Jules Verne Collection

Jules Verne Collection
Viaggiando verso il centro della terra..

Troveremo Ariane, una fotoreporter molto spericolata, che però questa volta si troverà immischiata in affari molto più grandi di lei. Anche in questo caso, come l'avventura precedentemente recensita, non avremo a che fare con i personaggi che ci aspetteremmo. Dimenticate quindi (speriamo non troppo a malincuore) il caro professore di mineralogia Otto Lidenbrok e suo nipote Axel, per lasciare spazio a questo viaggio “alternativo” ma certamente avventuroso, fino al centro della terra.

La storia inizia come in un film, visto non appena atterrati vicino ad un vulcano in Islanda saremo spettatori di una frana che distruggerà subito l'unico nostro mezzo di movimento, facendoci rimanere ovviamente (dulcis in fundo) gli unici superstiti di questo incidente aereo. Ma non scoraggiamoci! Ariane sembra il tipo di donna affidabile che sa il fatto suo, visto che persino il vestiario sembra rievocare qualche somiglianza con un'altra superdonna del mondo videoludico, tranne per le p..ardon! Presi quindi i primi oggetti di sostentamento, tra cui un pc portatile nientemeno, entreremo in una oscura grotta sul lato della montagna per finire poi catapultati in una..spiaggia?! Al nostro risveglio infatti un interessante quanto bizzarro vecchietto ci spiegherà che siamo finiti in un mondo sotterraneo e che se vogliamo in qualche modo tornare alla superficie, dovremo attingere a tutta la nostra abilità oltre che al nostro coraggio. Comincierà proprio da qui un incredibile viaggio che ci vedrà testimoni di giungle popolate da dinosauri, paesi con giganti antropomorfi e molto altro ancora!

Fin dall'inizio prendere familiarità con i comandi é stato molto semplice ed intuitivo, ed anche la schermata dell'inventario (posizionata in basso) ci ha reso subito facile la consultazione degli oggetti raccolti e le varie interazioni che ne possono venire fuori. Difatti possiamo affrontare il titolo semplicemente con il mouse, senza l'ausilio di nessun tasto della tastiera.


Ma come in ogni buon inizio, un occhio attento ci mette poco a trovare qualche difetto..

Il cursore di gioco ci é stato proposto molto elementare, difatti cambierà icona solo nei casi in cui dovrete muovervi da un area all'altra della mappa, oppure quando avrete la possibilità di interagire con un oggetto presente nello scenario o tra quelli dell'inventario.

Ci siamo sentiti molto Aladdin in questa scena..vai tappeto!
Ci siamo sentiti molto Aladdin in questa scena..vai tappeto!
Non proprio ciò che corrisponde al cartello ma ci accontentiamo volentieri!
Non proprio ciò che corrisponde al cartello ma ci accontentiamo volentieri!
Il menù principale del viaggio al centro della terra
Il menù principale del viaggio al centro della terra


Troviamo leggermente fastidiosa, invece, la mancanza degli hotspot con cui interagire. Questa caratteristica, da un primo punto di vista, rende certamente più interessante (ma anche più ardua) la ricerca degli oggetti per i giocatori più navigati che vogliono giocare senza compromessi, ma allo stesso tempo, per i giocatori meno avezzi al genere ed alla difficoltà, abbiamo notato come sia quasi forzato scorrere il mouse per quasi tutta la schermata aspettando il cambio dell'icona del cursore così da poter raccogliere l'oggetto tanto agognato, per poi cercarne l'utilizzo. In taluni casi infatti é stata solamente una questione di fortuna trovare l'oggetto necessario per proseguire oltre nel gioco (questa caratteristica ci ricorda molto Dracula nd).

Graficamente il gioco non ci delude, anche se il peso degli anni sicuramente si fa sentire e “vedere” più del dovuto, ma i piacevoli sfondi in 2D sono ben caratterizzati e ricchi di particolari che rendono l'avanzare dell'avventura più gradevole. I personaggi sono invece presentati in un 3D molto poligonale che ci risulta un po' asincrono dal contesto generale del gioco stesso, dove noteremo un movimento molto..robotico (non come quelli di oggi però!) ma tornando al lontano 2005, anno di uscita del gioco, non possiamo far altro che complimentarci per lo sforzo innovativo intrapreso dalla Frogwares e Adventure Production.

Riguardo le musiche, solo due parole..completamente inesistenti!

L'unico “accompagnamento” risulta essere il sonoro ambientale che, quasi da subito, ci impalla le orecchie con rumori sempre uguali che al posto di renderci l'ambientazione proposta più suggestiva e caratteristica (come ben presentato in 80 Giorni), ci rende invece il gioco lento ed incredibilmente monotono. L'unica musica che troveremo gradevole sarà quella del menù principale, così gradevole da farci dilungare un pò di più nella scelta delle opzioni grafiche e sonore.

Una nota di merito finale va data agli enigmi, che comunque arricchiscono tante lacune di quest'avventura grafica. Da un primo punto di vista, troveremo antipatico girare per gli scenari solamente per esaudire la richiesta di qualche NPC bisognoso del nostro aiuto, ma dall'altra, ci siamo divertiti a trovare anche la più piccola interazione tra la marea, sottolineamo marea, di oggetti presenti nel nostro inventario, variegati e sempre diversi.




Jules Verne Collection
6

Voto

Redazione

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Jules Verne Collection

Questo cofanetto non ci dispiace, ma anzi, grazie al prezzo abbordabile rimane un interessante acquisto da compiere per arricchire la nostra libreria video ludica. Un piccolo appunto infine. I giochi non si presentano molto longevi poiché non esiste un sistema di punteggi o altro per poter aver voglia di affrontare le avventure nuovamente, di conseguenza prendetevi tutto il tempo necessario (per il viaggio al centro della terra soprattutto) per giocare queste due alternative alle storie di Verne.

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