K-Hawk
K. COME KITTY, OSSIA KATHERINE
L'avvenente Katherine Hawk, per tutti Kitty a causa dei suoi occhi dal taglio felino, eredità delle sue origini sovietiche, è un promettente Tenente della Marina Americana, assegnata al corpo dei Seal. Une specie di "Soldato Jane", dunque? Beh, non esattamente, perché la sua specializzazione sarebbe in realtà quella di elicotterista, nonostante abbia comunque ricevuto un addestramento militare degno di un incursore.
Ma questo addestramento le risulterà improvvisamente molto utile il giorno in cui il suo elicottero verrà abbattuto da un missile mentre sarà impegnata nel trasporto del Maggiore Max Jeffreys, un vero Commando, ad un'isola tropicale dove avrebbe dovuto intraprendere una missione di infiltrazione della durata stimata di 20 ore.
La bella ma determinata Kitty si ritroverà così sola e disarmata in un territorio sconosciuto e zeppo di soldati nemici, senza avere neanche un'idea di dove sia finito il maggiore Jeffreys ed in che cosa consistesse originariamente la sua missione: sarà vostro compito quello di aiutarla a riportare a casa la pelle e nel contempo dipanare la matassa degli eventi accaduti.
QUANDO SOLID SNAKE INCONTRA LARA CROFT
Non preoccupatevi: non voglio svelare i piccanti retroscena di un'eventuale relazione tra questi due arcinoti personaggi di videogames. Semplicemente, è indubbio che il gioco ed la protagonista di K. Hawk attingano a piene mani da questi due eroi. Il gioco, infatti, è uno Stealth Adventure che molto ha in comune con Metal Gear Solid: in esso dovrete infatti guidare Kitty attraverso una serie di livelli successivi cercando di non farvi individuare dalle guardie e dalle telecamere nemiche ed evitando per quanto possibile gli scontri a fuoco. Cos'ha in comune pertanto il gioco con il celeberrimo Tomb Rider, che ha un gameplaying completamente differente, molto più dinamico, frenetico e zeppo di ogni genere di scontri?
Beh, innanzitutto il "carisma" della protagonista, che dimostra sin dalle prime scene di essere una donna decisa, sicuramente ben addestrata e per nulla timorosa di confrontarsi con controparti maschili, oltre che decisamente avvenente e prosperosa; in secondo luogo l'inquadratura della stessa, che per la maggior parte del tempo è ripresa di spalle da una telecamera virtuale che fluttua a circa un metro di distanza dalla testa; infine, e questa è una conseguenza dell'inquadratura, il sistema di controllo, che per quanto molto meno dinamico di quello di Tomb Rider (per dirne una, Kitty non è neppure in grado di saltare) ed in effetti molto più simile a quello di un FPS (è infatti ottimizzato l'uso di tastiera e mouse) è sicuramente molto ma molto diverso da quello di Metal Gear Solid.
TRA JUNGLE E BASI MILITARI
Un ottimo modo per prendere rapidamente confidenza coi controlli del gioco, che alla fin fine sono piuttosto limitati e semplici, è quello di percorrere il breve ma completo ed esaustivo tutorial, terminato il quale, senza neppure passare per il menù principale, vi ritroverete direttamente a bordo dell'elicottero di Kitty prima che questo venga colpito dal missile che darà il via a tutta la vicenda del gioco.
I controlli di movimento di Kitty si limitano ai canonici tasti per avanzare, retrocedere o spostarsi di lato, all'uso del mouse per guardarsi liberamente intorno. Come già detto, Kitty non sa saltare (beh, non lo faceva neppure Solid Snake...) ma può correre e inchinarsi.
K-Hawk
K-Hawk
K.Hawk Survival Instinct è la dimostrazione che per fare un bel gioco non è indispensabile una grafica d'ultimo grido e che richieda computer Ninja: il gameplaying concettualmente semplice ma dannatamente competitivo, il carisma della protagonista, il coinvolgimento della trama (eccezion fatta per i primi livelli) e la precisione del motore grafico 3D ne fanno infatti un ottimo prodotto per quanto concerne la giocabilità. È veramente un peccato che il profilo estetico non sia altrettanto curato e che siano presenti alcuni bug e imperfezioni...