Kiss: Psycho Circus - The Nightmare Child

di Redazione Gamesurf
Spesso siamo attaccati da numerosi "plotoni" che si lanciano come stupidotti sotto il tiro delle nostre armi, a volte per simulare un'imboscata improvvisa compare dal nulla qualcuno dietro le nostre spalle (cosa che non ho trovato molto leale N.d.A.), i boss sono troppo statici nei movimenti e quindi facili da centrare con qualche missile ben piazzato
DAIKATANA INSEGNA
A favore c'é da menzionare che la facilità di averla vinta sull'avversario, rende l'idea di avere un alter ego dalla potenza devastante. Il gameplay é molto, troppo, simile a Daikatana, impostato sul solito trova la chiave, apri la porta, spara a tutto quello che si muove, ma la stessa storia non sembra poter offrire molto di più, anzi proprio le ambientazioni e gli stessi personaggi stile circense mi fanno ricordare i contorti film alla David Lynch, in cui le prove che l'attore principale deve subire sono tanti piccoli step di forza, per lo più psicologica. Spesso troveremo dei filmati o delle piccole introduzioni girate con la stessa animazione del gioco, in particolare quando premiamo pulsanti o leve... altra similitudine con il gioco di John Romero

Il sonoro fa uso delle estensioni EAX della Soundblaster Live, oltre al supporto Directsound, che significa musica dinamica in base alla situazione; in più ci capiterà di imbatterci in qualche Jukebox dove poter sentire i brani dei famosi Kiss, d'altronde il gioco é praticamente dedicato a loro, non che la cosa guasti, anzi... Il multiplayer prevede i soliti scontri deathmatch, difficilmente credo si possa imporre come prodotto multigiocatore vista la spiccata dote singleplayer e la presenza di prodotti concorrenti specializzati nello specifico settore. Circa la longevità del gioco direi che sia più che buona, sicuramente non arriverete all'epilogo della trama troppo presto, tra trabocchetti, stanze segrete e il quadruplo travagliato viaggio, fatto a una difficoltà media, ne avrete abbastanza da farvi venire il callo al dito indice...