Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX
Il magico mondo di Kingdom Hearts ci ha rapito ormai da quindici anni a questa parte, grazie ad una storia che ha saputo accostare, sapientemente, due universi particolarmente amati dai videogiocatori. Da un lato troviamo infatti un franchise autorevole, consolidato soprattutto nel mondo cinematografico, come quello Disney mentre dall’altro, con equivalente fama e forza, troviamo un colosso videoludico come Square Enix.
Il team di sviluppo, capitanato da Tetsuya Nomura, ci ha condotto in un lunghissimo viaggio emozionante composto da un totale di nove offerte videoludiche, le quali però sono state fino ad oggi “frammentate” a causa di una produzione multipiattaforma, che ha cercato giustamente di sfruttare l’utenza delle diverse console presenti sul mercato.
Pensare dunque di poter accedere ad un unico blu-ray, nonché su un’unica console, risulta un’occasione d’oro che tutti gli appassionati hanno finalmente il privilegio di cogliere, seguendo il detto del “proverbiale doppio piccione con una fava”.
Ma cosa contiene l’offerta neo pubblicata, soprattutto in relazione con il pacchetto 2.8 (qui la nostra recensione) di cui abbiamo parlato tempo addietro?
C’erano una volta Xehanort, i Keyblade ed i Cuori Puri
Capirce qualcosa all’interno di Kingdom Hearts non è impresa facile, soprattutto quando la cronologia di uscita sul mercato non corrisponde, peraltro, alla timeline narrativa ideata per la storia. Una volta raggiunto il menu principale in questo nuovo Final Mix, contenente appunto i link ai capitoli nel disco, vi consigliamo vivamente di partire da Birth by Sleep. Un capitolo uscito nel 2010 sulla portatile di casa Sony, che narrava le gesta dei tre cavalieri di Eraqus ovvero Aqua, Terra e Ventus.
Il risveglio dell’oscurità compiuto dal Maestro Xehanort sarà il catalizzatore utile a far partire i tre per un lungo pellegrinaggio, perfetto perfino a far sviluppare tre storie diverse, che andranno ad alternarsi in incontri sempre più frequenti nei mondi ispirati dai capolavori di casa Disney. La maggior parte di noi sa bene dove questi eventi vogliono andare a parare, ma preferiamo lasciare questo testo incompleto dello sviluppo legato alla trama, al fine di permettere a qualunque neofita del brand di entrarci in contatto libero da qualsiasi vincolo già riportato.
La loro storia serve l’introduzione perfetta per far comprendere al giocatore la natura dietro alla “ricerca dei cuori puri” delle sette principesse (che vedremo poi in Kingdom Hearts), seguita a ruota libera dallo sviluppo di un villain che ci tormenterà a lungo, ovvero il temibile Maestro Xehanort. Procedendo avanti tutta da questo capitolo, potrete quindi farvi un’idea generale di tutti gli eventi avvenuti dopo la Guerra del Keyblade (vista nel 2.8, vi ricordate?), giocandovi quindi in successione Kingdom Hearts, Chain of Memories e Kingdom Hearts 2.
Non abbiamo citato 385/2 Days e Coded, se non altro perché nel caso di questa collezione rimasterizzata non potrete effettivamente “giocarli” ma bensì, al contrario, seguirli grazie ad una serie di cutscene e documenti che vi spiegheranno, da cima a fondo, quali sono stati gli avvenimenti concernenti i due capitoli. Se nel caso di Coded tale aspetto non ci ha preoccupato più di tanto, vista la sua natura non proprio godibile anche sulla console di pubblicazione originale, dall’altro ci siamo un po' risentiti per 385/2 Days, che ha rappresentato la saga di Kingdom Hearts su DS in maniera egregia grazie ad una storia importante (quella di Roxas) che spiega moltissimi retroscena utili a comprendere meglio il secondo capitolo della saga. Con le tecnologie odierne effettuare un porting intelligente sarebbe stato fattibile, pertanto non riusciamo effettivamente a capacitarci del motivo per cui (nel caso analizzato) questo non sia stato possibile.
Resta comunque lodevole l’intenzione di fornire agli utenti una vera e propria versione da collezione, tra l’altro impreziosita dal fatto che le versioni Final Mix regalano dettagli, cutscene e boss segreti in più delle versioni standard uscite in passato. Chi avrà già avuto modo, però, di giocare il titolo su versione PlayStation 3 non troverà alcuna differenza contenutistica, ma potrà godersi meglio la storia grazie al coinvolgente supporto Full HD, coadiuvato da un framerate fisso e stabile a 60fps.
La Tecnica Conta
Restando proprio in tema puramente tecnico, la versione uscita per console PlayStation 4 riceve tutti i benefici del supporto hardware dedicato, riportando su schermo una schermata nitida come mai prima d’ora. Ogni fase di combattimento riesce a mantenere alto il livello di aspettative, non solo grazie al framerate stabile, ma anche ad una serie di accorgimenti che fanno girare il tutto stabilmente, regalando un feeling al giocatore completamente diverso una volta preso il pad per giocare.
Tale fluidità, supportata dal comparto hardware, rende l’esperienza veloce e dinamica, nonché snellita da tempi di caricamento praticamente inesistenti (non so se vi ricordate su PlayStation 2..). La sensazione che però questa raccolta sia stata messa insieme come un puzzle si fa sentire, soprattutto nel momento in cui lanciamo le cutscene narrative di Coded e 385/2 Days, che risultano comunque renderizzate in bassa risoluzione.
Voto
Redazione