Kiss: Psycho Circus - The Nightmare Child
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Il gioco, come avete intuito, é diviso in quattro grandi sezioni, in cui ognuna di esse si partecipa con uno dei quattro cavalieri, che all'inizio sono normali umani, ma nello scorrere dei livelli, l'aggiunta di power-up li agghinda come i famosi Kiss, con tanto di zeppe alte due metri e vestiti che ricordano molto il personaggio del cartone animato Goldrake, famoso negli anni '70
QUATTRO CHE SONO UNO... EVADONO LE TASSE?
I quattro personaggi hanno delle personalità e facoltà particolari, all'inizio ci sarà consigliato di seguire un percorso logico iniziando con il primo di essi, anche se poi potremo in ogni caso scegliere il nostro personaggio preferito. Ognuno di essi da luogo ad una serie differente di livelli, che si possono inquadrare in quattro scene che contengono parecchi sottolivelli; quindi per citare un po' di numeri la nostra esperienza videoludica in Kiss, godrà di 25 nemici freaks (così li chiamano loro, freaks dall'inglese significa bizzarro), 12 armi frantuma ossa, alcune esclusive per i singoli alter ego, altre in comune, 16 magie o artefatti come armature, stivali per saltare o gadget piuttosto strani, ma con i consueti effetti del tipo invincibilità, etc. Graficamente il gioco si presenta davvero accattivante, tutti gli effetti all'ultimo grido sono confermati, e lo stesso engine grafico é una sicura garanzia, con tanto di texture a 32 bit di colore
Volendo essere pignoli, un'appunto sulla simulazione dell'acqua che non risulta molto convincente, almeno da quanto visto nei precedenti giochi con la stessa motorizzazione 3D. Alcuni nemici, specie quelli base, soffrono della sindrome da frattaglia per gatti, in altre parole non appena sono toccati si spappolano con estrema facilità, discorso differente per i boss o i mini boss che resistono più a lungo; da menzionare che la struttura fisica del nemico é soggetta a vari livelli di danneggiamento secondo la zona colpita. Molto utile la barra di "status della vita del prossimo che deve morire", che compare sulla destra dello schermo, indicandoci se esporci a finire il cattivone o se attaccare da dietro qualche protezione. Giacché si parla delle forze che si contrappongono ai nostri disegni, parliamo anche di note dolenti come l'intelligenza artificiale: non é delle peggiori, ma di certo nemmeno brilla per efficienza
QUATTRO CHE SONO UNO... EVADONO LE TASSE?
I quattro personaggi hanno delle personalità e facoltà particolari, all'inizio ci sarà consigliato di seguire un percorso logico iniziando con il primo di essi, anche se poi potremo in ogni caso scegliere il nostro personaggio preferito. Ognuno di essi da luogo ad una serie differente di livelli, che si possono inquadrare in quattro scene che contengono parecchi sottolivelli; quindi per citare un po' di numeri la nostra esperienza videoludica in Kiss, godrà di 25 nemici freaks (così li chiamano loro, freaks dall'inglese significa bizzarro), 12 armi frantuma ossa, alcune esclusive per i singoli alter ego, altre in comune, 16 magie o artefatti come armature, stivali per saltare o gadget piuttosto strani, ma con i consueti effetti del tipo invincibilità, etc. Graficamente il gioco si presenta davvero accattivante, tutti gli effetti all'ultimo grido sono confermati, e lo stesso engine grafico é una sicura garanzia, con tanto di texture a 32 bit di colore
Volendo essere pignoli, un'appunto sulla simulazione dell'acqua che non risulta molto convincente, almeno da quanto visto nei precedenti giochi con la stessa motorizzazione 3D. Alcuni nemici, specie quelli base, soffrono della sindrome da frattaglia per gatti, in altre parole non appena sono toccati si spappolano con estrema facilità, discorso differente per i boss o i mini boss che resistono più a lungo; da menzionare che la struttura fisica del nemico é soggetta a vari livelli di danneggiamento secondo la zona colpita. Molto utile la barra di "status della vita del prossimo che deve morire", che compare sulla destra dello schermo, indicandoci se esporci a finire il cattivone o se attaccare da dietro qualche protezione. Giacché si parla delle forze che si contrappongono ai nostri disegni, parliamo anche di note dolenti come l'intelligenza artificiale: non é delle peggiori, ma di certo nemmeno brilla per efficienza