Kinect Sports Rivals
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Se qualche anno fa, dopo "gli anni d'oro" trascorsi alla corte di Nintendo, mi avessero detto: "Rare finirà a fare giochi per famiglie", di sicuro sarebbero riusciti a strapparmi una risata. Oggi, dopo svariate ore passate in compagnia di Kinect Sport Rivals per Xbox One e con Killer Instinct affidato (per la seconda volta) "al primo che passa", ne sono convinto: Rare, così come la conoscevamo almeno, é morta.
Non si tratta di condannare per partito preso i giochi casual e per famiglie (che al pari di tutti gli altri possono essere curati e divertire), ma di prendere atto della scriteriata gestione del team da parte di Microsoft: società che, dopo aver acquistato un cavallo da corsa, ha deciso (dopo una serie di validi progetti core per Xbox e Xbox 360) di utilizzarlo per far "cavalcare" i bambini ai giardinetti.
Dopo questa amara ma doverosa considerazione, possiamo affrontare l'argomento Kinect Sport Rivals: nuovo titolo di Rare che avrà l'onere/onore di dare un senso al nuovo Kinect; periferica che, nonostante i proclami arrivati da Redmond, a detta di molti non é riuscita ancora a dimostrare di meritarsi un posto dentro la confezione della console.
Rivals, seguendo il successo dei due episodi usciti su Xbox 360, propone una raccolta di discipline sportive da giocare, da soli o in compagnia, attraverso Kinect, lasciando al controller la gestione dei menù di gioco.
Una volta avviato il gioco, un editor scannerizzerà il vostro volto in modo da creare un atleta virtuale da utilizzare nelle 6 discipline sportive, operazione che, nonostante gli interessanti risultati osservati nei video promozionali di Microsoft, non mi ha soddisfatto pienamente; nemmeno dopo svariati tentativi.
Indossati gli atletici panni del vostro avatar un coach, allo scopo di farvi far colpo su una delle tre squadre pronte (aquila, lupo e serpente), si preoccuperà di spiegarvi come padroneggiare i comandi di ognuna delle sei discipline: calcio, tennis, tiro al bersaglio, arrampicata, bowling e moto d'acqua.
Completato il breve tutorial sarete liberi di "muovervi" all'interno dell'isola/hub per progredire nella "storia squadra" o per sfidare i fantasmi dei vostri amici reali. In questi due modi potrete acquisire crediti per acquistare oggetti vari e punti esperienza per poter salire di livello.
Selezionando "partita veloce" avrete, invece, la possibilità di affrontare -senza punti esperienza- crediti e obiettivi in palio, uno dei sei sport in degli eventi non ufficiali.
Il cuore del gioco rimane però l'esperienza multigiocatore, giocabile con un massimo di 3 amici; in split screen (come nelle moto d'acqua) o a turni (come nel bowling).
Gli amanti delle personalizzazioni, estetiche e non, troveranno un negozio in cui spendere i crediti fittizi o i soldi reali (visitando l'Xbox Games Store). Mentre quest'ultimo oggi é completamente vuoto (inizierà sicuramente a riempirsi di oggetti con l'arrivo del gioco nei negozi) attraverso i crediti ottenuti gareggiando é possibile acquistare abbigliamento sportivo e una serie di oggetti diversificati per disciplina: palloni da calcio, racchette da tennis, pistole per il tiro a bersaglio e così via. Mentre l'abbigliamento é limitato ad una personalizzazione di tipo estetico, gli oggetti, influendo sulle prestazioni sportive del vostro atleta, saranno particolarmente utili quando incontrerete gli avversari più ostici. Per avere la meglio sui vostri avversari, al pari dei potenziamenti acquistati in negozio, vi sarà utile il "boost" temporaneo che sbloccherete impressionando il pubblico.
Essendo un gioco sportivo, a determinare la qualità del "pacchetto" é l'esperienza fornita dalle discipline, nel complesso e prese singolarmente. Alcune di queste sono già state proposte dai precedenti Kinect Sport o viste in titoli simili proposti da altri sviluppatori, altre invece, come l'arrampicata sportiva, sono inedite.
Il punto più alto, qualitativamente parlando, di Kinect Sport Rivals é indubbiamente la gara acquatica, disciplina proposta e mostrata non a caso da Microsoft in eventi e video promozionali. La moto risponde in maniera impeccabile ed i suoi potenziamenti rendono le gare divertenti, seppur nello spirito "scanzonato" di un gioco non certo dotato di pretese "simulative". Non riteniamo di esagerare dicendovi che, con l'aggiunta di un maggior numero di piste, power-up e modalità, la gara acquatica potrebbe puntare a diventare un gioco "stand-alone", offrendo un'esperienza limitata (per via della struttura "multi-evento" del gioco) ma di indubbia qualità. Inoltre, nonostante la buonissima realizzazione tecnica del gioco, moto d'acqua é lo sport che offre il miglior impatto visivo, con effetti luce e una simulazione fisica dell'acqua davvero next-gen.
Un simile entusiasmo, purtroppo, non può essere esteso al resto degli sport, realizzati con meno cura e con un ritardo dei comandi che ci ha ricordato i problemi del vecchio Kinect; segno inequivocabile che non tutto il gioco é stato sviluppato con la medesima attenzione.
Il calcio, proponendo le meccaniche lente del Subbuteo, si é rivelato addirittura meno dinamico della versione vista nell'episodio Xbox 360. Durante le fasi d'attacco, evitando di colpire gli avversari che si muovono in orizzontale per il campo, ci si limita a passare la palla a dei compagni fermi fino ad arrivare all'ultimo compagno e tirare in porta o colpire di testa. Nella fase in cui si utilizza il portiere (indubbiamente più divertente), sovrapponendo la mano su un cerchio dentro la porta, si potrà respingere il pallone.
Il tiro al bersaglio, per via dei movimenti veloci richiesti per colpire alcuni tipi di bersagli mobili o a tempo, é quello che soffre maggiormente dell'imprecisione/ritardo dei controlli di movimento, risultando forse quello meno riuscito della sestina scelta da Rare.
La scalata -inedita nel panorama videoludico dei giochi con sensori di movimento-, pur offrendo dei controlli abbastanza precisi si é rivelato lo sport più noioso e meno avvincente tra quelli proposti.
Il tennis, proposto addirittura dal primissimo Wii Sport, non sembra aver beneficiato particolarmente di una tecnologia molto più recente rispetto a quella vista in Wii Mote. Un'inspiegabile ritardo nei movimenti (soprattutto nel rovescio) e una gestione delle traiettorie abbastanza approssimativa non fanno onore al nuovo Kinect, sensore che evidentemente non é stato sfruttato a dovere.
Il bowling, pur non essendo (al pari del tennis) una novità in questo genere di giochi, si é rivelato curato e divertente. I comandi rispondono bene e si ha la possibilità di gestire la traiettoria dei tiri senza particolari difficoltà. Per via della struttura a turni e per il suo ritmo lento/rilassato, é la disciplina che meglio si presta ad essere giocata in compagnia di amici.
Se Rare ha indubbiamente perso il fascino del "dream team", una cosa che ha mantenuto intatta é l'attenzione per la componente estetica delle sue produzioni: Kinect Sport Rivals, infatti, nonostante la sua natura casual si é dimostrato solidissimo dal punto di vista tecnico (1080P e 30 fps granitici) e con un impatto grafico di tutto rispetto. A questo punto, considerando il gran numero di IP possedute dalla software house, la speranza é che Microsoft -terminato lo sviluppo di Rivals- gli affidi lo sviluppo di un seguito o di una nuova IP core. Curato, allo stesso modo, anche il comparto audio; mentre di assoluto livello é la selezione di brani famosi che é possibile ascoltare nei menù del gioco. Deludente invece, nonostante le fasi parlate siano molto ridotte, il doppiaggio italiano.
Soprattutto agli amanti degli obiettivi, non sappiamo se per un bug o per un blocco pre-lancio da parte di Microsoft, segnaliamo l'impossibilità di sbloccare i vari achievements.
Rare, per tenere sotto controllo i progressi di gioco, ha inoltre creato Kinect Sport Rivals HUB: app gratuita per Xbox One che raccoglie una serie di statistiche e classifiche relative al vostro atleta, ai vostri amici e alla community del gioco in generale.
Non si tratta di condannare per partito preso i giochi casual e per famiglie (che al pari di tutti gli altri possono essere curati e divertire), ma di prendere atto della scriteriata gestione del team da parte di Microsoft: società che, dopo aver acquistato un cavallo da corsa, ha deciso (dopo una serie di validi progetti core per Xbox e Xbox 360) di utilizzarlo per far "cavalcare" i bambini ai giardinetti.
Dopo questa amara ma doverosa considerazione, possiamo affrontare l'argomento Kinect Sport Rivals: nuovo titolo di Rare che avrà l'onere/onore di dare un senso al nuovo Kinect; periferica che, nonostante i proclami arrivati da Redmond, a detta di molti non é riuscita ancora a dimostrare di meritarsi un posto dentro la confezione della console.
Rivals, seguendo il successo dei due episodi usciti su Xbox 360, propone una raccolta di discipline sportive da giocare, da soli o in compagnia, attraverso Kinect, lasciando al controller la gestione dei menù di gioco.
Una volta avviato il gioco, un editor scannerizzerà il vostro volto in modo da creare un atleta virtuale da utilizzare nelle 6 discipline sportive, operazione che, nonostante gli interessanti risultati osservati nei video promozionali di Microsoft, non mi ha soddisfatto pienamente; nemmeno dopo svariati tentativi.
Indossati gli atletici panni del vostro avatar un coach, allo scopo di farvi far colpo su una delle tre squadre pronte (aquila, lupo e serpente), si preoccuperà di spiegarvi come padroneggiare i comandi di ognuna delle sei discipline: calcio, tennis, tiro al bersaglio, arrampicata, bowling e moto d'acqua.
Completato il breve tutorial sarete liberi di "muovervi" all'interno dell'isola/hub per progredire nella "storia squadra" o per sfidare i fantasmi dei vostri amici reali. In questi due modi potrete acquisire crediti per acquistare oggetti vari e punti esperienza per poter salire di livello.
Selezionando "partita veloce" avrete, invece, la possibilità di affrontare -senza punti esperienza- crediti e obiettivi in palio, uno dei sei sport in degli eventi non ufficiali.
Il cuore del gioco rimane però l'esperienza multigiocatore, giocabile con un massimo di 3 amici; in split screen (come nelle moto d'acqua) o a turni (come nel bowling).
Gli amanti delle personalizzazioni, estetiche e non, troveranno un negozio in cui spendere i crediti fittizi o i soldi reali (visitando l'Xbox Games Store). Mentre quest'ultimo oggi é completamente vuoto (inizierà sicuramente a riempirsi di oggetti con l'arrivo del gioco nei negozi) attraverso i crediti ottenuti gareggiando é possibile acquistare abbigliamento sportivo e una serie di oggetti diversificati per disciplina: palloni da calcio, racchette da tennis, pistole per il tiro a bersaglio e così via. Mentre l'abbigliamento é limitato ad una personalizzazione di tipo estetico, gli oggetti, influendo sulle prestazioni sportive del vostro atleta, saranno particolarmente utili quando incontrerete gli avversari più ostici. Per avere la meglio sui vostri avversari, al pari dei potenziamenti acquistati in negozio, vi sarà utile il "boost" temporaneo che sbloccherete impressionando il pubblico.
Essendo un gioco sportivo, a determinare la qualità del "pacchetto" é l'esperienza fornita dalle discipline, nel complesso e prese singolarmente. Alcune di queste sono già state proposte dai precedenti Kinect Sport o viste in titoli simili proposti da altri sviluppatori, altre invece, come l'arrampicata sportiva, sono inedite.
Il punto più alto, qualitativamente parlando, di Kinect Sport Rivals é indubbiamente la gara acquatica, disciplina proposta e mostrata non a caso da Microsoft in eventi e video promozionali. La moto risponde in maniera impeccabile ed i suoi potenziamenti rendono le gare divertenti, seppur nello spirito "scanzonato" di un gioco non certo dotato di pretese "simulative". Non riteniamo di esagerare dicendovi che, con l'aggiunta di un maggior numero di piste, power-up e modalità, la gara acquatica potrebbe puntare a diventare un gioco "stand-alone", offrendo un'esperienza limitata (per via della struttura "multi-evento" del gioco) ma di indubbia qualità. Inoltre, nonostante la buonissima realizzazione tecnica del gioco, moto d'acqua é lo sport che offre il miglior impatto visivo, con effetti luce e una simulazione fisica dell'acqua davvero next-gen.
Un simile entusiasmo, purtroppo, non può essere esteso al resto degli sport, realizzati con meno cura e con un ritardo dei comandi che ci ha ricordato i problemi del vecchio Kinect; segno inequivocabile che non tutto il gioco é stato sviluppato con la medesima attenzione.
Il calcio, proponendo le meccaniche lente del Subbuteo, si é rivelato addirittura meno dinamico della versione vista nell'episodio Xbox 360. Durante le fasi d'attacco, evitando di colpire gli avversari che si muovono in orizzontale per il campo, ci si limita a passare la palla a dei compagni fermi fino ad arrivare all'ultimo compagno e tirare in porta o colpire di testa. Nella fase in cui si utilizza il portiere (indubbiamente più divertente), sovrapponendo la mano su un cerchio dentro la porta, si potrà respingere il pallone.
Il tiro al bersaglio, per via dei movimenti veloci richiesti per colpire alcuni tipi di bersagli mobili o a tempo, é quello che soffre maggiormente dell'imprecisione/ritardo dei controlli di movimento, risultando forse quello meno riuscito della sestina scelta da Rare.
La scalata -inedita nel panorama videoludico dei giochi con sensori di movimento-, pur offrendo dei controlli abbastanza precisi si é rivelato lo sport più noioso e meno avvincente tra quelli proposti.
Il tennis, proposto addirittura dal primissimo Wii Sport, non sembra aver beneficiato particolarmente di una tecnologia molto più recente rispetto a quella vista in Wii Mote. Un'inspiegabile ritardo nei movimenti (soprattutto nel rovescio) e una gestione delle traiettorie abbastanza approssimativa non fanno onore al nuovo Kinect, sensore che evidentemente non é stato sfruttato a dovere.
Il bowling, pur non essendo (al pari del tennis) una novità in questo genere di giochi, si é rivelato curato e divertente. I comandi rispondono bene e si ha la possibilità di gestire la traiettoria dei tiri senza particolari difficoltà. Per via della struttura a turni e per il suo ritmo lento/rilassato, é la disciplina che meglio si presta ad essere giocata in compagnia di amici.
Se Rare ha indubbiamente perso il fascino del "dream team", una cosa che ha mantenuto intatta é l'attenzione per la componente estetica delle sue produzioni: Kinect Sport Rivals, infatti, nonostante la sua natura casual si é dimostrato solidissimo dal punto di vista tecnico (1080P e 30 fps granitici) e con un impatto grafico di tutto rispetto. A questo punto, considerando il gran numero di IP possedute dalla software house, la speranza é che Microsoft -terminato lo sviluppo di Rivals- gli affidi lo sviluppo di un seguito o di una nuova IP core. Curato, allo stesso modo, anche il comparto audio; mentre di assoluto livello é la selezione di brani famosi che é possibile ascoltare nei menù del gioco. Deludente invece, nonostante le fasi parlate siano molto ridotte, il doppiaggio italiano.
Soprattutto agli amanti degli obiettivi, non sappiamo se per un bug o per un blocco pre-lancio da parte di Microsoft, segnaliamo l'impossibilità di sbloccare i vari achievements.
Rare, per tenere sotto controllo i progressi di gioco, ha inoltre creato Kinect Sport Rivals HUB: app gratuita per Xbox One che raccoglie una serie di statistiche e classifiche relative al vostro atleta, ai vostri amici e alla community del gioco in generale.