Joint Operations: Typhoon Rising
di
Luca 'Lord Axl' Gambino
Forse non tutti lo sanno, ma l'ossatura che risiede alla base di giochi come Battlefield 1942 prende spunto da un progetto sviluppato (solo su carta, purtroppo), a metà degli anni '90 proprio dalla Novalogic. In realtà, il progetto della software house americana (?), mirava a coinvolgere ben 4 prodotti sviluppati internamente, che sarebbero poi dovuto convergere in quel calderone rappresentato da NovaWorld, la realtà multiplayer di Novalogic. I prodotti in questione erano 4 "simulatori" (le virgolette stanno ad indicare una simulazione con tratti marcatamente arcade), particolarmente apprezzati dal pubblico, come F-22 Lightin, Armored Fist, Comanche e Delta Force, che riguardavano nello specifico i simulatori di volo, carri armati, elicotteri e fanteria.
I 4 prodotti, venduti separatamente, avrebbero dovuto condividere poi il versante multiplayer, con campagne specifiche, studiate per sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli giochi. Ma come detto in precedenza, l'ambizioso progetto è rimasto su carta, dando il via libera alla Digital Illusion che con un prodotto sicuramente meno velleitario nelle intenzioni, ma certamente più concreto, ha dato vita ad un vero fenomeno di massa. Battlefield e le sue espansioni, sebbene meno realistico e completo di quello che sarebbe potuto essere il progetto Novalogic, ha avuto il merito di proporre un gameplay al contempo semplice e divertente, lasciando ben poco spazio alla simulazione più pura (guidare una jeep è praticamente identico al condurre una nave da guerra) e andando quindi incontro alle esigenze della massa. Una scelta, dati alla mano, vincente.
Nell'attesa dell'uscita dell'annunciato secondo episodio del titolo prodotto dalla Electronic Arts, Novalogic ha deciso di mettere in pratica almeno una parte del progetto iniziale, producendo questo Joint Operations che ci apprestiamo a sezionare. Solo un cenno agli eventi di JO, visto che sono poco più di un palliativo, ma che ci metteranno nei panni dei gruppi di terroristi operanti in territorio Indonesiano o nelle squadre internazionali antiterrorismo, chiamate invece per sventare il pericolo rappresentato dai ribelli indipendentisti. Il sistema multiplayer studiato da Novalogic tende a spingere in avanti il limite imposto da Battlefield, che fissava il limite massimo di giocatori a 64 unità. Joint Operations innalza invece a 100 (150 sui server di Novaworld) il limite massimo consentito, su mappe che coprono svariati km quadrati.
Una volta portato a termine il setup del nostro personaggio , sarà la volta di entrare in gioco sui server NovaWorld (previa autenticazione del CD Key), dove ad attenderci ci saranno le modalità divenute ormai famigliari agli appassionati di teamplay, come Assault, il team deatmatch e il Domination, in cui saremo chiamati a difendere le postazioni di nostra competenza, piuttosto che assaltare a testa bassa le roccaforti avversarie. Joint Operation rientra in quella categoria di giochi multiplayer che, da Team Fortress in poi, ci impongono di interpretare un "ruolo" ben preciso all'interno dell'economia del gioco di squadra. In base alla classe prescelta, verremo equipaggiati con un set di armi primarie e secondarie differenti, con la possibilità di poter comunque cambiare le carte in tavola anche a partita iniziata. Le nostre prove, supportate dall'adsl fast, hanno evidenziato una buona condizione generale dei server Novaworld, favorendo sempre la fluidità di gioco, salvo qualche sporadico (ma più che comprensibile) intoppo. Quanto evinto dalla nostra esperienza di gioco è che i primissimo approccio con il gioco potrebbe essere "traumatico" per i giocatori meno esperti, data la vastità degli ambienti e della generale frenesia di gioco che vede, nella maggior parte dei casi, un andirivieni di mezzi e uomini che in certi casi potrebbe spiazzare il giocatore meno avezzo alle normali dinamiche del gameplay.
In più, com'è ormai ovvio da BF 1942 in poi, verrà richiesto al giocatori di saper prendere i comandi della moltitudine di mezzi presenti nel gioco, siano essi di terra (jeep o anfibi), navali (gommoni o barche di media grandezza) o aerei (elicotteri d'assalto o da trasporto). Niente che non sia pilotabile dalla solita combinata tastiera-mouse, sia chiaro, ma il tutto va ad aggiungersi alla "to do list" del giocatore che si affaccia a Joint Operations. Proprio per andare incontro alle esigenze degli utenti meno navigati, Novalogic ha inserito un tutorial, giocabile in single player, che mostrerà le tecniche di base del gioco, tecniche che ovviamente dovranno essere raffinate e limate con l'esperienza online, ma che saranno comunque utili a non arrivare all'appuntamento più importante completamente a digiuno. Tecnicamente Joint Operations si presenta con un comparto audiovisivo di buona fattura (considerando ovviamente la natura del gioco), con scenari riccamente dettagliati e definiti che sebbene non si avvicinano ai fasti di Far Cry, riescono comunque ad essere veritieri e credibili. Qualcosa da ridire, invece, sui modelli poligonali dei giocatori, troppo spigolosi e con qualche sbavatura nelle animazioni, su cui poteva essere fatto, obbiettivamente, qualcosa in più.
Debriefing
Come detto poche righe più in alto, Joint Operations è un titolo che per poter essere goduto appieno necessita di una certa confidenza con le meccaniche di gioco del teamplay role based e proprio per questo è destinato più ad un pubblico di hardcore gamers che troveranno fin da subito il modo di coordinare i propri sforzi con quelli dei propri compagni di team, traendo il massimo godimento dall'impianto tecnico e di gameplay messo magistralmente in piedi da Novalogic.
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I 4 prodotti, venduti separatamente, avrebbero dovuto condividere poi il versante multiplayer, con campagne specifiche, studiate per sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli giochi. Ma come detto in precedenza, l'ambizioso progetto è rimasto su carta, dando il via libera alla Digital Illusion che con un prodotto sicuramente meno velleitario nelle intenzioni, ma certamente più concreto, ha dato vita ad un vero fenomeno di massa. Battlefield e le sue espansioni, sebbene meno realistico e completo di quello che sarebbe potuto essere il progetto Novalogic, ha avuto il merito di proporre un gameplay al contempo semplice e divertente, lasciando ben poco spazio alla simulazione più pura (guidare una jeep è praticamente identico al condurre una nave da guerra) e andando quindi incontro alle esigenze della massa. Una scelta, dati alla mano, vincente.
Nell'attesa dell'uscita dell'annunciato secondo episodio del titolo prodotto dalla Electronic Arts, Novalogic ha deciso di mettere in pratica almeno una parte del progetto iniziale, producendo questo Joint Operations che ci apprestiamo a sezionare. Solo un cenno agli eventi di JO, visto che sono poco più di un palliativo, ma che ci metteranno nei panni dei gruppi di terroristi operanti in territorio Indonesiano o nelle squadre internazionali antiterrorismo, chiamate invece per sventare il pericolo rappresentato dai ribelli indipendentisti. Il sistema multiplayer studiato da Novalogic tende a spingere in avanti il limite imposto da Battlefield, che fissava il limite massimo di giocatori a 64 unità. Joint Operations innalza invece a 100 (150 sui server di Novaworld) il limite massimo consentito, su mappe che coprono svariati km quadrati.
Una volta portato a termine il setup del nostro personaggio , sarà la volta di entrare in gioco sui server NovaWorld (previa autenticazione del CD Key), dove ad attenderci ci saranno le modalità divenute ormai famigliari agli appassionati di teamplay, come Assault, il team deatmatch e il Domination, in cui saremo chiamati a difendere le postazioni di nostra competenza, piuttosto che assaltare a testa bassa le roccaforti avversarie. Joint Operation rientra in quella categoria di giochi multiplayer che, da Team Fortress in poi, ci impongono di interpretare un "ruolo" ben preciso all'interno dell'economia del gioco di squadra. In base alla classe prescelta, verremo equipaggiati con un set di armi primarie e secondarie differenti, con la possibilità di poter comunque cambiare le carte in tavola anche a partita iniziata. Le nostre prove, supportate dall'adsl fast, hanno evidenziato una buona condizione generale dei server Novaworld, favorendo sempre la fluidità di gioco, salvo qualche sporadico (ma più che comprensibile) intoppo. Quanto evinto dalla nostra esperienza di gioco è che i primissimo approccio con il gioco potrebbe essere "traumatico" per i giocatori meno esperti, data la vastità degli ambienti e della generale frenesia di gioco che vede, nella maggior parte dei casi, un andirivieni di mezzi e uomini che in certi casi potrebbe spiazzare il giocatore meno avezzo alle normali dinamiche del gameplay.
In più, com'è ormai ovvio da BF 1942 in poi, verrà richiesto al giocatori di saper prendere i comandi della moltitudine di mezzi presenti nel gioco, siano essi di terra (jeep o anfibi), navali (gommoni o barche di media grandezza) o aerei (elicotteri d'assalto o da trasporto). Niente che non sia pilotabile dalla solita combinata tastiera-mouse, sia chiaro, ma il tutto va ad aggiungersi alla "to do list" del giocatore che si affaccia a Joint Operations. Proprio per andare incontro alle esigenze degli utenti meno navigati, Novalogic ha inserito un tutorial, giocabile in single player, che mostrerà le tecniche di base del gioco, tecniche che ovviamente dovranno essere raffinate e limate con l'esperienza online, ma che saranno comunque utili a non arrivare all'appuntamento più importante completamente a digiuno. Tecnicamente Joint Operations si presenta con un comparto audiovisivo di buona fattura (considerando ovviamente la natura del gioco), con scenari riccamente dettagliati e definiti che sebbene non si avvicinano ai fasti di Far Cry, riescono comunque ad essere veritieri e credibili. Qualcosa da ridire, invece, sui modelli poligonali dei giocatori, troppo spigolosi e con qualche sbavatura nelle animazioni, su cui poteva essere fatto, obbiettivamente, qualcosa in più.
Debriefing
Come detto poche righe più in alto, Joint Operations è un titolo che per poter essere goduto appieno necessita di una certa confidenza con le meccaniche di gioco del teamplay role based e proprio per questo è destinato più ad un pubblico di hardcore gamers che troveranno fin da subito il modo di coordinare i propri sforzi con quelli dei propri compagni di team, traendo il massimo godimento dall'impianto tecnico e di gameplay messo magistralmente in piedi da Novalogic.
Joint Operations: Typhoon Rising
8
Voto
Redazione
Joint Operations: Typhoon Rising
Joint Operations è un titolo che per poter essere goduto appieno necessita di una certa confidenza con le meccaniche di gioco del teamplay role based e proprio per questo è destinato più ad un pubblico di hardcore gamers che troveranno fin da subito il modo di coordinare i propri sforzi con quelli dei propri compagni di team, traendo il massimo godimento dall'impianto tecnico e di gameplay messo magistralmente in piedi da Novalogic.