Jackie Chan Stuntmaster
di
Redazione Gamesurf
Insomma, dico io, a quando un picchiaduro con protagonista Thomas Milian?
MA LA VUOI FARE 'STA RECENSIONE SI O NO
Come per ogni buon gioco "low budget" che si rispetti JCS non si spreca in inutili e costose presentazioni in Computer Grafica, lasciando al motore grafico del gioco il compito di svolgere l'indispensabile narrazione di background. Dopo questa breve ma già rocambolesca serie di eventi, ritroviamo il nostro eroe alle prese col menù di scelta; poca scelta a dire il vero, visto che c'é una freccia che perentoriamente ci indica China Town... entriamo dunque e prendiamo le misure col pad: calcio, pugno, salto... ok, ci siamo. Dopo un paio di mosse e di "pestate" casuali sui tasti viene fuori anche qualche combo, il che predispone anche meglio all'infornata di cattivoni che ci aspetta. Tra le combo troviamo anche delle gustose prese acrobatiche e qualche mossetta un po' inutile ma tanto coreografica!
Dico subito che la rappresentazione dei movimenti del protagonista é decisamente ben realizzata, con un buon numero di frame di animazione, e con una precisione encomiabile (merito del motion capture, ovviamente). I cattivi sono invece un po' più prevedibili, ci attaccano inizialmente uno per volta, poi andando avanti si gettano in massa. Sono, come al solito, divisi in categorie e vanno picchiati in rigoroso ordine casuale. Le armi a nostra disposizione vanno dalle nude mani a utensili varie: padelle, sedie e così via. Per le stanze dei livelli troveremo anche bonus sparsi a ricaricarci la barra della salute: quasi sempre cartoni di latte intero, poco digeribile, ma tanto nutriente! Detto ciò, che é come dire che l'acqua é bagnata e il sale é salato, passiamo a chiarire la nostra posizione in merito al motore grafico. Quello di JCS é il frutto di una palese scelta: i modelli tridimensionali sono composti da un numero veramente esiguo di poligoni, poi "rivestiti" di texture abilmente sfumate, dando a tutto un aspetto che ho già definito "fumettoso", quindi decisamente poco realistico, ma non per questo da deprecare. Anzi, é questo uno di quei casi in cui si può dire che il gioco ha "stile", cioé é quantomeno originale (che non é poco)
MA LA VUOI FARE 'STA RECENSIONE SI O NO
Come per ogni buon gioco "low budget" che si rispetti JCS non si spreca in inutili e costose presentazioni in Computer Grafica, lasciando al motore grafico del gioco il compito di svolgere l'indispensabile narrazione di background. Dopo questa breve ma già rocambolesca serie di eventi, ritroviamo il nostro eroe alle prese col menù di scelta; poca scelta a dire il vero, visto che c'é una freccia che perentoriamente ci indica China Town... entriamo dunque e prendiamo le misure col pad: calcio, pugno, salto... ok, ci siamo. Dopo un paio di mosse e di "pestate" casuali sui tasti viene fuori anche qualche combo, il che predispone anche meglio all'infornata di cattivoni che ci aspetta. Tra le combo troviamo anche delle gustose prese acrobatiche e qualche mossetta un po' inutile ma tanto coreografica!
Dico subito che la rappresentazione dei movimenti del protagonista é decisamente ben realizzata, con un buon numero di frame di animazione, e con una precisione encomiabile (merito del motion capture, ovviamente). I cattivi sono invece un po' più prevedibili, ci attaccano inizialmente uno per volta, poi andando avanti si gettano in massa. Sono, come al solito, divisi in categorie e vanno picchiati in rigoroso ordine casuale. Le armi a nostra disposizione vanno dalle nude mani a utensili varie: padelle, sedie e così via. Per le stanze dei livelli troveremo anche bonus sparsi a ricaricarci la barra della salute: quasi sempre cartoni di latte intero, poco digeribile, ma tanto nutriente! Detto ciò, che é come dire che l'acqua é bagnata e il sale é salato, passiamo a chiarire la nostra posizione in merito al motore grafico. Quello di JCS é il frutto di una palese scelta: i modelli tridimensionali sono composti da un numero veramente esiguo di poligoni, poi "rivestiti" di texture abilmente sfumate, dando a tutto un aspetto che ho già definito "fumettoso", quindi decisamente poco realistico, ma non per questo da deprecare. Anzi, é questo uno di quei casi in cui si può dire che il gioco ha "stile", cioé é quantomeno originale (che non é poco)
Jackie Chan Stuntmaster
Jackie Chan Stuntmaster
Una volta tanto un gioco "onesto": non promette ciò che non può mantenere, e si dimostra giocabile e divertente anche se non si è proprio espertissimi di picchiaduro a scorrimento. Una sola modalità di gioco e un solo protagonista, per questo arcade dal sapore cinematografico un po' stilizzato e ricco di humor. Per rinfrescare l'estate in attesa del "caldo" invernale.