Kingdoms and Castles, la recensione del game che ti fa diventare re!

Kingdoms and Castles arriva su Xbox, recensiamolo!

Kingdoms and Castles la recensione del game che ti fa diventare re

Kingdoms and Castles: e sei subito re!

Dopo diversi anni dalla sua uscita su PC, arriva in questi giorni sull'ecosistema Xbox l'accattivante Kingdoms and Castles e puntualmente ecco giungere anche la nostra recensione! Kingdoms and Castles è un gestionale che ci mette alle redini di un regno in stile fantasy medievale di cui saremo sovrani assoluti e diretti responsabili delle vite di tutti i nostri sudditi. Kingdoms and Castles nasce come progetto crowdfunding e il fatto che dopo una prima uscita nel 2017 sia giunto oggi su console Microsoft dimostra un discreto successo di pubblico, dovuto a un interessante mix tra un gameplay semplice e di facile apprendimento con uno stile grafico minimalista, ma efficace. Fatte alcune rapide scelte su come chiamare il nostro regno (GameSurfia forever, altro che Wakanda) e su come impostare la mappa di gioco, potremo finalmente coronare (e la corona l'avremo, oh se la avremo!) il nostro sogno di gloria.

Kingdoms and Castles, la recensione del game che ti fa diventare re!
Costruire una caserma dei pompieri è una necessità

A noi decidere se la partita sarà un rilassante sandbox dove costruire e governare senza limiti di spese e senza incorrere in problemi o se inserire un certo livello di sfida e doverci occupare di stare attenti alle orde barbariche, ai rapporti con i regni vicini, alle sortite di malefici draghi sputafuoco e a qualche altro elemento molto fantasy che vi lascerò il piacere di scoprire da soli. Non possiamo parlare di una trama per Kingdoms and Castles, vista l’assenza di missioni, campagne o simili, ma tutto poggia sul gameplay che va a prendere a piene mani dai capisaldi del genere. Troverete un sistema di recupero e gestione delle risorse molto simile a Age of Empire, con alberi da tagliare, aree agricole da creare e cave da sfruttare per reperire i beni di prima necessità in grado di creare una base solida per il nostro regno e alla stessa maniera, una volta accumulati i materiali necessari, potreste costruire case, esercizi commerciali, strutture militari (da cui addestrare guerrieri), strumenti di difesa e via dicendo. Tutto è molto semplice o, se volete, semplicistico.

Crea case, produci cibo, fai felici i cittadini per attirare nuovi abitanti, soddisfa le loro necessità e continua in questo ciclo, ricordando che a intervalli precisi e segnalati dal gioco stesso, invasioni barbariche e attacchi di draghi daranno del filo da torcere agli strumenti di difesa. Non vi è ricerca, non vi è una specifica evoluzione di edifici o tecnologie, ma solo la costruzione e la ricerca dei materiali (non dimenticando le tasse da far pagare ai cittadini), con la variabile portata dalla presenza degli altri regni con cui potremmo intrattenere rapporti diplomatici, e commerciali per quanto non troppo approfonditi, che potranno portare a solide alleanze o guerre. Bisogna dire che una volta presa confidenza con il sistema di gioco, tutto risulta molto esaltante e soddisfacente, quantomeno per le prime ore.

Kingdoms and Castles, la recensione del game che ti fa diventare re!
I nostri consiglieri ci daranno indicazioni, anche se non sempre puntuali

Si, perché Kingdoms and Castles, per quanto sia sorretto da buone idee stilistiche, soffre di una carenza di contenuti che porta il giocatore ad aver visto praticamente tutto il materiale disponibile dopo un paio di intense sessioni di gioco, rendendo l’esperienza estremamente ciclica e sorretta a fatica da un sistema che ci porta a ripete sempre le stesse azioni. Qualcuno potrebbe obiettare che questo sia il classico fulcro di tutti i gestionali, ma in questo caso gli edifici disponibili e la successione degli eventi è così limitata da far passare il giocatore in modo estremamente rapido da un iniziale entusiasmo a una noia difficile da sconfiggere. 

Carino quanto volete, ma Kingdoms and Castle non solo prende a piene mani da altri titoli, ma non prova nemmeno a evolvere alcune delle meccaniche più famose del genere, sfruttandole invece in modo superficiale. Dopo un paio di partite di assestamento non farete alcuna fatica a dominare il vostro regno, visto che le variabili si conteranno sui giorni di festa di un contadino latifondista (tradotto: poche). La stessa creazione random della mappa non offre opzioni realmente interessanti lasciando un discreto amaro in bocca sia nel gamer più esperti quanto in quelli casual.

La stessa presenza dei consiglieri è un chiaro rimando a Civilization, ma anche da questo punto di vista non aspettatevi nulla se non una versione estremamente semplificata della meccanica. Inoltre i consigli dei nostri ministri non risultano sempre puntuali, ma spesso continuano a sollecitarci a compiere una specifica azione che in realtà abbiamo già iniziato a fare, come se l'input arrivasse all'intelligenza artificiale con un certo ritardo. Simpatica, invece, la possibilità di costruzione modulare delle mura con relativi strumenti di difesa, tipo torrette per gli arcieri che potremo inserire a nostro piacimento sopra di esse, andando a creare strutture su più livelli.

Kingdoms and Castles, la recensione del game che ti fa diventare re!
Primo inverno: abbiamo abbastanza scorte nei granai?

Dal punto di vista tecnico il gioco è fermo alla sua data d'uscita originale, il 2017 e anche all'epoca si era presentato con uno stile decisamente basico, ma capace di stimolare la fantasia del giocatore. Sia che si parli di terreno, strutture o abitanti, tutto è formato da blocchi molto simili ai "Duplo", le costruzioni di marca Lego dedicate al pubblico dei più giovani. La scelta risulta ancora oggi gradevole e ci trascina in un mondo amichevole e colorato dove anche il più feroce dei draghi si mostra allo stesso tempo minaccioso e simpatico... per quanto dovrete comunque abbatterlo, se non vorrete vedere il vostro regno prendere fuoco. La conversione da Personal Computer è soddisfacente e i controlli sono stati adattati molto bene al controller, per quanto riguarda le prestazioni sono anch'esse buone, ma vista la povertà di poligoni a schermo e il poco utilizzo della CPU era difficile attendersi prestazioni peggiori.

Basiche anche le musiche, ma segnalo la presenza di una traduzione italiana di tutti i testi disponibili, sempre gradita. Sommando pregi e difetti (non ultimo un prezzo budget di 14,99 euro) Kingodms and Castles si dimostra un gestionale entry level che nonostante alcune buone idee prettamente legate al suo stile, non riesce a divertire se non le primissime partite, finendo per risultare troppo ripetitivo a causa di pochi contenuti che finisco per riproporsi e risultare sin troppo prevedibili. Consigliato solo a chi vuole approcciarsi al genere in modo totalmente spensierato.

Kingdoms and Castles, la recensione del game che ti fa diventare re!
Maledetto drago, assaggerai le nostre frecce!

 

Kingdoms and Castles

Versione Testata: Xbox Series X

6.5

Voto

Redazione

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Kingdoms and Castles

Esattamente come su PC, anche su Xbox Kingdoms and Castles mostra diverse qualità, ma non mancano i problemi i dovuti a una produzione decisamente limitata e dalla portata ristretta. Siamo davanti a un gestionale minimalista, tanto nei contenuti quanto nel comparto tecnico e in una serata di gioco intenso rischierete di vedere tutto quello che il titolo ha da offrire. Prendendo la mano con le semplici meccaniche del gameplay ci si mette poco a avere la meglio di draghi e vichinghi anche alla difficoltà maggiore, perdendo così l'entusiasmo che Kingdoms and Castles riesce comunque a trasmettere nelle prime ore di gioco. Preso con le giuste misure e senza troppe pretese potrà divertirvi per qualche pomeriggio, ma alla lunga sarete portati a cercare titoli con un tasso di sfida e varietà maggiori. Sufficienza abbondante più che meritata, ma null'altro.

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