Kill Knight, a ritmo di morte – Recensione PC
La recensione del cruento action isometrico di PlaySide, una violenta celebrazione del gaming nella sua forma più pura, oltre che uno spasso da giocare
“Un’altra e stacco”, è il mantra di chi sta giocando in questi giorni Kill Knight di PlaySide, un sentimento che il sottoscritto condivide e conosce piuttosto bene, non fosse per un fastidioso bug all’avvio che lo obbliga ogni tanto a riavviare tutta la baracca causa freeze del sistema. Ma quando funziona, Kill Knight è una vera gioia da giocare, una di quelle esperienze prettamente ludiche destinate a scavare un profondo solco tra gli appassionati, difficile da mettere giù una volta che si entra nel mood adatto. Qual è il suo segreto? Siamo qui per raccontarvelo.
Sviluppato dal team australiano di PlaySide e disponibile da alcuni giorni su tutte le piattaforme. Kill Knight è uno sparatutto twin-stick di stampo action con una vena arcade d’altri tempi. Dopo una breve introduzione, in cui veniamo incaricati di uccidere l’ultimo angelo, ha inizio il nostro viaggio attraverso i cinque strati infernali che compongono il decadente mondo di gioco. Una serie di piccole arene cangianti popolate da orde di mostri ansiose di farci a pezzi e trappole assassine. Armati di un arsenale che farebbe invidia a Dante di Devil May Cry, avrà inizio la mattanza per la caccia ai record e la scalata alle classifiche globali.
Kill Knight è un gioco difficile e non offre alcun tipo di supporto al giocatore. Il tutorial sarà quindi il nostro migliore amico per apprendere nell’unico ambiente “sicuro” i rudimenti e le varie tecniche per cavarsi d’impaccio durante le regolari sessioni. Imparare a giocare è questione di un attimo, ma padroneggiare le numerose sfumature del sistema di combattimento richiederà ore, accumulate dietro continui fallimenti e tentativi a vuoto.
Il fuoco primario ad esempio annovera un sistema di ricarica attiva, come in Gears of War, ma potremo rispondere al prompt in tre modi diversi, ognuno utile in determinate circostanze: possiamo premere nuovamente il tasto di fuoco, e potenziare il caricatore successivo, oppure usare un attacco in mischia per sfoderare una tecnica speciale e ricaricare la barra dell’arma secondaria, o ancora premere il dorsale di mira e assorbire tutti i cristalli di sangue sparsi in giro, così da riempire l’indicatore dell’arma speciale. Tutto questo da tenere a mente nella frenesia dell’azione, circondati da nemici e proiettili, mentre si corre, si spara e si schiva a tutto spiano senza un attimo di tregua.
Pad alla mano, Kill Knight non è un action come tutti gli altri, è più un maledetto rhythm game. Di quelli impegnativi, dove giocare bene non è sufficiente per avere la meglio, ma in cui bisogna entrare nel ritmo, passare a quel particolare stato mentale di assoluta concentrazione, pena perdere metà barra vita nel giro di pochi secondi. È una fortuna dunque che i livelli durino dai 5 ai 10 minuti massimo, o si rischia veramente di implodere con tutte quelle informazioni da processare. Magari è necessaria pure una pausa tra una run e l’altra, ma dopo un po’ si è di nuovo lì, pronti a sbattere di nuovo la testa contro lo sciame di demoni infernali ordito dagli sviluppatori di PlaySIde.
Tutto questo casino per completare cinque brevi scenari, materiale che non copre neanche un giro d’orologio, ma che vi terrà impegnati per dozzine di ore, vuoi per testare i tre livelli di difficoltà (più un quarto sbloccabile) o provare tutte le combinazioni di armi e armature (pure loro da sbloccare, ovviamente) per trovare quella che più si adatta al proprio stile. E non abbiamo ancora menzionato la corsa ai punteggi (con valutazioni che vanno fino alla K di... Kill? Knight?) con cui conquistare le classifiche online. La rigiocabilità insomma è alle stelle e il divertimento non manca mai.
L’esperienza viene poi enfatizzata da una magnifica veste grafica retrò in scala di rossi (sangue e pallottole compresi) e da un’energica colonna sonora elettronica, a sua volta molto anni ‘90. I controlli sono tempestivi, le performance solide, lo spettacolo assicurato. In movimento Kill Knight è uno truculento spettacolo privo di incertezze, tutto in funzione del gameplay, sempre e comunque al centro della scena, cristallino nonostante il marasma a schermo, forse un po’ monotono, ma non si ha certo tempo in-game per rendersene conto.