Jet Set Radio
di
Redazione Gamesurf
Ma d'altronde una situazione simile sprona il giocatore a studiare al meglio le mappe di gioco, così da potersi muovere più velocemente, proprio senza mettere mai (o quasi) piede a terra, ma utilizzando unicamente i supporti urbani, più o meno leciti, messi a disposizione dal comune..
Ultimata anche la sezione contro i boss di ogni area, é quindi data la possibilità di muoversi all'interno del quartiere liberamente, ovvero visitando ogni area del quartiere senza alcuna limitazione. Va infatti precisato che ogni missione precedente é ambientata in una singola zona del quartiere, dalla quale non é possibile uscire. In questo modo JSR offre delle mappe semplicemente enormi, attraverso le quali muoversi con totale libertà, pitturando un po' tutto il pitturabile e gustandosi la colonna sonora in piena rilassatezza. Una volta battuti i boss vengono date inoltre altre due possibilità: quella di confrontarsi con un ragazzino verde-pisello-fosforescente all'interno dei tracciati, in una corsa a due contro il tempo, oppure passare all'ultima fase di gioco: lo scontro con una banda simil-mafiosa, sembrerebbe, all'interno degli interi quartieri. Come succede nella modalità descritta poco sopra, é infatti possibile muoversi all'interno degli interi quartieri, ma con alle calcagna bestioni grossi e cattivi, nel tentativo di pitturare determinati punti e alcune strane statue inserite appositamente per l'occasione
Come avrete forse già intuito la longevità del gioco non é esattamente quanto di più esteso ci si potrebbe aspettare. Le missioni non sono molto numerose e anzi rimane un po' l'amaro in bocca, anche dato il divertimento puro e genuino che si prova nell'assaporare ogni secondo di ogni missione. A ogni modo, la possibilità di trovare tutti i set di graffiti, nonché le corse "libere" nei quartieri e lo scontro con l'ometto verdognolo, rappresentano ulteriori motivi di gioco
Fortunatamente nella versione statunitense del gioco (e quindi, speriamo, anche europea), sarà aggiunta una città, anche se gli sviluppatori non hanno ancora reso noto di quale agglomerato di cemento si tratterà
Ultimata anche la sezione contro i boss di ogni area, é quindi data la possibilità di muoversi all'interno del quartiere liberamente, ovvero visitando ogni area del quartiere senza alcuna limitazione. Va infatti precisato che ogni missione precedente é ambientata in una singola zona del quartiere, dalla quale non é possibile uscire. In questo modo JSR offre delle mappe semplicemente enormi, attraverso le quali muoversi con totale libertà, pitturando un po' tutto il pitturabile e gustandosi la colonna sonora in piena rilassatezza. Una volta battuti i boss vengono date inoltre altre due possibilità: quella di confrontarsi con un ragazzino verde-pisello-fosforescente all'interno dei tracciati, in una corsa a due contro il tempo, oppure passare all'ultima fase di gioco: lo scontro con una banda simil-mafiosa, sembrerebbe, all'interno degli interi quartieri. Come succede nella modalità descritta poco sopra, é infatti possibile muoversi all'interno degli interi quartieri, ma con alle calcagna bestioni grossi e cattivi, nel tentativo di pitturare determinati punti e alcune strane statue inserite appositamente per l'occasione
Come avrete forse già intuito la longevità del gioco non é esattamente quanto di più esteso ci si potrebbe aspettare. Le missioni non sono molto numerose e anzi rimane un po' l'amaro in bocca, anche dato il divertimento puro e genuino che si prova nell'assaporare ogni secondo di ogni missione. A ogni modo, la possibilità di trovare tutti i set di graffiti, nonché le corse "libere" nei quartieri e lo scontro con l'ometto verdognolo, rappresentano ulteriori motivi di gioco
Fortunatamente nella versione statunitense del gioco (e quindi, speriamo, anche europea), sarà aggiunta una città, anche se gli sviluppatori non hanno ancora reso noto di quale agglomerato di cemento si tratterà
Jet Set Radio
Jet Set Radio
Jet Set Radio riesce a riavvicinare qualsiasi giocatore in pensione ai videogiochi. JSR cattura l'essenza stessa del termine "divertimento elettronico", in maniera tanto elementare ma raffinata da rappresentare quasi un controsenso. Il sistema di controllo assolutamente semplicistico (con un tasto si accelera, con uno si graffitta, con uno si zompetta) rende il gioco accessibile fin da subito a chiunque, la curva di apprendimento graduale, veloce e azzeccata non procura mai frustrazione, la velocità di gioco, la spettacolarità, la libertà di movimento, tutto assicura un divertimento d'annata, pure e semplice. Non si può classificare JSR come un "giochino arcade", perché semplicemente è troppo "perfettino", curato, innovativo, originale, divertente per meritarsi un diminutivo, qualsiasi esso sia. Non pensate neanche per un momento a una spesa di cento e passa foglietti da mille per un gioco che riporrete sullo scaffale nell'arco di un weekend... No, perché JSR conquista e riesce a creare quella strana assuefazione che sembrava tipica di Crazy Taxi (e che, in effetti, lo è). Unendo al tutto una realizzazione tecnica magistrale, una colonna sonora da Billboard, si ottiene un gioco da avere. Niente di più, niente di meno. Peccato per la longevità non proprio monumentale e per alcuni problemi con le telecamere (comunque gestite in maniera più che ottimale).