Jedi Outcast
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Sublimi tocchi di classe non mancano, ma è la resa del mondo di Star Wars, quasi maniacale, il gioiello da incorniciare. Su PC si poteva dire che graficamente il gioco non era all'avanguardia, che faceva uso dell'ormai pluri-abusato motore grafico di Quake 3 TA (capace di cambiare aspetto più di Madonna in concerto) e che si portava dietro i classici difettucci quali effetti di clipping e così via dicendo: su Xbox questo discorso viene meno, vuoi perché gli altri fps (fatta eccezione di Halo) graficamente sono un gradino sotto, vuoi perché anche a livello di concept di gioco, il titolo Lucas Arts propone "quel" qualcosa in più.
Siamo lontani infatti dagli fps dove al giocatore è lasciato il solo compito di uccidere tutto quello che si muove e ha un'arma in mano: qua le cose si fanno nettamente più difficili. Se per Halo la tattica ragionata è il suo credo religioso, non si può dire lo stesso di JK2 che fa dell'assalto alla garibaldina e delle frenetiche sparatorie, nonché di un numero spropositato di enigmi, i suoi dogmi. Enigmi? Si, enigmi, avete capito bene. Tanti enigmi, tanti obiettivi da portare a termine e soprattutto un sacco di cattivi da uccidere. Tant'è che gli scontri a fuoco non mancano, sembra quasi che i nemici spuntino da sotto terra: New York all'ora di punta al confronto sembra disabitata.
Ma non c'è solo questo: c'è una visuale in terza persone attivabile una volta presa la spada laser, grazie alla quale potremo svolgere epici scontri contro i nemici, tagliuzzarli per bene, parare i loro spari o usare i vari poteri Jedi, che ci permetteranno di far volare via i nostri nemici, rallentare l'azione di gioco e così via. Il tutto poi è collaudato alla grande, tant'è che il divertimento non manca, e l'unico difetto riscontrabile è giusto un livello di difficoltà a tratti davvero elevato.
Capiterà varie volte per via della grandezza spropositata dei livelli, di perderci e di non trovare la strada da percorrere: in fondo si sa, le vie del Signore sono infinite, ma in questo caso è la segnaletica che lascia a desiderare. Anche gli enigmi a volte non sono di facile risoluzione, e questi potrebbero far storcere il naso a coloro che amano l'azione pura senza scervellarsi in fattori di secondo piano. Ma ripetiamo, l'azione non mancherà, ma con questa nemmeno i rompicapi da portare a termine. La varietà quindi è assicurata.
Per quel che concerne il sonoro, ci aspettavamo delle musiche d'eccezione e così è stato. Ritroviamo infatti delle melodie d'atmosfera che si inseriscono perfettamente nel contesto generale e degli effetti sonori davvero ben curati, che ricordano in tutto per tutto quelli apprezzabili nei vari film della saga. Un appunto può essere fatto all'intelligenza artificiale dei nemici, che sebbene non siano dei mostri sacri in quanto a tattica, sono pur sempre ostici da far fuori: diciamo subito quindi che questi sono in numero altissimo e vi tireranno addosso ogni tipo di maledizione senza troppe cerimonie.
Jedi Outcast
Jedi Outcast
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Ancora una volta l'xbox risulta essere una macchina adatta alle conversioni PC e questo JK2 ne è l'esempio lampante: così a nostro beneficio arriva un ottimo fps, innovativo, vario e ben realizzato, che propone delle bellissime sezioni di gioco con la spada laser.
Dicevamo vario e ben realizzato, si, ma mai scontato: se Halo fa della tattica ragionata il suo credo religioso, non si può dire lo stesso di JK2 che fa dell'assalto alla garibaldina e delle frenetiche sparatorie, nonché di un numero spropositato di enigmi, i suoi dogmi. Tant'è che i nemici non mancano, sembra quasi che spuntino da sotto terra: la metropolitana di New York all'ora di punta al confronto sembra disabitata.
In virtù di una maggiore profondità di gioco e di una sezione multiplayer nettamente superiore, Halo rimane ancora il miglior fps per Xbox, senza nulla togliere a questo JK della Raven che rimane pur sempre un ottimo prodotto, curato sotto quasi tutti gli aspetti. E' davvero un peccato però pensare a come alcune lacune potessero essere evitate, prima fra tutte la mancanza del gioco online (Xbox Live! cosa ci sta a fare?), seconda, un numero massimo di due giocatori in split screen: davvero riduttivo per un gioco che avrebbe potuto offrire davvero di più. Niente di compromettente, intendiamoci, ma serve quel tocco in più per arrivare al capolavoro. Avvincente in singolo, per certi versi deludente in multiplayer.
Ancora una volta l'xbox risulta essere una macchina adatta alle conversioni PC e questo JK2 ne è l'esempio lampante: così a nostro beneficio arriva un ottimo fps, innovativo, vario e ben realizzato, che propone delle bellissime sezioni di gioco con la spada laser.
Dicevamo vario e ben realizzato, si, ma mai scontato: se Halo fa della tattica ragionata il suo credo religioso, non si può dire lo stesso di JK2 che fa dell'assalto alla garibaldina e delle frenetiche sparatorie, nonché di un numero spropositato di enigmi, i suoi dogmi. Tant'è che i nemici non mancano, sembra quasi che spuntino da sotto terra: la metropolitana di New York all'ora di punta al confronto sembra disabitata.
In virtù di una maggiore profondità di gioco e di una sezione multiplayer nettamente superiore, Halo rimane ancora il miglior fps per Xbox, senza nulla togliere a questo JK della Raven che rimane pur sempre un ottimo prodotto, curato sotto quasi tutti gli aspetti. E' davvero un peccato però pensare a come alcune lacune potessero essere evitate, prima fra tutte la mancanza del gioco online (Xbox Live! cosa ci sta a fare?), seconda, un numero massimo di due giocatori in split screen: davvero riduttivo per un gioco che avrebbe potuto offrire davvero di più. Niente di compromettente, intendiamoci, ma serve quel tocco in più per arrivare al capolavoro. Avvincente in singolo, per certi versi deludente in multiplayer.