Ivy The Kiwi?
Quel kiwi che non si mangia
Kiwi. No, non stiamo parlando del frutto che spesso ritroviamo sulle nostre tavole, ma di un simpatico animaletto che vive in Nuova Zelanda. Anzi, a volerla dire tutta, il kiwi é talmente amato in patria da essere, sebbene in via d'estinzione, il simbolo più conosciuto dell'arcipelago. Con una curiosa forma sferica, piume simili a ciuffi di peli, ali troppo piccole per poter volare e un becco lungo e sottile, in grado di scovare prelibate larvette nel terreno, i kiwi tornano alla ribalta anche nel mondo dei videogiochi, grazie a Yuki Naka, celebre creatore di Sonic, immortale mascotte SEGA. I più grandi ricorderanno sicuramente The New Zeland Story, platform Taito che imperversava in salagiochi e su varie piattaforme negli anni '80, dove già i kiwi erano protagonisti. Sono passati molti anni e il mondo dei giochi é profondamente cambiato, portando con se un lento decadimento, quantomeno per quanto riguarda l'interesse delle masse, dei titoli a piattaforme. Impossibile quindi non attendersi un po' d'aria fresca da un genio della programmazione e dal Nintendo DS, piattaforma simbolo dell'attuale gaming portatile.
Nella foresta, tutto ad un tratto, ecco apparire uno stranissimo uovo. Gli animali osservano stupiti e, sotto i loro occhi, spunta fuori un buffo pennuto, come mai se ne erano visti prima. Rossa, con uno strano becco e alette che non farebbero spiccare il volo nemmeno ad un insetto: questa é Ivy! Come ogni cucciolo, il primo istinto é legato alla ricerca della mamma, ma qualche cosa non sta girando per il verso giusto. Orsi, leoni, ippopotami ed elefanti... ma dove si trova la mamma di Ivy? Nonostante la paura e la lacrimuccia che le scende dagli occhioni, Ivy non si perde d'animo e, senza nemmeno liberarsi dai cocci di uovo che ancora ha sulla testa e sul sederino, inizia a zampettare a destra e sinistra alla ricerca della amata mamma.
Qui inizia la nostra storia, con Ivy impegnata a tirare dritto per livelli irti di ostacoli e pericoli, e noi a cercare un modo per farla giungere verso una via d'uscita. Saremo infatti impegnati non a muovere la protagonista, ma a utilizzare il pennino del nostro DS per creare delle foglie di vite da far utilizzare a Ivy come piattaforme, così da passare sopra a pericolosi spuntoni e raggiungere le zone desiderate. Tutto naturalmente é basato sull'esplorazione di livelli mediamente brevi, suddivisi per differenti ambientazioni e fedeli alla filosofia delle sue dimensioni, con un design che ha puntato ad una gestione degli spazi non sono in orizzontale, ma anche in verticale. In ogni quadro dovremo far raggiungere a Ivy un apposito “podio”, che segnerà il nostro successo.
Il mio regno per una piumetta
Lo stilo é appunto la chiave della vittoria, unito ad un certo tempismo e alla capacità di intelligere quello che incontreremo dei livelli. Ogni foglia può essere creata nel bel mezzo del nulla e tirata sino ad un certo limite (poi si strapperà) per rimanere così, fissata ad ipotetici punti fermi ed essere utilizzata per i nostri scopi. Ovviamente, prima di “bloccarla”, potremo deciderne la pendenza o persino utilizzarla come leva, lanciando Ivy o altri elementi in giro per lo schermo, cosa molto utile per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Inoltre, agendo su una foglia già fissata, é possibile tirarla e poi lasciarla andare, in stile “corda d'arco”, con Ivy a fare da freccia. In queste situazioni potremo tramutare la nostra kiwina in una vera e propria arma, capace di distruggere alcuni muri e di sconfiggere diversi nemici. Attenzione però: il numero di “liane” creabili é limitato, una volta che avremo raggiunto il massimo, tirare nuove foglie significherà veder scomparire quelle più vecchie.
I nemici sono, appunto, una presenza quasi fissa delle situazioni che dovremo affrontare. Troveremo sul nostro cammino i topi, abbastanza innocui, ma da non sottovalutare, e i corvi, volatili decisamente pericolosi per la sopravvivenza della coraggiosa Ivy. Dei roditori potremo sbarazzarci con un colpo di becco, potendoli persino bloccare in qualche corridoio grazie alle foglie. Più fastidiosi i corvi che, svolazzando da destra a sinistra, saranno capaci di eludere qualsiasi nostro tentativo di fermarli... meglio dunque stare alla larga e affinare i riflessi.
Non solo nemici, per fortuna, ma anche alcuni bonus da raccogliere per rendere la situazione un po' più facile. Potremo trovare le piumette rosse e, quando ne avremo accumulate dieci, avremo una nuova vita per Ivy, senza scordarci del suo biscotto preferito a forma di stella, capace di renderla immortale e imbattibile per un breve periodo di tempo, come accade in qualsiasi platform che si rispetti. Basterà tutto questo per ritrovare la mamma?
La mucca fa 'mu', il kiwi fa 'kiw'
Tecnicamente il gioco non é sicuramente in grado di spremere il Nintendo DS come alcuni dei capolavori usciti negli ultimi mesi, ma nessuno poteva aspettarsi una prova di potenza da parte di un titolo piacevole da vedere, ma comunque basato sulla ricercatezza del gameplay. Fondali e sprite sono ben disegnati, ma peccano un po' in ripetitività, nonostante Ivy sia animata in modo davvero pregevole, con la sua camminata tanto “zampettosa” quanto incauta. Anche il sonoro si fa apprezzare, con alcuni brani molto orecchiabili ed altri più anonimi, mantenendosi sugli standard qualitativi di Nintendo DS.
Per godere pienamente del gioco però, sarà necessario mettersi in testa che non siamo davanti ad un prodotto pensato per un pubblico casual, ma ad un platform che mescola le filosofie dell'epoca 8/16 bit alle qualità di una console portatile moderna. I livelli, sebbene in media abbastanza brevi, sono capaci d'offrire un adeguato livello di sfida, talvolta anche elevato, fatto di un continuo tentare e ritentare sino al raggiungimento del proprio obiettivo. Per arrivare a terminare il gioco (decine e decine di livelli disponibili) dovrete davvero mettercela tutta, anche perché terminate le vite a disposizione, dovrete ricominciare tutto da capo. Insomma, serviranno nervi saldi e buona manualità.
La longevità é dunque salva e buona, anche per la presenza di un multiplayer wireless per un massimo di quattro utenti che potranno sfidarsi in diverse tipologie di gare, tutte comunque sul tradizionale andante. La cosa positiva é che potrete giocare in compagnia anche con una sola cartuccia di gioco, grazie al download di file permesso dal Nintendo DS. “Ivy the Kiwi?” Non sarà un prodotto epocale come Sonic, ma riesce a divertire e appassionare, benché sia presente qualche difetto nell'utilizzo dello stilo (nulla di insuperabile) e possa peccare in varietà. Difficilmente quello che abbiamo davanti sarà un nuovo punto cardine del gaming, ma chi cerca un piacevole passatempo, senza rinunciare ad una buone dose di sfida, avrà pane per i suoi denti... ops, larvette per il suo becco!
Kiwi. No, non stiamo parlando del frutto che spesso ritroviamo sulle nostre tavole, ma di un simpatico animaletto che vive in Nuova Zelanda. Anzi, a volerla dire tutta, il kiwi é talmente amato in patria da essere, sebbene in via d'estinzione, il simbolo più conosciuto dell'arcipelago. Con una curiosa forma sferica, piume simili a ciuffi di peli, ali troppo piccole per poter volare e un becco lungo e sottile, in grado di scovare prelibate larvette nel terreno, i kiwi tornano alla ribalta anche nel mondo dei videogiochi, grazie a Yuki Naka, celebre creatore di Sonic, immortale mascotte SEGA. I più grandi ricorderanno sicuramente The New Zeland Story, platform Taito che imperversava in salagiochi e su varie piattaforme negli anni '80, dove già i kiwi erano protagonisti. Sono passati molti anni e il mondo dei giochi é profondamente cambiato, portando con se un lento decadimento, quantomeno per quanto riguarda l'interesse delle masse, dei titoli a piattaforme. Impossibile quindi non attendersi un po' d'aria fresca da un genio della programmazione e dal Nintendo DS, piattaforma simbolo dell'attuale gaming portatile.
Nella foresta, tutto ad un tratto, ecco apparire uno stranissimo uovo. Gli animali osservano stupiti e, sotto i loro occhi, spunta fuori un buffo pennuto, come mai se ne erano visti prima. Rossa, con uno strano becco e alette che non farebbero spiccare il volo nemmeno ad un insetto: questa é Ivy! Come ogni cucciolo, il primo istinto é legato alla ricerca della mamma, ma qualche cosa non sta girando per il verso giusto. Orsi, leoni, ippopotami ed elefanti... ma dove si trova la mamma di Ivy? Nonostante la paura e la lacrimuccia che le scende dagli occhioni, Ivy non si perde d'animo e, senza nemmeno liberarsi dai cocci di uovo che ancora ha sulla testa e sul sederino, inizia a zampettare a destra e sinistra alla ricerca della amata mamma.
Qui inizia la nostra storia, con Ivy impegnata a tirare dritto per livelli irti di ostacoli e pericoli, e noi a cercare un modo per farla giungere verso una via d'uscita. Saremo infatti impegnati non a muovere la protagonista, ma a utilizzare il pennino del nostro DS per creare delle foglie di vite da far utilizzare a Ivy come piattaforme, così da passare sopra a pericolosi spuntoni e raggiungere le zone desiderate. Tutto naturalmente é basato sull'esplorazione di livelli mediamente brevi, suddivisi per differenti ambientazioni e fedeli alla filosofia delle sue dimensioni, con un design che ha puntato ad una gestione degli spazi non sono in orizzontale, ma anche in verticale. In ogni quadro dovremo far raggiungere a Ivy un apposito “podio”, che segnerà il nostro successo.
Il mio regno per una piumetta
Lo stilo é appunto la chiave della vittoria, unito ad un certo tempismo e alla capacità di intelligere quello che incontreremo dei livelli. Ogni foglia può essere creata nel bel mezzo del nulla e tirata sino ad un certo limite (poi si strapperà) per rimanere così, fissata ad ipotetici punti fermi ed essere utilizzata per i nostri scopi. Ovviamente, prima di “bloccarla”, potremo deciderne la pendenza o persino utilizzarla come leva, lanciando Ivy o altri elementi in giro per lo schermo, cosa molto utile per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Inoltre, agendo su una foglia già fissata, é possibile tirarla e poi lasciarla andare, in stile “corda d'arco”, con Ivy a fare da freccia. In queste situazioni potremo tramutare la nostra kiwina in una vera e propria arma, capace di distruggere alcuni muri e di sconfiggere diversi nemici. Attenzione però: il numero di “liane” creabili é limitato, una volta che avremo raggiunto il massimo, tirare nuove foglie significherà veder scomparire quelle più vecchie.
I nemici sono, appunto, una presenza quasi fissa delle situazioni che dovremo affrontare. Troveremo sul nostro cammino i topi, abbastanza innocui, ma da non sottovalutare, e i corvi, volatili decisamente pericolosi per la sopravvivenza della coraggiosa Ivy. Dei roditori potremo sbarazzarci con un colpo di becco, potendoli persino bloccare in qualche corridoio grazie alle foglie. Più fastidiosi i corvi che, svolazzando da destra a sinistra, saranno capaci di eludere qualsiasi nostro tentativo di fermarli... meglio dunque stare alla larga e affinare i riflessi.
Non solo nemici, per fortuna, ma anche alcuni bonus da raccogliere per rendere la situazione un po' più facile. Potremo trovare le piumette rosse e, quando ne avremo accumulate dieci, avremo una nuova vita per Ivy, senza scordarci del suo biscotto preferito a forma di stella, capace di renderla immortale e imbattibile per un breve periodo di tempo, come accade in qualsiasi platform che si rispetti. Basterà tutto questo per ritrovare la mamma?
La mucca fa 'mu', il kiwi fa 'kiw'
Tecnicamente il gioco non é sicuramente in grado di spremere il Nintendo DS come alcuni dei capolavori usciti negli ultimi mesi, ma nessuno poteva aspettarsi una prova di potenza da parte di un titolo piacevole da vedere, ma comunque basato sulla ricercatezza del gameplay. Fondali e sprite sono ben disegnati, ma peccano un po' in ripetitività, nonostante Ivy sia animata in modo davvero pregevole, con la sua camminata tanto “zampettosa” quanto incauta. Anche il sonoro si fa apprezzare, con alcuni brani molto orecchiabili ed altri più anonimi, mantenendosi sugli standard qualitativi di Nintendo DS.
Per godere pienamente del gioco però, sarà necessario mettersi in testa che non siamo davanti ad un prodotto pensato per un pubblico casual, ma ad un platform che mescola le filosofie dell'epoca 8/16 bit alle qualità di una console portatile moderna. I livelli, sebbene in media abbastanza brevi, sono capaci d'offrire un adeguato livello di sfida, talvolta anche elevato, fatto di un continuo tentare e ritentare sino al raggiungimento del proprio obiettivo. Per arrivare a terminare il gioco (decine e decine di livelli disponibili) dovrete davvero mettercela tutta, anche perché terminate le vite a disposizione, dovrete ricominciare tutto da capo. Insomma, serviranno nervi saldi e buona manualità.
La longevità é dunque salva e buona, anche per la presenza di un multiplayer wireless per un massimo di quattro utenti che potranno sfidarsi in diverse tipologie di gare, tutte comunque sul tradizionale andante. La cosa positiva é che potrete giocare in compagnia anche con una sola cartuccia di gioco, grazie al download di file permesso dal Nintendo DS. “Ivy the Kiwi?” Non sarà un prodotto epocale come Sonic, ma riesce a divertire e appassionare, benché sia presente qualche difetto nell'utilizzo dello stilo (nulla di insuperabile) e possa peccare in varietà. Difficilmente quello che abbiamo davanti sarà un nuovo punto cardine del gaming, ma chi cerca un piacevole passatempo, senza rinunciare ad una buone dose di sfida, avrà pane per i suoi denti... ops, larvette per il suo becco!
Ivy The Kiwi?
7
Voto
Redazione
Ivy The Kiwi?
Farsi fuorviare dallo stile di Ivy The Kiwi? e considerarlo un gioco per un pubblico casual sarebbe un errore imperdonabile. Ben studiato ed estremamente impegnativo, il nuovo gioco del "papà" di Sonic vi metterà alla prova in una cornice quasi da sogno. Indubbiamente la ripetitività el'elevata difficoltà potrebbero essere un freno per molti utenti, se non creare frustrazione in molti livelli, ma muovere la piccola Ivy é quanto di più affine alla filosofia originale del Nintendo DS. Qualche difetto sparso mina il divertimento, ma chi cerca un platform dove dar sfogo al proprio pennino ha il dovere di provare il gioco in questione.