Jade Empire

di Alessandro Cossu
AMBRA E GIADA
Alcune stagioni fa, la prima generazione di XBox ebbe il suo campione, nell'ambito dei Giochi di ruolo d'azione, quel Jade Empire che dimostrò come la Bioware fosse una software house che, nel affollato mondo dei GdR, poteva, eccome, dire la sua. Oggi, anche quelli che, come noi, prediligono l'utilizzo del computer come macchina da gioco, potranno alfine bearsi di Jade Empire, che arriva sui nostri monitor con la sigla "Special Edition". Queste due parole indicano, in parole (molto) povere, che il motore di gioco è stato tirato a lucido, sono stati aggiunti nuovi contenuti e nuovi dialoghi, qualche mini-gioco ed altre amenità, che comunque non minano la natura stessa del gioco, lasciando pressoché inalterata l'esperienza di JE fra console e computer. Il titolo distribuito dalla 2kGames, si svolge per intero in una magica terra immaginaria, situata in un altro continuum, ed in un altro mondo; l'ispirazione alla creazione di questo mondo è fortemente orientata verso la Cina, con tutti i suoi miti, e le sue misteriose, affascinanti e a volte spaventose leggende. Una Cina lontanissima da quella vista in "Grosso guaio a Chinatown", beninteso : qui si racconta di un mondo ancestrale, medioevale per molti aspetti, intriso di spiritualità, onore, disciplina, intrighi politici, magia...e quant'altro ci aspetteremmo da questo genere di titoli.


Il mondo di Jade Empire è estremamente vasto, diviso in province, a loro volta divise in villaggi. Tutto il regno è sotto il dominio di un unico Imperatore, il quale salì al potere, molti anni addietro, grazie ad una indimenticabile battaglia che lo portò a sconfiggere il terribile dio noto come "Drago dell'Acqua", che usava i suoi poteri per portare la siccità alle popolazioni, se non lo avessero adorato. Dopo un aspro combattimento, il Drago dell'Acqua capitolò e iniziò il regno dell'attuale Imperatore; non tutti videro di buon occhio la salita al potere di un uomo così ambizioso, ma sembrava che egli godesse dell'ammirazione dell'intero Panteon, visto il suo comportamento contro il Drago. Non passò molto tempo, e nell'Impero appena creato iniziarono i primi disordini. L'organizzazione criminale nota come "Il Loto Nero", ha sguinzagliato i suoi segugi in tutto il regno, alla ricerca di un misterioso oggetto (Io so cos'e' ma non lo dico, ndAleNet!), il quale suffragherebbe alcuni presagi e portenti che stanno scuotendo l'essenza stessa dell'Impero. Sembra inoltre che, per la cerca, siano stati richiamati dal regno dei morti anche i Fantasmi, esseri incorporei e malvagi, sotto la guida dei Negromanti. Questi esseri non riescono a varcare il regno dell'aldilà, segno evidente che nel Grande Equilibrio del piano spirituale e di quello materiale, qualcosa si è spezzato, forse in modo irreversibile. E' proprio in questo contesto, che entreremo in scena noi : il nostro eroe (o eroina, in base alla scelta che effettueremo all'inizio della nostra avventura) è il migliore studente della scuola di arti marziali del Maestro Li, dove ha appreso le tecniche di combattimento, di guarigione e di concentrazione, fondendo in un perfetto stato di armonia, la mente ed il corpo per generare attacchi devastanti contro i nemici, e sanare le ferite proprie e degli amici.


In realtà, all'inizio del gioco avremo a disposizione sette personaggi predefiniti (ognuno con le proprie peculiarità, a prescindere se porti o meno il reggiseno), ma saremo liberi di editarne uno a nostro piacimento, oppure di crearlo partendo da zero. I parametri ai quali prestare maggiore attenzione saranno tre : Corpo, Spirito e Concentrazione. Il "corpo", indica quanti danni il nostro alter ego può sopportare prima di stramazzare al suolo; la "Concentrazione", è la nostra capacità di sferrare particolari attacchi con delle armi speciali. In ultimo, lo "Spirito", indica la nostra capacità di espandere il "Ki", e quindi di guarire dai danni arrecatici dai nostri nemici, nonché l'utilizzo di speciali attacchi basati sulla magia orientale. Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti (nonostante Jade Empire sia decisamente votato all'azione), durante lo scorrere delle nostre partite accumuleremo punti esperienza che potremo poi ridistribuire a nostro piacimento sulle varie abilità e sotto-abilità che avremo a disposizione. Inoltre, poiché in JE SE si chiacchiera tantissimo, dovremo ascoltare (o leggere, visto che il gioco non è stato tradotto in Italiano per quanto riguarda i dialoghi), tutto quello che ci verrà detto dai Personaggi Non Giocanti, i quali ci assegneranno quest e sotto-quest, nonché ci sveleranno sempre nuovi dettagli sul nostro passato e sulla situazione dell'Impero. In base alle nostre scelte, e alle nostre risposte nei dialoghi a risposte multiple, imboccheremo il sentiero Luminoso della "Mano Aperta", oppure quello oscuro del "Pugno Chiuso". Inutile dire che le nostre scelte avranno forti ripercussioni sullo svolgersi degli eventi all'interno del gioco...

Jade Empire, nonostante l'enorme quantità di dialoghi, e la fitta trama piena di sorprese e capovolgimenti di fronte, è si un gioco di ruolo ma, come accennato alcune righe fa, la sua anima nasconde un impronta fortemente votata all'azione. Il connubio mouse & tastiera ancora una volta superiore in tutto e per tutto al pad, ci guiderà in spettacoli combattimenti di spada e magia : attacchi veloci e attacchi pesanti, incantesimi, schivate e parate. Tutto il classico parterre dei combattimenti in terza persona, unica visuale disponibile (e non è certo un male), in Jade Empire. Non saremo sempre soli, durante la nostra avventura : spesso anzi avremo un compagno o una compagna guidati dalla IA del computer, IA che, tutto sommato, anche al terzo dei tre livelli di difficoltà, non è che ci abbia colpito più di tanto, pur non facendo gridare allo scandalo. Anzi, in qualche rara occasione, i nostri avversari si sono rivelati essere piuttosto astuti...
Tecnicamente parlando, JE mostra un po' i segni del tempo e soprattutto la sua eredità da console ma, almeno per questa volta, non ci sentiamo di lamentarci : lo spettacolo offerto dal gioco è di sicuro impatto, a patto di munirsi di un computer relativamente ben fornito per attivare tutti gli effetti disponibili. E'importante non lasciarsi ingannare dal pesantissimo autocheck che il gioco eseguirà prima di avviarsi : sul nostro computer di prova, che supera abbondantemente i requisiti minimi previsti da JE, il gioco suggeriva di abbassare il dettaglio, ridurre la risoluzione e disattivare il filtro AntiAliasing...cosa che ovviamente non abbiamo fatto, e ne siamo felici.

Per ulteriori dettagli vi rimandiamo comunque al nutrito box hardware qui di fianco : per quanto riguarda le nostre impressioni, invece, dobbiamo riconoscere che le ambientazioni sono state ricreate in maniera convincente, regalando al giocatore un atmosfera magica, fantastica, che porta inevitabilmente alla mente le leggende della Cina che, almeno una volta, tutti noi abbiamo letto, sentito, ascoltato o immaginato. Le texture soffrono un po' di ripetitività e l'interazione con l'ambiente è limitata ai soli oggetti sensibili, anche se alcuni (furbi) script fanno muovere le piante al nostro passaggio, donando una illusoria sensazione di interattività. Il conteggio dei poligoni è in linea con una conversion da console, quindi non altissimo ma più che sufficiente per saturare gli occhi, in certe occasioni, con uno spettacolo di luci e suoni che pochi giochi possono vantare. I movimenti del nostro eroe sono sempre fluidi e credibili, e lo stesso dicasi per i comprimari e gli avversari. Sul fronte audio, come detto il doppiaggio è rimasto in lingua originale, ma i produttori hanno pensato bene di inserire tutti i sottotitoli in Italiano, e lo stesso dicasi per i menù di gioco : il tutto realizzato in maniera pressoché ottimale, con pochi svarioni che non inficiano il godimento.
In definitiva, questo Jade Empire ci è parso un gran bel gioco (pur con le sue piccole pecche, come l'eccesso di dialoghi...!), figlio di una conversione fatta con tutti i crismi del caso. Consigliato.

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