Jet Set Radio

Jet Set Radio
di
SUPER BROTHAAAA
Jet Set Radio é ambientato attraverso tre quartieri (realmente esistenti e, suppongo, ottimamente riprodotti nel gioco) di Tokyo: Shibuya, Kabukicho, Tsukishima. Ogni missione consiste, come anticipato poco sopra, praticamente nel riuscire a realizzare tutti i graffiti richiesti dal livello, sopravvivendo agli attacchi delle forze dell'ordine, possibilmente nei limiti di tempo richiesti e cercando di realizzare al meglio le combo necessarie per i graffiti più complessi, operazione che porta a un aumento notevole del punteggio. Ma la questione punteggio viene ulteriormente arricchita dalla possibilità di guadagnare preziosi punticini (sempre che vi interessino le classifiche) andando a schettinare su qualsiasi supporto cittadino si presenti. Guardrail, corrimano, scivoli, binari del treno, davanzali, funi elettriche, soppalchi, lastroni di ferro, muri particolarmente adatti, tutto questo e molto altro ancora permette agli amati atleti graffittari di saltellare ed esibirsi in una serie di capriole volanti che portano nelle tasche del giocatore qualche numerino in più, che non fa mai male
Jet Set Radio
Un bel tag estremo sui tetti di Tokyo.

A proposito dei vandali ruotati presenti in Jet Set Radio, occorre sottolineare l'ottima realizzazione di ogni personaggio. Inizialmente limitati a tre "atleti", completando poi alcune sessioni di training che si intercalano alle missioni vere e proprie, si possono praticamente "convincere" alcuni brutti ceffi (o ceffe) rivali a unirsi alla propria gang. Si va dal corazzato omone di colore con tanto di radio sempre sulla spalla, passando attraverso allo stiloso ragazzino con maglietta gialla e occhialoni discutibili, fino al tizio con tuta monocolore e cappellino di lana... E ancora: una simil Spice Girl nipponica con tuta bianco-verde, un ragazzo nero tutto muscoli e freestyle (il migliore, innegabile)... Ma il vero "personaggio" é indubbiamente rappresentato dalla Polizia, una massa di idioti come non se ne vedevano da tempo. Prendete una mandria di addetti all'ordine pubblico, che corrono con tanto di manganelli, scandendo una marcetta tipo "Yah! Yah! Yah!" mentre si tuffano cercando di eseguire un vero blocco da football americano sul nostro malcapitate, uniteli a un colonnello creato sulla falsariga di un ispettore Zenigata e avrete un quadro perlomeno indicativo della situazione. Ma il meglio deve ancora venire: avanzando nei livelli la polizia si fa vedere ai comandi di carriarmati, elicotteri e quant'altro possa servire per fermare un pericoloso (???) graffittaro
Jet Set Radio
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Jet Set Radio

Jet Set Radio riesce a riavvicinare qualsiasi giocatore in pensione ai videogiochi. JSR cattura l'essenza stessa del termine "divertimento elettronico", in maniera tanto elementare ma raffinata da rappresentare quasi un controsenso. Il sistema di controllo assolutamente semplicistico (con un tasto si accelera, con uno si graffitta, con uno si zompetta) rende il gioco accessibile fin da subito a chiunque, la curva di apprendimento graduale, veloce e azzeccata non procura mai frustrazione, la velocità di gioco, la spettacolarità, la libertà di movimento, tutto assicura un divertimento d'annata, pure e semplice. Non si può classificare JSR come un "giochino arcade", perché semplicemente è troppo "perfettino", curato, innovativo, originale, divertente per meritarsi un diminutivo, qualsiasi esso sia. Non pensate neanche per un momento a una spesa di cento e passa foglietti da mille per un gioco che riporrete sullo scaffale nell'arco di un weekend... No, perché JSR conquista e riesce a creare quella strana assuefazione che sembrava tipica di Crazy Taxi (e che, in effetti, lo è). Unendo al tutto una realizzazione tecnica magistrale, una colonna sonora da Billboard, si ottiene un gioco da avere. Niente di più, niente di meno. Peccato per la longevità non proprio monumentale e per alcuni problemi con le telecamere (comunque gestite in maniera più che ottimale).