianterà" contro e per ripartire dovremo fare retromarcia. Inoltre avremo a disposizione vari tipi di vetture. Non solo avremo la solita ambulanza, il solito furgoncino, la macchinina o il macchinone (la macchina che va per la maggiore, ispirandosi all'epoca del film, è la Mini Minor). Italian job è anche una Jeep (con la quale dovremo sfondare le porte di un carcere per fare evadere un "amico": belle compagnie eh?), una Ferrari, una Porche, una Mercedes, e altre ancora che sarà possibile sbloccare finendo il gioco o portando a termine i mini giochi.