Kirby & the Amazing Mirror

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Uno dei maggiori pregi della Nintendo è quello di aver saputo creare tantissimi personaggi dagli stili spesso così differenti ma accomunati da un carisma derivante dalla simpatia o da una caratterizzazione "cool" certamente innegabile. Tra i principali e longevi esponenti di questa bizzarra "famiglia" c'è sicuramente Kirby, la simpatica palletta rosa, che dal suo esordio sul Nes è riuscita destreggiandosi in diversissimi a generi, ad approdare in tutte le console Nintendo. Nella Terra dei sogni c'è un paese chiamato "mondo degli specchi", che realizza i desideri che vi vengono riflessi. Da un po' di tempo, per motivi ancora sconosciuti, vengono esaudite solamente le richieste malvagie, così il prode Meta Knight parte con l'intento di risistemare tutto, ma al suo ritorno appare molto diverso, malvagio, tant'è che non esita un attimo a tagliare con la sua spada il malcapitato Kirby...... sdoppiandolo così in quattro diversi personaggi che differiscono per il solo colore e che dovranno collaborare per riportare alla normalità il caos che imperversa nel mondo dei sogni.


Kirby..... scelgo te.
Kirby & the Amazing Mirror, segna il debutto della serie con un episodio totalmente originale su Gba (il precedente Nightmare in Dreamland era per certi versi un remake), ed un ritorno al platform, dopo un excursus su Gamecube con un gioco (piuttosto modesto a dir il vero) di corse, Air Ride. Il protagonista (che sembra una sorta di pokemon ante litteram) per chi non lo sapesse, è un "animale" particolarmente originale, rotondo, dotato di due braccia cortissime e di una capacità polmonare da far invidia ai più potenti aspirapolvere, che è, infatti, alla base di tutte le sue abilità offensive e non.
Aprendo la bocca, infatti, saremo in grado di risucchiare praticamente tutti i tipi di nemici che ci si pareranno davanti, dopodiché potremo tenerli in bocca per poi spararli a mo' di proiettile successivamente, oppure ingerirli completamente. In questo ultimo caso ci potrà essere ripristinata una parte dell'energia, o più piacevolmente potremo acquisire dei particolari attacchi copiando le abilità offensive del nostro malcapitato "spuntino". Proprio questa è una delle peculiarità più famose della palletta rosa, avremo, infatti, a disposizione decine di diverse trasformazioni ognuna in grado di aiutarci in determinate sezioni. Aspirando un nemico elettrico, anche noi a nostra volta potremo mandare delle scariche, e così a seconda dell'avversario ingerito potremo arrivare a brandire spade, a sputare fuoco, a trasformarci in pietre, o a diventare karateka e così via. Per quel che riguarda il movimento, potremo riempirci d'aria in modo da planare placidamente al fine di raggiungere anche le piattaforme più elevate.

La persona da lei chiamata non è al momento raggiungibile.
La giocabilità è rimasta per certi versi inalterata rispetto ai precedenti episodi della serie, il gioco ben coniuga, infatti, l'elemento piattaforma (reso molto semplice però dalla già citata capacità di planare) con i numerosi combattimenti e fasi di esplorazione. Non mancano però alcune interessanti novità, diversamente da molti altri platform (composti da livelli ben distinti) in "The amazing mirror", le aree, ben nove (ognuno con un particolare tema riferibile ai diversi tipi di sogni ed incubi) sono tutte collegate tra di loro, in ognuna di esse dovremo cercare le mappe che ci aiuteranno a destreggiarci in questo labirintico mondo alla ricerca dei boss e dei frammenti di specchio, indispensabili per riportare tutto alla normalità. In questo compito potremo anche essere coadiuvati da altri tre kirby, che potremo chiamare in nostro aiuto grazie al cellulare, ma come tutti i telefonini che si rispettino, dovremo stare attenti alla carica della batteria e alla ricezione. Questa opzione da naturalmente il meglio di sé in multiplayer, collegando più gba con l'apposito cavo link potremo farci aiutare nella nostra avventura (agendo assieme o in maniera separata) da altri tre giocatori.
Per quel che riguarda la giocabilità, la scelta di unire tutti i livelli rende sicuramente il titolo meno lineare, assicurando maggior varietà e libertà al giocatore, libertà che si manifesta anche nel fattore esplorazione, una caratteristica presente in maniera molto marcata, dato che ogni livello celerà numerosi segreti, non indispensabili per il buon esito dell'avventura, ma sicuramente di giovamento ai fini della longevità. Longevità che è sempre il punto debole della serie, a causa di un livello di difficoltà piuttosto basso, la situazione sembra essere migliorata in questo ultimo episodio, ma un giocatore abbastanza navigato non ci metterà troppo tempo a terminare il gioco. Per fortuna però una volta finito, subentra il multiplayer, non solo si potrà giocare in compagnia nell'avventura principale, ma si potrà anche prendere parte a dei frenetici e divertenti minigiochi.

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Un sogno di grafica.
L'aspetto tecnico risulta ancora una volta perfettamente curato: per quel che riguarda la grafica, Amazing Mirror, può vantare delle ambientazioni molto varie, estese e ricche di elementi d'interazioni e dettagli, supportati da dei fondali coloratissimi che con il loro stile acquerello contribuiscono alla sensazione di oniricità del titolo. Kirby è realizzato con estrema cura (non che sia tanto difficile data la sua semplicità strutturale) ed è ottimamente animato; stesso discorso anche per gli altri personaggi comprimari e non, tutti ben caratterizzati e costituiti da un generoso numero di pixel. Il sonoro si attesta sullo stesso livello, con musiche azzeccate ed adatte al contesto, e con effetti sonori piuttosto verosimili. In conclusione Kirby & The Amazing Mirror, è un platform molto curato, divertente e ricco di tocchi classe. Innova senza stravolgere la collaudattissima formula della serie, senza però riuscire a risolvere il problema principale: una livello di sfida piuttosto basso che inficia naturalmente anche la longevità.

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Kirby & the Amazing Mirror
7.5

Voto

Redazione

Kirby & the Amazing Mirror

Kirby torna in una grande avventura per Gba, che sa da un lato non si discosta di troppo dalla formula della saga, da un altro presenta alcune interessanti novità; in primis la strutturazione dei livelli, che questa volta risultano tutti collegati aumentando in maniera esponenziale la varietà e la libertà del giocatore, e poi perché il protagonista può essere aiutato nell'avventura principale anche da tre suoi alter-ego, controllabili anche da altrettanti giocatori umani in modalità multiplayer. Per il resto ci troviamo davanti ad un titolo originale e divertente penalizzato solamente da una curva di difficoltà troppo orientata verso il basso.