Jane's Attack Squadron

di Simone 'BoZ' Zannotti

Anche l'illuminazione del territorio, i riflessi nella cabina di pilotaggio e i lens-flare non sono niente di eccezionale, mentre risulta davvero ben riuscita l'implementazione della cabina virtuale, con la strumentazione realmente funzionante e la possibilità di girarsi intorno con il semplice movimento del mouse. Almeno da questo punto di vista, siamo agli stessi livelli di IL-2, e scusate se è poco... Ottimo anche il modello dei danni: gli aerei infatti subiscono diversi tipi di danneggiamenti a seconda di dove vengono colpiti, e non è affatto raro perdere qualche pezzo durante uno scontro aereo, vedere un motore prendere improvvisamente fuoco o constatare la rottura dei flaps o dei carrelli.

Anche l'aspetto audio colpisce positivamente, soprattutto per la bellezza delle musiche e per il realismo degli effetti sonori associati agli aerei: il rumore dei motori e delle mitragliatrici è davvero eccezionale, e altrettanto curati risultano i dialoghi via radio con gli altri piloti; un ottimo lavoro, non c'è che dire.

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MAMMA, HO PERSO LA MAPPA
Vorrei soffermarmi un attimino sulla questione della mappa che, come già accennato, non è presente in Attack Squadron.
Innanzitutto, come già detto, la mancanza di questo elemento rende molto noiose le trasvolate: non si sà di preciso dove si stà andando, quale città si stà sorvolando o cosa ci sarà più avanti, tanto che viene da chiedersi per quale motivo i programmatori abbiano riprodotto fedelmente 1600 kilometri quadrati di territorio, accuratamente mappati da satellite, anziché affidarsi ad un semplice generatore casuale di scenari...

In secondo luogo, l'assenza della mappa nuoce anche all'aspetto strettamente strategico della simulazione, in quanto non si può conoscere la posizione dei velivoli amici o di quelli nemici in modo ad ex. da organizzare l'attacco o la ritirata: tutto quello che si può e si deve fare è raggiungere il nemico, inseguirlo (se necessario) ed eliminarlo. Punto. E l'unico modo per sapere dove si trovano gli avversari è affidarsi alle indicazioni su schermo, le quali non sempre sono chiare come dovrebbero, oppure ci si può affidare direttamente ai propri occhi, ma non tutti sono così bravi da riuscire a centrare un bersaglio che si muove a 400 Km all'ora e si dirige esattamente verso di noi...

CONCLUSIONI
Se alla "leggerezza" della simulazione aggiungiamo l'aspetto grafico globalmente mediocre, un motore di gioco largamente ottimizzabile (è sufficiente aprire la finestra di "lock" dei mezzi amici-nemici per vedere crollare il frame-rate a picco) e la "storiaccia" del manuale in formato PDF (praticamente un incentivo alla pirateria del videogioco ma anche un pessimo modo di trattare l'acquirente: non me ne voglia Lord Axl ma io la penso così)(Prova tu ad inserire 400 pagine di manuale dentro una confezione Dvd), il giudizio su questo gioco non può che essere... soddisfacente.

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Sorpresi? Beh, io no: infatti, se l'intento della Looking Glass era quello di creare un "simulatore per tutti" immediato e denso di azione, allora lasciatemi dire che l'obiettivo è stato centrato quasi in pieno, e i difetti più o meno estetici sopraelencati nulla tolgono all'emozione che si prova nel momento in cui si stà sorvolando una nave da abbattere, o quando si sentono fischiare i proiettili degli aerei nemici alle proprie spalle, o ancora quando si stà per arrivare sopra al benedetto convoglio da disintegrare. Certo è che, anche disattivando tutti gli aiuti possibili ed immaginabili, Jane's Attack Squadron non riuscirà mai a scrollarsi di dosso la fama di simulatore "semi-arcade" di volo.

Insomma, stà a Voi decidere se preferite l'immediatezza "arcade" di Attack Squadron o l'accuratezza simulativa di IL-2: prima di acquistare uno dei due, pensate attentamente a cosa cercate in un videogioco di questo genere.

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