Jules Verne Collection
80 Giorni, o quasi..
Ricordate il ricco Phileas Fogg ed il suo fedele servitore Passepartout alle prese con le mille peripezie dovute ad una scommessa fatta da Fogg con alcuni suoi compagni di circolo per effettuare il giro del mondo in soli 80 giorni?! Purtroppo le cose in questo gioco partono erisultano decisamente differenti dal libro poiché nell'avventura in questione, edita dalla Frogwares Interactive, il protagonista sarà un giovanotto di nobili natali, un certo Oliver Lavisheart, che viene contattato dallo zietto inventore Matthew per metterlo al corrente di una scommessa fatta con altri scienziati del suo stesso circolo riguardo ai brevetti di quattro apparecchiature, ovviamente sparse in giro per il mondo (altrimenti dove sarebbe l'avventura?!), che dovranno essere recuperate dal giovane per dimostrarne l'autenticità entro ovviamente, indovinate un po'?! 80 giorni. Di qui in poi comincia l'avventura del giovane Oliver, che tra una serie di peripezie, interessanti mezzi di trasporto ed enigmi più o meno complessi, cercherà di trovare tutte le informazioni necessarie per salvare l'onore ed il “lavoro” dello zio sventurato.
All'inizio ci sarà data la possibilità di scegliere tra ben tre difficoltà, che però cambieranno ben poco in termini di giocabilità, visto che sarà intaccato solamente lo scorrere del tempo ed il livello di denaro e stamina del personaggio principale. Al livello base (Turista) lo scorrere del gioco sarà praticamente immobile, e ci verrà data la possibilità di poter affrontare ed esplorare tutto quello che l'avventura ha da offrirci con estrema calma e parsimonia mentre invece le altre due opzioni ci faranno concentrare di più sui passi base da seguire per completare il viaggio senza troppe distrazioni. Indipendentemente dalla difficoltà, comunque, Oliver avrà una barra di stamina che determinerà il livello di stanchezza e che potrà essere ripristinata solo mangiando oppure riposando nei vari alberghi sparsi per le città che dovremo attraversare nel corso della nostra avventura.
Proprio riguardo le città, esse sono Il Cairo, Bombay, Yokohama e San Francisco e saranno i quattro (unici) luoghi da esplorare. La fortuna però sarà che ci verranno presentati ricchi di dettagli e di carinerie che li renderanno sicuramente piacevoli da visitare. Inoltre sono ottimamente caratterizzati e fedeli alle città reali, visto che potremo camminare tra alti edifici moderni a San Francisco, oppure tra i vicoli mattonati e sabbiosi al Cairo. Persino l'aspetto climatico non ci delude, dandoci un idea “palpabile” del cambiamento climatico (passaggio giorno/notte oppure sereno/pioggia). Il sistema di trasporto sarà suddiviso in quello “esterno” e quello “locale”. Nel primo potremo viaggiare in treno, in barca ed addirittura in un dirigibile mentre invece il trasporto locale sarà più “pittoresco” visto che potremo cavalcare persino un tappeto volante! La Frogwares in questo ci ha fornito di una vasta gamma di mezzi simpatici da portare, che spezzeranno sicuramente il ritmo di gioco un po' lento per interessanti corse (o camminate) magari in groppa ad un elefante oppure ad una macchina a vapore. Gli amanti del genere rimarranno piacevolmente sorpresi nel vedere che questo gioco, creato come avventura grafica, si presenta però come un gioco in 3D ad esplorazione con tanto di pretese hardware non indifferenti, anche per un gioco non così recente.
Le musiche sono piacevoli, ci fanno da giusto compagno durante la nostra avventura, riproducendo fedelmente il luogo in cui le ascolteremo per immedesimarci ancora di più in Oliver. Purtroppo riguardo invece alle voci, non ci viene trasmesso nessun tipo di emozione particolare, tranne forse per la voce del protagonista che sembra quella più curata dell'intero gioco. Arrivando proprio agli NPC, abbiamo notato un movimento terribilmente meccanico, come anche quello dello stesso protagonista (una volta che lo vedrete saltare capirete Nd), che sarà maggiormente evidenziato perfino nei dialoghi, mono-frasi o privi di un qualsiasi spessore. Sarà addirittura possibile incontrare una serie di doppioni sparsi per il mondo, arrecando quindi un ulteriore danno alla giocabilità del titolo.
In termini prettamente tecnici, il gioco non si presenta malaccio ma anzi segue il corretto iter di piccole chicche che non possono mancare nelle avventure grafiche, come ad esempio l'evidenziazione degli hotspot una volta che ci si é avvicinati, ed anche una serie di suggerimenti (o se vogliamo missioni) che ci facilitano il compito di ricerca e avanzamento dell'avventura. Purtroppo come medaglia ci sono anche gli aspetti negativi da evidenziare, e questi purtroppo risiedono in alcuni bachi delle texture che ci infastidiscono durante il gioco. In alcune scene di spionaggio, una volta chini ad avanzare, non ci sarà possibile salire le scale! Oppure con alcuni oggetti sistemati troppo vicini, ci risulterà veramente difficoltoso da selezionare subito con successo, visto che se il personaggio principale non é disposto nell'angolo giusto di intersezione non ci sarà possibile vederli minimamente. Un altro problema é dato dall'impossibilità di poter salvare in autonomia, creando quindi i propri punti di ripristino al posto di essere influenzati con eccessiva forza dal gioco stesso che salva direttamente a dei check point pre-impostati che non coincidono sempre con la nostra voglia di finire di giocare.
E nel frattempo..
Ricordate il ricco Phileas Fogg ed il suo fedele servitore Passepartout alle prese con le mille peripezie dovute ad una scommessa fatta da Fogg con alcuni suoi compagni di circolo per effettuare il giro del mondo in soli 80 giorni?! Purtroppo le cose in questo gioco partono erisultano decisamente differenti dal libro poiché nell'avventura in questione, edita dalla Frogwares Interactive, il protagonista sarà un giovanotto di nobili natali, un certo Oliver Lavisheart, che viene contattato dallo zietto inventore Matthew per metterlo al corrente di una scommessa fatta con altri scienziati del suo stesso circolo riguardo ai brevetti di quattro apparecchiature, ovviamente sparse in giro per il mondo (altrimenti dove sarebbe l'avventura?!), che dovranno essere recuperate dal giovane per dimostrarne l'autenticità entro ovviamente, indovinate un po'?! 80 giorni. Di qui in poi comincia l'avventura del giovane Oliver, che tra una serie di peripezie, interessanti mezzi di trasporto ed enigmi più o meno complessi, cercherà di trovare tutte le informazioni necessarie per salvare l'onore ed il “lavoro” dello zio sventurato.
All'inizio ci sarà data la possibilità di scegliere tra ben tre difficoltà, che però cambieranno ben poco in termini di giocabilità, visto che sarà intaccato solamente lo scorrere del tempo ed il livello di denaro e stamina del personaggio principale. Al livello base (Turista) lo scorrere del gioco sarà praticamente immobile, e ci verrà data la possibilità di poter affrontare ed esplorare tutto quello che l'avventura ha da offrirci con estrema calma e parsimonia mentre invece le altre due opzioni ci faranno concentrare di più sui passi base da seguire per completare il viaggio senza troppe distrazioni. Indipendentemente dalla difficoltà, comunque, Oliver avrà una barra di stamina che determinerà il livello di stanchezza e che potrà essere ripristinata solo mangiando oppure riposando nei vari alberghi sparsi per le città che dovremo attraversare nel corso della nostra avventura.
Proprio riguardo le città, esse sono Il Cairo, Bombay, Yokohama e San Francisco e saranno i quattro (unici) luoghi da esplorare. La fortuna però sarà che ci verranno presentati ricchi di dettagli e di carinerie che li renderanno sicuramente piacevoli da visitare. Inoltre sono ottimamente caratterizzati e fedeli alle città reali, visto che potremo camminare tra alti edifici moderni a San Francisco, oppure tra i vicoli mattonati e sabbiosi al Cairo. Persino l'aspetto climatico non ci delude, dandoci un idea “palpabile” del cambiamento climatico (passaggio giorno/notte oppure sereno/pioggia). Il sistema di trasporto sarà suddiviso in quello “esterno” e quello “locale”. Nel primo potremo viaggiare in treno, in barca ed addirittura in un dirigibile mentre invece il trasporto locale sarà più “pittoresco” visto che potremo cavalcare persino un tappeto volante! La Frogwares in questo ci ha fornito di una vasta gamma di mezzi simpatici da portare, che spezzeranno sicuramente il ritmo di gioco un po' lento per interessanti corse (o camminate) magari in groppa ad un elefante oppure ad una macchina a vapore. Gli amanti del genere rimarranno piacevolmente sorpresi nel vedere che questo gioco, creato come avventura grafica, si presenta però come un gioco in 3D ad esplorazione con tanto di pretese hardware non indifferenti, anche per un gioco non così recente.
Le musiche sono piacevoli, ci fanno da giusto compagno durante la nostra avventura, riproducendo fedelmente il luogo in cui le ascolteremo per immedesimarci ancora di più in Oliver. Purtroppo riguardo invece alle voci, non ci viene trasmesso nessun tipo di emozione particolare, tranne forse per la voce del protagonista che sembra quella più curata dell'intero gioco. Arrivando proprio agli NPC, abbiamo notato un movimento terribilmente meccanico, come anche quello dello stesso protagonista (una volta che lo vedrete saltare capirete Nd), che sarà maggiormente evidenziato perfino nei dialoghi, mono-frasi o privi di un qualsiasi spessore. Sarà addirittura possibile incontrare una serie di doppioni sparsi per il mondo, arrecando quindi un ulteriore danno alla giocabilità del titolo.
In termini prettamente tecnici, il gioco non si presenta malaccio ma anzi segue il corretto iter di piccole chicche che non possono mancare nelle avventure grafiche, come ad esempio l'evidenziazione degli hotspot una volta che ci si é avvicinati, ed anche una serie di suggerimenti (o se vogliamo missioni) che ci facilitano il compito di ricerca e avanzamento dell'avventura. Purtroppo come medaglia ci sono anche gli aspetti negativi da evidenziare, e questi purtroppo risiedono in alcuni bachi delle texture che ci infastidiscono durante il gioco. In alcune scene di spionaggio, una volta chini ad avanzare, non ci sarà possibile salire le scale! Oppure con alcuni oggetti sistemati troppo vicini, ci risulterà veramente difficoltoso da selezionare subito con successo, visto che se il personaggio principale non é disposto nell'angolo giusto di intersezione non ci sarà possibile vederli minimamente. Un altro problema é dato dall'impossibilità di poter salvare in autonomia, creando quindi i propri punti di ripristino al posto di essere influenzati con eccessiva forza dal gioco stesso che salva direttamente a dei check point pre-impostati che non coincidono sempre con la nostra voglia di finire di giocare.
E nel frattempo..
Jules Verne Collection
6
Voto
Redazione
Jules Verne Collection
Questo cofanetto non ci dispiace, ma anzi, grazie al prezzo abbordabile rimane un interessante acquisto da compiere per arricchire la nostra libreria video ludica. Un piccolo appunto infine. I giochi non si presentano molto longevi poiché non esiste un sistema di punteggi o altro per poter aver voglia di affrontare le avventure nuovamente, di conseguenza prendetevi tutto il tempo necessario (per il viaggio al centro della terra soprattutto) per giocare queste due alternative alle storie di Verne.