Just Cause
di
Alessandro Cossu
McGIVER? MAI SENTITO.
Qualche settimana fa, Gamesurf vi propose una succosa anteprima riguardo a uno dei titoli di punta della prossima stagione a marchio Eidos. Just Cause, tale è il nome dell'ultima ma non ultima fatica del team degli "Avalanche", è un titolo d'azione dalle mille possibilità, che ci vede impegnati a vestire gli scomodi panni di un agente segreto (o quasi), che ricorda alla lontana Antonio Banderas e che risponde al nome di Rico Rodriguez. Il nostro scopo è presto dichiarato : sull'isola di San Esperito si stanno consumando dei traffici illeciti; è praticamente certo che si tratti di droga et similia, ma le principali agenzie governative del mondo sono convinte che "El Presidente", losco figuro a capo della principale fazione politica dell'isola e detentore, in sostanza, del potere miri a qualcosa di più pericoloso del semplice traffico di stupefacenti : un arma nucleare per il dominio del mondo (e quando mai, ndAleNet).
Ovviamente, non è tutto qui: l'arcipelago dove saremo spediti a indagare, è composto da numerose isole, sotto il controllo di quattro fazioni: il già citato Governo (sotto il pugno di ferro del Presidente), I Ribelli, la famiglia Rioja e i Montano. Appena sbarcati, sarà relativamente facile intuire che non saremo molto simpatici a nessuno dei presenti. Questo comporterà che, nel corso della missione principale (ovvero rovesciare il Governo e mandare all'aria i piani del megalomane di turno), saremo chiamati a sbrigare una quantità di sotto-quest per le varie fazioni, le quali ci faranno guadagnare dei "punti-rispetto", che a loro volta ci permetteranno di rifornirci di armi e mezzi sempre più potenti ed efficaci.
Dal momento che abbiamo citato i mezzi, è doveroso citare uno degli aspetti più interessanti di JC. Il parco messo a disposizione dai programmatori è estremamente vasto, più di quanto si sia visto in qualsivoglia produzione. Camion, pick-up, moto da corsa e custom, scooter, automobili di ogni genere e dimensione, furgoncini, jeep, elicotteri, aeroplani di varia fattura, barche a motore, navi militari...sono solo una parte dell'incredibile varietà di veicoli volanti, acquatici e di terra che saremo liberi di guidare a piacimento. Tutto questo ben di macchine non è una chicca meramente estetica : bisogna infatti considerare che l'area complessiva di gioco vanta la bellezza di 1100 chilometri quadrati (!), divisi per province, che sono oltre 30.
E, anche se le missioni principali sono solo 21, è sicuro che gireremo buona parte dell'area disponibile prima di scoprire il sorprendente (in certa misura, almeno), finale. Percorrere a piedi tutta la strada che separa un obiettivo da un altro e parliamo davvero di tanta, tanta strada - è praticamente impossibile, senza contare la noia incipiente che verrebbe a far capolino vicino alla nostra testa; molto meglio procurarsi un mezzo, magari utilizzando il pratico PDA in dotazione al buon Rico. Grazie ad esso, avremo la possibilità di contattare il centro operativo e di far arrivare sulla nostra posizione, a tempo record, un elicottero con il mezzo da noi scelto, recapitato a due centimetri da noi dentro una cassa di legno...insomma, altro che servizio clienti dell'ACI!
Just Cause è anche un tripudio di effetti "speciali", tanto nel bene, quanto nel male. La linea dell'orizzonte è davvero lunghissima e il titolo sfoggia una veste grafica di prim'ordine. Gli effetti di motion blur, anche se talvolta paiono esagerati, sono di ottima fattura; gli effetti di riflessione e rifrazione, così come le raffinate tecniche di pixel shader adottate nel gioco, risultano convincenti e di sicuro impatto.
Il protagonista è mosso da un ottima sequela di animazioni e i suoi movimenti risultano, se non proprio credibili, quanto meno fluidi. Anche la colonna sonora è di primo piano, con musiche che esaltano i momenti adrenalinici e aiutano a immedesimarsi nei momenti meramente esplorativi. Ma tutte le medaglie hanno il loro risvolto e quello di JC è particolarmente oscuro, purtroppo. A fronte di tutte le cose belle sopra citate, durante i nostri test ci siamo imbattuti in una serie di bachi che ci hanno fatto storcere il naso e che hanno influito sul giudizio complessivo dell'opera. In primo luogo, gli effetti di compenetrazione di poligoni il famigerato bad clipping sono pressoché onnipresenti e in qualche caso, bloccanti.
Non sarà raro, purtroppo, rimanere letteralmente incastrati in un albero o in un mezzo e come unica via di fuga, ci sarà il reload dell'ultimo checkpoint. Salvare a piacimento non sarà possibile : alcune stazioni radio sparse per l'area di gioco fungeranno da zona di salvataggio, mentre un discreto sistema di checkpoint provvederà di quando in quando a mettere al sicuro i nostri progressi. Peccato che questa forma di "AutoSave", sia rara come una mosca bianca...Le animazioni dei personaggi e degli avversari rasenta purtroppo il ridicolo e il sistema di calcolo dei danni è a dir poco impreciso.
Anche il sonoro si è rivelato a dir poco...ballerino, lasciandoci spesso senza musica, senza parole, o più spesso, senza pazienza. Peccato, perché questo, in parte, sminuisce l'ottimo lavoro svolto nella localizzazione in Italiano dell'intera opera, dal menù ai sottotitoli, passando per il doppiaggio.
Prima di paracadutarci sul commento finale, si ricorda a tutti che JC è già sugli scaffali mentre leggete queste righe e che il gioco manca di qualsiasi forma di multigiocatore.
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Qualche settimana fa, Gamesurf vi propose una succosa anteprima riguardo a uno dei titoli di punta della prossima stagione a marchio Eidos. Just Cause, tale è il nome dell'ultima ma non ultima fatica del team degli "Avalanche", è un titolo d'azione dalle mille possibilità, che ci vede impegnati a vestire gli scomodi panni di un agente segreto (o quasi), che ricorda alla lontana Antonio Banderas e che risponde al nome di Rico Rodriguez. Il nostro scopo è presto dichiarato : sull'isola di San Esperito si stanno consumando dei traffici illeciti; è praticamente certo che si tratti di droga et similia, ma le principali agenzie governative del mondo sono convinte che "El Presidente", losco figuro a capo della principale fazione politica dell'isola e detentore, in sostanza, del potere miri a qualcosa di più pericoloso del semplice traffico di stupefacenti : un arma nucleare per il dominio del mondo (e quando mai, ndAleNet).
Ovviamente, non è tutto qui: l'arcipelago dove saremo spediti a indagare, è composto da numerose isole, sotto il controllo di quattro fazioni: il già citato Governo (sotto il pugno di ferro del Presidente), I Ribelli, la famiglia Rioja e i Montano. Appena sbarcati, sarà relativamente facile intuire che non saremo molto simpatici a nessuno dei presenti. Questo comporterà che, nel corso della missione principale (ovvero rovesciare il Governo e mandare all'aria i piani del megalomane di turno), saremo chiamati a sbrigare una quantità di sotto-quest per le varie fazioni, le quali ci faranno guadagnare dei "punti-rispetto", che a loro volta ci permetteranno di rifornirci di armi e mezzi sempre più potenti ed efficaci.
Dal momento che abbiamo citato i mezzi, è doveroso citare uno degli aspetti più interessanti di JC. Il parco messo a disposizione dai programmatori è estremamente vasto, più di quanto si sia visto in qualsivoglia produzione. Camion, pick-up, moto da corsa e custom, scooter, automobili di ogni genere e dimensione, furgoncini, jeep, elicotteri, aeroplani di varia fattura, barche a motore, navi militari...sono solo una parte dell'incredibile varietà di veicoli volanti, acquatici e di terra che saremo liberi di guidare a piacimento. Tutto questo ben di macchine non è una chicca meramente estetica : bisogna infatti considerare che l'area complessiva di gioco vanta la bellezza di 1100 chilometri quadrati (!), divisi per province, che sono oltre 30.
E, anche se le missioni principali sono solo 21, è sicuro che gireremo buona parte dell'area disponibile prima di scoprire il sorprendente (in certa misura, almeno), finale. Percorrere a piedi tutta la strada che separa un obiettivo da un altro e parliamo davvero di tanta, tanta strada - è praticamente impossibile, senza contare la noia incipiente che verrebbe a far capolino vicino alla nostra testa; molto meglio procurarsi un mezzo, magari utilizzando il pratico PDA in dotazione al buon Rico. Grazie ad esso, avremo la possibilità di contattare il centro operativo e di far arrivare sulla nostra posizione, a tempo record, un elicottero con il mezzo da noi scelto, recapitato a due centimetri da noi dentro una cassa di legno...insomma, altro che servizio clienti dell'ACI!
Just Cause è anche un tripudio di effetti "speciali", tanto nel bene, quanto nel male. La linea dell'orizzonte è davvero lunghissima e il titolo sfoggia una veste grafica di prim'ordine. Gli effetti di motion blur, anche se talvolta paiono esagerati, sono di ottima fattura; gli effetti di riflessione e rifrazione, così come le raffinate tecniche di pixel shader adottate nel gioco, risultano convincenti e di sicuro impatto.
Il protagonista è mosso da un ottima sequela di animazioni e i suoi movimenti risultano, se non proprio credibili, quanto meno fluidi. Anche la colonna sonora è di primo piano, con musiche che esaltano i momenti adrenalinici e aiutano a immedesimarsi nei momenti meramente esplorativi. Ma tutte le medaglie hanno il loro risvolto e quello di JC è particolarmente oscuro, purtroppo. A fronte di tutte le cose belle sopra citate, durante i nostri test ci siamo imbattuti in una serie di bachi che ci hanno fatto storcere il naso e che hanno influito sul giudizio complessivo dell'opera. In primo luogo, gli effetti di compenetrazione di poligoni il famigerato bad clipping sono pressoché onnipresenti e in qualche caso, bloccanti.
Non sarà raro, purtroppo, rimanere letteralmente incastrati in un albero o in un mezzo e come unica via di fuga, ci sarà il reload dell'ultimo checkpoint. Salvare a piacimento non sarà possibile : alcune stazioni radio sparse per l'area di gioco fungeranno da zona di salvataggio, mentre un discreto sistema di checkpoint provvederà di quando in quando a mettere al sicuro i nostri progressi. Peccato che questa forma di "AutoSave", sia rara come una mosca bianca...Le animazioni dei personaggi e degli avversari rasenta purtroppo il ridicolo e il sistema di calcolo dei danni è a dir poco impreciso.
Anche il sonoro si è rivelato a dir poco...ballerino, lasciandoci spesso senza musica, senza parole, o più spesso, senza pazienza. Peccato, perché questo, in parte, sminuisce l'ottimo lavoro svolto nella localizzazione in Italiano dell'intera opera, dal menù ai sottotitoli, passando per il doppiaggio.
Prima di paracadutarci sul commento finale, si ricorda a tutti che JC è già sugli scaffali mentre leggete queste righe e che il gioco manca di qualsiasi forma di multigiocatore.
Just Cause
7
Voto
Redazione
Just Cause
Un titolo particolare, questo JC. Afflitto da molte magagne, ma dannatamente divertente. Sparare a tutto ciò che si muove, guidando ogni genere di mezzo, in aria in cielo e in terra, è a dir poco emozionante. Nonostante l'incredibile vastità dell'area di gioco e la presenza di una mappa di scarsa utilità sono pochi i punti dove ci si può "sbizzarrire" con le armi e i veicoli. E questo potrebbe generare un po' di noia, specialmente nei giocatori avvezzi al filone di Just Cause. Tuttavia, è e resta un buon titolo, rivolto però maggiormente a chi ama il genere action in terza persona...e per quelli che passano facilmente sopra a qualche baco di troppo.