Jak and Daxter: The Precursor Legacy

Jak and Daxter The Precursor Legacy
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Quest'ultimo é il Dark Eco, pappa prelibata per i cattivoni, tanto che in un paio di missioni Jak deve eliminare dei giacimenti di cristalli dell'eco oscuro. Le funzioni di cui può invece avvalersi Jak con le "normali" sorgenti di eco sono piuttosto semplici: grazie all'eco verde guadagna energia, con l'eco blu può correre più velocemente e attivare alcuni interruttori, con l'eco arancione Jak si "carica" di fuoco, potendo anche lanciare sfere fiammeggianti con il tasto solitamente dedito al pugno. E infine abbiamo l'eco rosso, che dona una maggiore potenza al protagonista-di-blu-vestito, il tutto per qualche istante
Jak and Daxter: The Precursor Legacy
L'isola della nebbia è caratterizzata dagli enormi scheletri che vi si sono depositati e ovviamente dalla nebbia

PASTICHIO MEDLEY
Il lato sonoro é forse quello che convince meno di tutta la produzione Sony: i temi musicali rimangono sempre profondamente in sottofondo, donando giusto qualche ritmo di base, ma senza mai farsi notare o, tantomeno, senza essere ricordati e fischiettati nei giorni di gioco. Gli effetti sonori sono ben fatti, mentre il doppiaggio (completamente in italiano) dei personaggi principali é realizzato con dedizione e qualità... peccato solo che, come succede troppo spesso nel caso di doppiaggi di videogiochi realizzati in Italia, si scada nella standardizzazione a tutti i costi. Insomma, voci molto (troppo) impostate e di maniera, tanto che rendono Daxter una macchietta, risultato a cui si giunge anche per qualche contestabile scelta di design di Naughty Dog
Il personaggio della donnola é stato fin troppo sacrificato nel gioco vero e proprio e caricato in modo eccessivo nel suo ruolo comico, risultando spesso ripetitivo, noioso e fuoriluogo, anche per via di uno script piuttosto banale. Senza contare che Jak non spiccica mai parola e quindi non riesce a ricreare quei buffi duetti ironici tipici di un Banjo e del suo amico pennuto Kazooie. Di sicuro Jak and Daxter sono maggiormente pensati per un pubblico più giovane rispetto ai titoli Rare. Di miglior fattura i dialoghi invece dei personaggi secondari e soprattutto l'ottimo lavoro svolto per quel che riguarda i nemici. Tutto il discorso appena concluso relativamente alla caratterizzazione, d'altronde, é più di ogni altro aspetto collegabile ai famosti Gusti Personali, indi per cui..
Jak and Daxter: The Precursor Legacy
7.5

Voto

Redazione

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Jak and Daxter: The Precursor Legacy

Solido, compatto e assolutamente "classico". Jak and Daxter: The Precursor Legacy è un gioco di piattaforme nel senso puro del termine "tridimensionale" che ha assunto in questi ultimi anni. Al di là di una deliziosa realizzazione grafica (trovate maggiori dettagli nel corpo centrale della recensione), il gioco offre un ottimo studio dei nemici e un level design di grande profondità. Le situazioni sono tante, il ritmo non viene mai meno e il divertimento è tanto immediato quanto coinvolgente e galvanizzante. I difetti presenti non sono proprio pochissimi e in larga parte possono essere ricondotti alla natura giovane e inesperta di Naughty Dog nel campo (Crash Bandicoot non è esattamente un gioco 3D, suvvia...): caratterizzazione dei due personaggi migliorabile, qualche problema con il doppio salto, alcuni livelli meno convincenti di altri dal punto di vista grafico e livello di difficoltà forse un po' basso. Ma, dietro e assieme a Conker's Bad Fur Day e al pluri-citato Banjo Tooie, Jak and Daxter è il gioco di piattaforme dell'anno.

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