Klingon Honor Guard
di
Infatti, anche se pare strano ai più, gli shooter 3D non sono tutti uguali: da un lato ci sono quelli che fanno della giocabilità, dell'adrenalina, della vera e propria esperienza di gioco il loro punto forte. Dall'altra ci sono quelli che giocano molto sul creare un'ambientazione credibile e "immersiva", che cercano di dare sostanza a una trama che, per forza di cose, é l imitata dal tipo di gioco, prendendo forza da elementi di contorno dall'alto impatto come é appunto una ambientazione curata e dettagliata
Fanno parte della prima categoria, a mio vedere, i giochi della Id (Quake 2 rimane il punto di riferimento degli shooter 3D, secondo me) e Duke Nukem (che punta, comunque, anche su una forte caratterizzazione del protagonista), mentre della seconda fanno parte Unreal, Dark Forces e Jedi Knight, e questo Klingon Honor Guard, che da Unreal prende motore grafico e struttura generale
Naturalmente i giochi basati sull'universo di Star Wars o di Star Trek partono con un vantaggio enorme, potendo contare su un sostrato solidissimo, e una comune cultura tra gli appassionati ormai radicata e sempre viva. Klingon Honor Guard fa della società Klingon, con la sua cultura, le sue armi, il suo linguaggio, i suoi forti valori, e tutte le sue peculiarità, il vero filo conduttore del gioco. Ne segue che chi é appassionato della serie di Star Trek, e chi si lascerà coinvolgere e immergere nell'ambientazione si godrà il gioco immensamente di più degli altri
Per costoro l'esperienza di gioco sarà estremamente divertente ed esaltante, e per gli altri?
Come é KHG sotto questa patina semi magica creata dall'ambientazione?
Tanto per cominciare é un gioco da fare in single player, la modalità multiplayer offre esattamente lo stesso tipo di divertimento che offriva Unreal: il carnage contro i bot gestiti dal computer risulta divertente per un periodo limitato, vuoi per l'IA non eccezionale, vuoi perché la necessità del contatto umano sia in termini di varietà di gioco, sia solo a livello di chiacchiere e commenti durante la partita, si fa sentire. Nel gioco contro altri "umani" Klingon riesce un po' meglio di Unreal, in virtù di una scelta di armi più appagante, ma manca in ogni caso del carisma e del feeling di Quake 2
Fanno parte della prima categoria, a mio vedere, i giochi della Id (Quake 2 rimane il punto di riferimento degli shooter 3D, secondo me) e Duke Nukem (che punta, comunque, anche su una forte caratterizzazione del protagonista), mentre della seconda fanno parte Unreal, Dark Forces e Jedi Knight, e questo Klingon Honor Guard, che da Unreal prende motore grafico e struttura generale
Naturalmente i giochi basati sull'universo di Star Wars o di Star Trek partono con un vantaggio enorme, potendo contare su un sostrato solidissimo, e una comune cultura tra gli appassionati ormai radicata e sempre viva. Klingon Honor Guard fa della società Klingon, con la sua cultura, le sue armi, il suo linguaggio, i suoi forti valori, e tutte le sue peculiarità, il vero filo conduttore del gioco. Ne segue che chi é appassionato della serie di Star Trek, e chi si lascerà coinvolgere e immergere nell'ambientazione si godrà il gioco immensamente di più degli altri
Per costoro l'esperienza di gioco sarà estremamente divertente ed esaltante, e per gli altri?
Come é KHG sotto questa patina semi magica creata dall'ambientazione?
Tanto per cominciare é un gioco da fare in single player, la modalità multiplayer offre esattamente lo stesso tipo di divertimento che offriva Unreal: il carnage contro i bot gestiti dal computer risulta divertente per un periodo limitato, vuoi per l'IA non eccezionale, vuoi perché la necessità del contatto umano sia in termini di varietà di gioco, sia solo a livello di chiacchiere e commenti durante la partita, si fa sentire. Nel gioco contro altri "umani" Klingon riesce un po' meglio di Unreal, in virtù di una scelta di armi più appagante, ma manca in ogni caso del carisma e del feeling di Quake 2