Knights Of The Temple 2

di Alessandro 'Alenet' Cossu
C'ERANO UNA VOLTA I TEMPLARI...
Qualche stagione fa, i signori della Cauldron sfornarono un titolo il loro primo lavoro destinato ad un giudizio di critica e pubblico non esattamente favorevole. Knights of the Temple, infatti, nella sua prima incarnazione, mostrava tutti i limiti di una programmazione purtroppo acerba e lontana dai fasti di titoli affini, come il mai sufficientemente apprezzato Enclave e il più remoto ma (quasi) egualmente valido Severance : Blade of Darkness.
Raccogliendo umilmente le critiche della comunità ludica e lavorando sodo, quello stesso team di talentuosi programmatori tira oggi fuori dal cilindro il secondo capitolo della saga medioevale per eccellenza; un hack'n'slash dall'originalissimo titolo Knights of the Temple 2. Passi avanti rispetto al predecessore ce ne sono stati, molti e, anche se il titolo patrocinato da PlayLogic è lontano dalla perfezione, motivi per giocarlo e rigiocarlo ne abbiamo trovati a iosa.


Ma procediamo con ordine...KotT2 trova la sua ambientazione in un medioevo a tinte fantasy, inquinato positivamente da alcuni tratti darkeggianti che faranno la felicità dei cultori del genere; il protagonista della vicenda, il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari Paul De Rague muove i suoi passi a cavallo del tredicesimo secolo. Per quanti volessero saperne di più sui templari e il loro ordine, vi rimandiamo alla succosa preview di questo stesso gioco. Oggi, parleremo più in dettaglio, come promesso, della trama e degli aspetti tecnici.
Il mondo, come da tradizione in moltissimi giochi, vive un periodo di tenebra. Il dilagare di una violenta forma di peste, unita alla presenza massiccia di creature demoniache in ogni anfratto del mondo conosciuto, stanno decretando il lento ma inesorabile declino della razza umana. Forti della loro fede, solo l'ordine dei Templari pare in grado di tenere testa all'oscurità che si profila minacciosa. Nel monastero di Birka, residenza fissa del nostro alter ego, si trova una biblioteca fornitissima di ogni genere di libro; proprio studiano tali tomi, Paul verrà a conoscenza dell'esistenza di tre potentissimi manufatti magici : l'Occhio, l'Arma e la Chiave. Questi tre preziosi oggetti, una volta uniti, forniscono al proprietario la capacità di richiudere le porte dell'Inferno e ricacciare i famigli delle tenebre la da dove sono venuti. L'unico neo è che tali oggetti incantati risiedono in tre inaccessibili luoghi, posti nelle profondità del mare, nel cuore stesso della terra e in un altro luogo impronunciabile, remoto e lontano come l'effimera essenza del male che, sibilante, striscia nel buio in attesa di colpire.

Con l'aiuto del prode amico e marinaio di provata esperienza, Francesco De Lama, saremo chiamati a visitare le tre locazioni, esplorandole per intero, fino a conquistare a colpi di spada i nostri premi e salvare il mondo dagli Inferi e compagnia brutta.
Knights of the Temple 2 è un action game in terza persona, intriso di elementi tipici dei giochi di ruolo; tali elementi sono si importanti, ma non preponderanti rispetto all'evolversi del gameplay. Fungono, invece, da motore "antinoia", risultando perfetti per arricchire una storyline altrimenti priva di vere novità. Le sessioni di combattimento, furiose e violente quanto basta senza sfociare nello splatter, sono intervallate a semplici puzzle dove saremo chiamati a trovare la classica chiave che apre l'ancor più classica porta, sia pur con qualche piacevole divagazione sul tema. Grazie all'ottimo tutorial e ai primi combattimenti, perfettamente bilanciati, saremo presto in grado di governare Paul in tutte le sue devastanti combinazioni di tasti, utili per mettere fine alla vita dei nostri avversari; questi ultimi, in un numero prossimo alla ventina in termini di varietà spesso tenderanno ad attaccarci in massa, con somma gioia degli amanti delle mischie furibonde a base di spettacolari combo, simili sotto molti aspetti a quelle viste nel gustoso Giovanna d'Arco. I programmatori hanno preso alla lettera il detto "l'unione fa la forza", anche perché i nostri nemici, siano essi umani o mostri nelle loro varie manifestazioni, sono afflitti da una Intelligenza Artificiale degna di una callitrice pigmea cieca (chi coglie la dotta citazione, vince un bacio). Infatti, non senza sgomento, spesso vedremo i nostri avversari darci bellamente le spalle quando saremo a meno di due centimetri da loro, oppure ignorarci quando ci troveremo perfettamente in linea di tiro con le loro balestre : questo li trasformerà in perfetta carne da affettare, nel novanta per cento delle contese...e, per una volta, non è certo un male, vista la cattiveria con cui si difendono!

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Per tagliuzzare a dovere i vari stolti che incroceranno il nostro cammino, avremo a disposizione oltre quindici strumenti di morte : dalla spada alla balestra, passando per asce e mazze, finendo con spadoni a due mani e scimitarre. Anche gli scudi faranno la loro figura, rivelandosi utilissimi specialmente quando i cattivi di turno decideranno di giocare al tiro al bersaglio con la nostra pancia. Insomma, girare con una croce rossa sul petto pare proprio non essere salutare!
Ma Paul non è solo uno schermidore. Avanti nel gioco, imparerà anche degli incantesimi di base e sarà inoltre in grado di potenziare alcune abilità speciali e divine che risulteranno un arma vincente nelle sezioni più complesse. Chi ha giocato a Blood Omen 2, troverà il paragone con le abilità speciali acquisite man mano da Kain, assolutamente azzeccato.
Particolarmente interessante il sistema di script che tocca i personaggi non giocanti : grazie ad un sistema di dialogo a risposte multiple, infatti, parlando con i vari PNG saremo in grado di venire a conoscenza di fatti importanti, nonché di sbloccare alcune sottoquest utili per guadagnare denaro (e comprare armi ed equipaggiamento) e punti esperienza, fondamentali per aumentare le nostre capacità individuali (attacco e difesa), in perfetto stile Dungeons & Dragons. Inoltre, come se tutto questo non bastasse a condire l'ottimo minestrone della PlayLogic, sono presenti alcuni finali alternativi che si paleseranno in base alle scelte fatte dal giocatore durante il match.
Sul fronte prettamente tecnico, la grafica di KotT2 ha fatto passi da gigante rispetto al predecessore. Effetti di luce in tempo reale, uniti a texture curate ed estremamente evocative, si sposano con un buon uso del bump mapping. Anche se l'interazione con l'ambiente è praticamente relegata ai soli oggetti attivi, i livelli dove vivremo la nostra avventura saranno impregnati di atmosfere coinvolgenti e suadenti, luoghi dove almeno una volta, tutti abbiamo immaginato di essere, in quel medioevo fantasy così affascinante e suggestivo. Anche il comparto audio fa una buona figura, con un doppiaggio in Italiano di qualità (a tratti altalenante, certo, ma transeat) e musiche che evocano paesaggi misteriosi e insondabili.

Non è stata trascurata la modalità multigiocatore, sia essa in LAN o sulla grande rete, nelle classiche modalità a cui siamo abituati.
Tutto bello, dunque? Sfortunatamente no. Alcune pecche risultano davvero difficili da digerire, specialmente in virtù dell'ottimo lavoro complessivamente svolto e dell'incredibile grado di coinvolgimento che offre questo trascinante titolo. Al di la dei perdonabili svarioni nei sottotitoli, quello che maggiormente ci ha lasciati perplessi è la gestione della telecamera, a tratti insopportabile. Morire a causa della inesatta inquadratura, che ci impedisce di vedere dove stiamo camminando, sarà una causa di morte ancor più frequente dei combattimenti in se per se. Assolutamente odioso il fatto che, qualora ci dovessimo trovare in un corridoio stretto, la telecamera letteralmente "sbatterà" contro le pareti, impedendoci di avere una visuale completa (manca, di conseguenza, quell'effetto "trasparenza" visto in tanti titoli affini). Se aggiungiamo qualche fenomeno di bad clipping e la necessità di acquisire punti salvataggio prima di poter stoccare la nostra partita (manca anche l'autosave), il quadro delle magagne è purtroppo completo.
Peccato, perché Knights of the Temple 2 non ha nulla da invidiare ad altri titoli più famosi dello stesso filone e si sarebbe potuto rivelare uno dei migliori titoli dell'anno...ciò non toglie che giocarlo, a nostro avviso, equivale a regalarsi una esperienza ludica di tutto rispetto (vedi anche il più che buono voto ricevuto). Prima di trovare il Sacro Graal nel commento finale, si ricorda a tutti che KotT2 è già sugli scaffali mentre leggete queste righe.

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