King of the road

Mancano molti dettagli, e si ha l'impressione che più che un "mondo" virtuale questo gioco presenti una serie di "strade" virtuali, dato che l'enfasi è stata posta sulla striscia d'asfalto e tutto il resto è stato riempito con alberi o altri banali elementi di paesaggio. Le città, unica nota di diversità nel panorama, sono realizzate con qualche casa, qualche area di parcheggio (dove troverete gli affari che cercate, per esempio i colleghi da ingaggiare o camion usati da comprare), il centro di carico-scarico e qualche semaforo. Al volante del vostro mezzo pesante vi muoverete allegramente intorno a questi elementi, per tutta la durata del gioco. Ne deriva che vi annoierete tremendamente dopo qualche ora, quando ormai avrete provato tutte le strade possibili...

I mezzi pesanti (e quelli leggeri, che incontrerete durante il gioco o che sceglierete di guidare al posto del vostro camion) sono realizzati in maniera piuttosto approssimativa, ma sembrano muoversi bene all'interno degli scenari di cui abbiamo parlato precedentemente. Dal punto di vista dinamico, infatti, i camion sono discretamente riprodotti: piegano sulle sospensioni, oscillano, bloccano le gomme in frenata e scodano, si comportano quasi realisticamente. I problemi arrivano quando si impatta con lo scenario o con altri camion: l'effetto "colla" è garantito, e si perde un sacco di tempo a cercare di disincastrarsi dall'oggetto contro il quale si è urtato.

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Ai fini del gioco questa mancata precisione nel calcolo delle collisioni è veramente frustrante: gli avversari con i quali vi batterete per la conquista del primo posto nella graduatoria di arrivo delle merci faranno di tutto per impedirvi di sorpassare, e ciò si tradurrà in continui bloccaggi del vostro mezzo che si "salderà" a quello degli altri concorrenti permettendovi di perdere una marea di posizioni...
L'effetto "colla" è più evidente nel qual caso scegliate di iniziare il gioco con il camion, mentre se vi metterete alla guida del pick-up tutto scorrerà più dolcemente in caso di impatto, soprattutto per questioni di dimensione del mezzo.

All'inizio del gioco, come anticipato in precedenza, vi sarà infatti chiesto di scegliere tra "truck" e "car": nel primo caso diventerete dei camionisti veri e propri, nel secondo invece diventerete dei trasportatori un po' "sui generis" a bordo di un veicolo molto simile a un pick-up con il cassone chiuso.
Qualsiasi sia la vostra scelta, vi imbatterete comunque nella grafica descritta in precedenza e nei piccoli bug presenti nel motore fisico. I modelli di guida sono però rimarcabilmente diversi, e questo è un pregio del gioco: i programmatori sono infatti riusciti a modellare in maniera completamente diversa il comportamento fisico dei diversi tipi di vetture, e si ha quasi l'impressione che al di sotto di KOTR ci sia un motore fisico abbastanza accurato...

Perché solo l'impressione? Beh, basta colpire un qualsiasi oggetto (meglio se un altro camion) e ci si rende conto che sono presenti bug che compromettono la riuscita di questo prodotto (e la vostra capacità di stare calmi di fronte a un impatto che vi ha eliminato tutte le possibilità di recupero sugli altri avversari...).
I danni prodotti negli urti sono invece gestiti abbastanza correttamente: il mezzo utilizzato ha infatti la possibilità di danneggiarsi in diversi modi, e, a parte gli effetti sull'estetica (lamiere piegate ecc.ecc.), si possono anche mettere a dura prova le parti meccaniche, con conseguente diminuzione delle prestazioni.

Per dare un'aggiustata al nostro mezzo ci si può comunque fermare in una delle numerose autofficine presenti ai bordi della strada: una volta comparso il menu che permette di scegliere le varie riparazioni da eseguire, si può notare come sia possibile effettuare modifiche sostanziali alla configurazione del nostro camion aggiungendo alcuni optional indispensabili... Per esempio, è il caso di includere un sistema ABS per garantire una frenata più efficace, e nondimeno è meglio possedere un comodo laser per individuare la presenza degli autovelox e evitare le salate multe.

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