Kengo: Master of Bushido

di Redazione Gamesurf
LO ZEN NELLA PLAYSTATION 2
Oltre all'opzione per un solo giocatore, Kengo - Master Of Bushido comprende anche una modalità Torneo in cui si potranno sfidare avversari umani e computerizzati nel classico stile dei picchiaduro ad incontri, selezionando il proprio personaggio da un nutrito gruppo di sconosciuti (almeno in occidente) samurai. Sebbene graficamente diversificati, i personaggi non si differenziano poi troppo tra loro in fatto di mosse e tecniche (almeno per quanto riguarda la sostanza vera e propria), per cui una selezione può essere operata più che altro su fattori come rapidità e potenza. E' anche possibile importare in questa modalità di gioco il proprio personaggio salvato su Memory Card. L'apparato grafico di Kengo - Master Of Bushido lascia molto a desiderare: nessun aspetto del gioco, dai modelli poligonali alle animazioni, ai ridicoli effetti "gore" (che paiono usciti da un film di serie B) riesce a convincere troppo il giocatore e l'aspetto complessivo si discosta parecchio da quanto é lecito aspettarsi da un titolo per PlayStation 2, fluidità a parte (che rimane quasi sempre ottima). Il sonoro peggiora ulteriormente le cose, presentando una scarsità preoccupante di musiche e offrendo soluzioni audio a dir poco sconvolgenti: giocate per dieci minuti in un dojo in cui si ode solo lo stesso, ripetitivo pianto di un neonato e capirete cosa si intende. Insomma, sebbene l'idea di partenza sia buona, dopo qualche ora di gioco sarete voi stessi a volervi andare a ficcare sotto una scrosciante cascata gelata per sbollire la delusione. Voce all'enigmatico commento zen!