Jerusalem - Il pugnale ritrovato
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
"Adagiata tra le colline della Giudea, dalle quali, secondo la tradizione, Dio avrebbe preso la terra per creare Adamo, Gerusalemme appare in tutto il suo splendore di capitale d'uno stato giovane-giovane e in tutta la maestosità di città dalle origini antichissime, da perdersi nella notte dei tempi".
Gerusalemme è una città affascinante, e qua è ambientata la nuova avventura grafica della Cryo: se pensate di avere tra le mani il classico gioco "punta e clicca" vi sbagliate di grosso. La software house francese ha infatti pensato di andare oltre al mero concetto di avventura grafica per forgiare un prodotto ambiguo che racchiude in se due generi, in quanto ha ben pensato di racchiudere in un videogioco una sorta di documentario storico della città. Sono infatti parecchie le sfaccettature che rendono questo Jerusalem diverso dalle solite avventure punta e clicca, genere che annovera tra i suoi maggiori esponenti prodotti firmati Lucas Arts.
Jerusalem però lascia la strada intrapresa dalla concorrenza, e si dimostra non un semplice videogioco, bensì un prodotto particolare, per via dei vari extra quali una sorta di documentario completo di schede informative illustrate che completano il gioco vero e proprio e lo arricchiscono, e che possono essere considerate qualcosa in più di un semplice optional. Ed è proprio questo il caso dove bisognerebbe affermare che è meglio fare una cosa sola, che farne due male: lungi dal fornire giudizi troppo pessimistici, è però d'obbligo mettere in luce come qualche aspetto sarebbe stato meritevole di maggiore cura: a cominciare dalla trama, lasciata al caso e troppo poco esplicativa tant'è che per capire qualcosa bisogna chiedere aiuto al libretto di istruzioni.
Da questo verremo a sapere che voi, un giovane archeologo scozzese di nome Adrian Blake, dovrete errare negli abissi del tempo per ritrovare e salvare per tre volte la reincarnazione della vostra amata: Sofia. Quel che invece non è spiegato è che questo è il secondo capitolo di una trilogia che dovrebbe quindi proporre un terzo gioco, e che è cominciata con un avventura a Pompei dove il nostro eroe è riuscito a salvare per la prima volta la donna amata: questo purtroppo non è svelato nella trama e il giocatore si troverà all'inizio un po' spaesato, buttato a caso in un mondo all'ombra dell'alta muraglia di Gerusalemme.
Come già asserito in precedenza, l'ultima fatica Cryo è un'avventura punta e clicca caratterizzata da un interfaccia semplice e intuitiva. Appena avviato il gioco potrete dunque optare per tre diverse modalità: oltre alla sezione di gioco, quella più ampiamente trattata nella nostra recensione, troviamo la modalità visita e quella enciclopedia.
Jerusalem - Il pugnale ritrovato
4
Voto
Redazione
Jerusalem - Il pugnale ritrovato
Jerusalem appare migliore se valutato nella sua completezza che preso e puntigliosamente analizzato per ogni singolo aspetto. I folli amanti delle avventure grafiche infatti potrebbero anche rivolgere i propri sguardi altrove, vista la mancanza di profondità, difficoltà e carenza di enigmi tosti offerti da questa produzione. Quel che invece convince, ma che andrebbe a soddisfare solo palati particolari, è la fedele riproduzione storica, una base documentaria ben fornita e una totale immersione in luoghi affascinanti. Per chi infatti si accontenta di una avventura semplice e immediata che non si rifà ai canoni di difficoltà tangibili in tantissimi altri prodotti e non disprezza i contenuti extra, Jerusalem potrebbe rivelarsi un buon passatempo.