Kane & Lynch: Dead Men
di
Alessandro Cossu
La IO Interactive é conosciuta, per lo più, grazie alla saga di Hitman e, é bene precisarlo subito, il successo ottenuto con l'assassino pelato più famoso della storia ludica non é stato bissato con la coppia di malati mentali presenti nella loro ultima ma non ultima fatica. Nel gioco oggi sotto esame, gli sviluppatori hanno dato vita ad una storia basata su crimini più o meno efferati e più o meno veritieri e, in men che non si dica, dopo una "Grande Fuga" dal carcere,ci troveremo a sparare contro una quantità di sbirraglia di vario genere e natura (anche se i modelli poligonali degli avversari paiono banalmente tutti uguali). Mentre sulla carta la storyline pareva pregna di emozioni e sensazioni, dopo pochi minuti ci si renderà conto di trovarsi di fronte ad un titolo purtroppo piatto, con personaggi caratterizzati poco e male...sarà quindi facile arrivare alla conclusione che il "Kane & Linch" Dead Men é un prodotto dalle mille potenzialità mal gestite, e che non scorre bene così come probabilmente avrebbe potuto fare.
La "Story Mode" inizia con il giocatore,ovvero noi, nei panni di Kane, un candidato alla sedia elettrica che risiede in pianta stabile nel braccio della morte, in quanto facente parte di una feroce organizzazione criminale nota come "I Sette". Ci troveremo in un furgone blindato intenti a percorrere il nostro ultimo viaggio, quando un nostro (s)gradito ospite, un altro detenuto di nome Lynch, ci invita caldamente a tener giù il cranio. Tempo di tirare un respiro e una violenta esplosione ci sbalzerà fuori dal mezzo della polizia, liberi come può esserlo un condannato a morte senza casa, senza famiglia e senza amici...ma pur sempre liberi. Tuttavia, l'inebriante sapore della Libertà viene presto sostituito da una sensazione ben meno piacevole: anche se pena capitale per mano dello stato é stata scampata, scopriremo presto che un fato peggiore della morte ci attende. I sopravvissuti del gruppo dei "7", infatti, ci hanno liberato solo perché convinti che abbiamo qualcosa che appartiene a loro...e,giusto per darci un incentivo, hanno rapito nostra moglie e la nostra famiglia con la minaccia di eliminarle, se non restituiremo il maltolto (!).
Questa é, al di la di tanti voli pindarici e giri di parole, la trama che si cela dietro al gioco distribuito da Leader e, a onore del vero, scricchiola e tremola come poche altre hanno fatto prima di lei.
Il fulcro del gameplay di K&L, vanta un approccio tipico degli sparatutto in terza persona, con lievi elementi tattici; é possibile sparare a volontà (leggi: a casaccio), ma l'effetto migliore lo si ottiene puntando accuratamente l'arma con l'apposito tasto. Questo, almeno, é quanto dovrebbe accadere sulla carta: la realtà dei fatti é che, ahinoi, il sistema di puntamento diventa inesplicabilmente lento in tale modalità, con tutte le difficoltà annesse del caso. Da qui, a passare al sistema di calcolo dei danni, il passo é breve: durante le nostre sessioni non sarà infrequente, uccidere un avversario con un solo colpo alle gambe, o ad un fianco, mentre il suo collega – evidentemente imbottito di Red Bull, crollerà solo dopo aver ricevuto un caricatore intero di UZI direttamente sulla faccia. Misteri della Medicina.
Il nostro buon Kane, inoltre, soffre della conosciutissima sindrome del “mi riparo ovunque sto”. Tradotto letteralmente, questo significa che ogni volta che ci avvicineremo ad un muro, o a una colonna o, comunque, ad ogni oggetto (o quasi) che possa fungere da antiproiettile, senza che noi ci si possa far nulla, il nostro antieroe ci si metterà subito addosso con le spalle, impedendoci, de facto, di seguire la strategia che avevamo in mente. Per fortuna nostra, i muri sono facili a sgretolarsi sotto la pioggia di piombo che, incessantemente, verrà vomitata dai nostri avversari, quindi tali situazioni di stallo sono destinate a durare poco. Parlando di nemici e di Stupidità Artificiale, bisogna riconoscere che K & L non brilla particolarmente sotto questo aspetto: i poliziotti che si affanneranno per mettere fine ai nostri giorni si comportano tutti allo stesso modo. Dapprima, ci verranno incontro spavaldamente, poi, una volta feriti, cercheranno riparo e attenderanno un fuoco di copertura. Lo stesso dicasi per i nostri “teammates”. E' stato infatti implementato un semplice sistema di comando, onde poter ordinare ai nostri soci in affari di coprirci le natiche mentre voliamo da un nascondiglio all'altro, oppure di prendere di mira uno specifico bersaglio o, ancora, di mantenere la posizione mentre noi seminiamo morte fra le forze dell'ordine; purtroppo, però, c'e' da sottolineare come i membri del nostro gruppo abbiano la stessa mira di un bradipo ubriaco e che tendano a mettersi direttamente in mezzo alla linea di tiro della polizia. Molto astuto. In ogni caso, qualora uno di essi cada sotto il fuoco nemico, se saremo abbastanza celeri, potremo curarlo e portarlo al sicuro. Visto che siamo in tema, é bene spendere due parole due anche sul calcolo dei danni del nostro Kane. Mancando totalmente qualsiasi “barra di salute”, per capire che stiamo ricevendo troppi colpi, dovremo affidarci al monitor: quando quest'ultimo assumerà una sfumatura rossastra, sapremo che é venuto il momento di nasconderci ed attendere che la salute si ripristini automaticamente (ovvero, che la visuale torni normale). Se non ci riusciremo, vedremo le cose attorno a noi farsi sfocate prima e in bianco e nero poi, ma non é detto che si tratti dell'Oscura Signora che viene a reclamarci. Se i nostri amici, infatti, avranno il buon gusto di venire a praticarci una iniezione di adrenalina direttamente nel cuore, allora potremmo dire “Bye-Bye” alla Morte. Tuttavia, se non passerà un sostanzioso lasso di tempo prima di essere nuovamente feriti a morte, l'iniezione che ci praticheranno diventerà letale, mandandoci in overdose, con conseguente ricarica dell'ultimo salvataggio. A tal proposito é bene ricordare che in K & L non saremo liberi di salvare a piacimento: il gioco infatti salverà da solo la posizione in appositi checkpoint, peraltro poco frequenti. Questa é una cosa che non capiremo mai: dopo aver acquistato a caro prezzo un giochino, possiamo finalmente avere la possibilità di salvare a nostro piacimento oppure é chiedere troppo?
Come in ogni gioco d'azione, o sparatutto che dir si voglia, che si rispetti, anche nel titolo Eidos non manca una componente multigiocatore. Sarà infatti possibile giocare in locale in una angusta (a causa dello split-screen) modalità cooperativa, oppure su Internet, grazie a server dedicati.
Sul fronte meramente tecnico, ci troviamo di fronte ad un gioco che, seppur gradevole (almeno nelle sue incarnazioni PS3 e 360), mostra specialmente su Personal Computer tutti i suoi limiti. Al di la di animazioni tutto sommato snelle, e di location piuttosto variegate (dalle prigioni alle banche, passando per panorami cittadini), l'aria che si respira, anche spremendo al massimo le opzioni grafiche, odora di già visto e rivisto. Il conteggio di poligoni non é certo al top della gamma e alcune texture soffrono di una ridondanza cronica che certamente non aiuta.
Discorso diverso per quanto riguarda la colonna sonora, degna dei migliori action movie attuali. Peccato invece per la scelta di inserire il nome dell'organo riproduttivo maschile, nella sua accezione popolare, ogni tre parole. All'inizio diverte, dopo quindici minuti tedia.
In definitiva, possiamo affermare che molte delle promesse fatte prima dell'uscita del gioco non sono state mantenute: la trama, che sarebbe anche stata interessante, é stata intaccata da una realizzazione tecnica non eccelsa, che decreta il parziale insuccesso di K & L, specialmente a fronte degli shooter oggi presenti sul mercato. Un vero peccato, si.
La "Story Mode" inizia con il giocatore,ovvero noi, nei panni di Kane, un candidato alla sedia elettrica che risiede in pianta stabile nel braccio della morte, in quanto facente parte di una feroce organizzazione criminale nota come "I Sette". Ci troveremo in un furgone blindato intenti a percorrere il nostro ultimo viaggio, quando un nostro (s)gradito ospite, un altro detenuto di nome Lynch, ci invita caldamente a tener giù il cranio. Tempo di tirare un respiro e una violenta esplosione ci sbalzerà fuori dal mezzo della polizia, liberi come può esserlo un condannato a morte senza casa, senza famiglia e senza amici...ma pur sempre liberi. Tuttavia, l'inebriante sapore della Libertà viene presto sostituito da una sensazione ben meno piacevole: anche se pena capitale per mano dello stato é stata scampata, scopriremo presto che un fato peggiore della morte ci attende. I sopravvissuti del gruppo dei "7", infatti, ci hanno liberato solo perché convinti che abbiamo qualcosa che appartiene a loro...e,giusto per darci un incentivo, hanno rapito nostra moglie e la nostra famiglia con la minaccia di eliminarle, se non restituiremo il maltolto (!).
Questa é, al di la di tanti voli pindarici e giri di parole, la trama che si cela dietro al gioco distribuito da Leader e, a onore del vero, scricchiola e tremola come poche altre hanno fatto prima di lei.
Il fulcro del gameplay di K&L, vanta un approccio tipico degli sparatutto in terza persona, con lievi elementi tattici; é possibile sparare a volontà (leggi: a casaccio), ma l'effetto migliore lo si ottiene puntando accuratamente l'arma con l'apposito tasto. Questo, almeno, é quanto dovrebbe accadere sulla carta: la realtà dei fatti é che, ahinoi, il sistema di puntamento diventa inesplicabilmente lento in tale modalità, con tutte le difficoltà annesse del caso. Da qui, a passare al sistema di calcolo dei danni, il passo é breve: durante le nostre sessioni non sarà infrequente, uccidere un avversario con un solo colpo alle gambe, o ad un fianco, mentre il suo collega – evidentemente imbottito di Red Bull, crollerà solo dopo aver ricevuto un caricatore intero di UZI direttamente sulla faccia. Misteri della Medicina.
Il nostro buon Kane, inoltre, soffre della conosciutissima sindrome del “mi riparo ovunque sto”. Tradotto letteralmente, questo significa che ogni volta che ci avvicineremo ad un muro, o a una colonna o, comunque, ad ogni oggetto (o quasi) che possa fungere da antiproiettile, senza che noi ci si possa far nulla, il nostro antieroe ci si metterà subito addosso con le spalle, impedendoci, de facto, di seguire la strategia che avevamo in mente. Per fortuna nostra, i muri sono facili a sgretolarsi sotto la pioggia di piombo che, incessantemente, verrà vomitata dai nostri avversari, quindi tali situazioni di stallo sono destinate a durare poco. Parlando di nemici e di Stupidità Artificiale, bisogna riconoscere che K & L non brilla particolarmente sotto questo aspetto: i poliziotti che si affanneranno per mettere fine ai nostri giorni si comportano tutti allo stesso modo. Dapprima, ci verranno incontro spavaldamente, poi, una volta feriti, cercheranno riparo e attenderanno un fuoco di copertura. Lo stesso dicasi per i nostri “teammates”. E' stato infatti implementato un semplice sistema di comando, onde poter ordinare ai nostri soci in affari di coprirci le natiche mentre voliamo da un nascondiglio all'altro, oppure di prendere di mira uno specifico bersaglio o, ancora, di mantenere la posizione mentre noi seminiamo morte fra le forze dell'ordine; purtroppo, però, c'e' da sottolineare come i membri del nostro gruppo abbiano la stessa mira di un bradipo ubriaco e che tendano a mettersi direttamente in mezzo alla linea di tiro della polizia. Molto astuto. In ogni caso, qualora uno di essi cada sotto il fuoco nemico, se saremo abbastanza celeri, potremo curarlo e portarlo al sicuro. Visto che siamo in tema, é bene spendere due parole due anche sul calcolo dei danni del nostro Kane. Mancando totalmente qualsiasi “barra di salute”, per capire che stiamo ricevendo troppi colpi, dovremo affidarci al monitor: quando quest'ultimo assumerà una sfumatura rossastra, sapremo che é venuto il momento di nasconderci ed attendere che la salute si ripristini automaticamente (ovvero, che la visuale torni normale). Se non ci riusciremo, vedremo le cose attorno a noi farsi sfocate prima e in bianco e nero poi, ma non é detto che si tratti dell'Oscura Signora che viene a reclamarci. Se i nostri amici, infatti, avranno il buon gusto di venire a praticarci una iniezione di adrenalina direttamente nel cuore, allora potremmo dire “Bye-Bye” alla Morte. Tuttavia, se non passerà un sostanzioso lasso di tempo prima di essere nuovamente feriti a morte, l'iniezione che ci praticheranno diventerà letale, mandandoci in overdose, con conseguente ricarica dell'ultimo salvataggio. A tal proposito é bene ricordare che in K & L non saremo liberi di salvare a piacimento: il gioco infatti salverà da solo la posizione in appositi checkpoint, peraltro poco frequenti. Questa é una cosa che non capiremo mai: dopo aver acquistato a caro prezzo un giochino, possiamo finalmente avere la possibilità di salvare a nostro piacimento oppure é chiedere troppo?
Come in ogni gioco d'azione, o sparatutto che dir si voglia, che si rispetti, anche nel titolo Eidos non manca una componente multigiocatore. Sarà infatti possibile giocare in locale in una angusta (a causa dello split-screen) modalità cooperativa, oppure su Internet, grazie a server dedicati.
Sul fronte meramente tecnico, ci troviamo di fronte ad un gioco che, seppur gradevole (almeno nelle sue incarnazioni PS3 e 360), mostra specialmente su Personal Computer tutti i suoi limiti. Al di la di animazioni tutto sommato snelle, e di location piuttosto variegate (dalle prigioni alle banche, passando per panorami cittadini), l'aria che si respira, anche spremendo al massimo le opzioni grafiche, odora di già visto e rivisto. Il conteggio di poligoni non é certo al top della gamma e alcune texture soffrono di una ridondanza cronica che certamente non aiuta.
Discorso diverso per quanto riguarda la colonna sonora, degna dei migliori action movie attuali. Peccato invece per la scelta di inserire il nome dell'organo riproduttivo maschile, nella sua accezione popolare, ogni tre parole. All'inizio diverte, dopo quindici minuti tedia.
In definitiva, possiamo affermare che molte delle promesse fatte prima dell'uscita del gioco non sono state mantenute: la trama, che sarebbe anche stata interessante, é stata intaccata da una realizzazione tecnica non eccelsa, che decreta il parziale insuccesso di K & L, specialmente a fronte degli shooter oggi presenti sul mercato. Un vero peccato, si.
Kane & Lynch: Dead Men
5.5
Voto
Redazione
Kane & Lynch: Dead Men
Nell'affollato dominio degli sparatutto,siano essi in prima o terza persona,ci sono titoli destinati a rimanere nella storia. Per certi versi, anche K&L ci resterà,ma con quel sapore tipico di un prodotto destinato a grandi cose, vessato - ahinoi,da una realizzazione tecnica non certo impeccabile e fin troppo ripetitivo, che lo relega, in via definitiva, al limbo delle buone occasioni mancate. Un vero peccato.