Knights of Valour
Un po’ come per il mercato automobilistico, dove spesso e volentieri si vedono apparire nuovi modelli di auto ispirati alle vetture storiche del secolo scorso (un esempio su tutti è la nostrana 500), anche il mercato videoludico ripesca di tanto a mani basse dalla storia per riuscire nell’intento di riproporre qualcosa di interessante senza doversi spremere le meningi per inventare qualcosa di nuovo.
Eccoci quindi qua a recensire Knights of Valor (KoV da qui in poi), la riproposizione di un titolo originariamente apparso nel 1999. Si tratta di un picchiaduro a scorrimento che in questo caso viene venduto nella forma free to play. Per chi non avesse familiarità con il metodo, si tratta di giochi che potrete scaricare e cominciare a giocare senza spendere nulla, ma che per poter godere appieno potreste essere invogliati a sborsare qualche euro di tanto in tanto.
Semplice
KoV è ambientato nella Cina delle dinastie Wei, Wue Jin, dove un manipolo di eroi si trova a combattere guerrieri, stregoni e demoni.
All’inizio avrete a disposizione due soli guerrieri: Guan Yu, e Diao Chan, rispettivamente un gigante armato di alabarda e una agile guerriera dotata di doppi pugnali.
Si comincia con un tutorial utile per apprendere le meccaniche di gioco e i metodi per sbloccare gli altri guerrieri, così come gli oggetti, le armi e le armature disponibili. Peccato che il tutorial sia piuttosto confusionario e che per sbloccare gli altri personaggi si debba ricorrere al portafogli per evitarsi sessioni pressoché infinite.
E va detto che le cifre da sborsare sono paradossalmente elevate, nonostante la qualità non eccelsa del titolo, tali da portare a costi confrontabili a giochi tradizionali.
Il sistema di controllo è quello tipico dei picchiaduro a scorrimento, con pochi tasti: Quadrato è destinato agli attacchi semplici, Triangolo a quelli speciali (consumando la barra di stamina), Cerchio vi permette di utilizzare gli oggetti, mentre X di saltare e schivare gli attacchi nemici. Peccato che tanta semplicità sia in qualche modo guastata da un po’ di imprecisione nela gestione dei controlli.
L’obiettivo ovviamente sarà quello di liberare dallo schermo le orde di nemici che vi divideranno dal boss di fine livello, per un totale di 20 volte (tanti saranno i livelli, raggruppati in 5 mondi differenti).
Grafica migliorabile
È possibile anche giocare online fino a quattro giocatori, ma vi accorgerete di come la monotonia aleggi dietro l’angolo nel caso in cui non abbiate deciso di non aprire il portafogli, in quanto lo schermo sarà popolato sempre e solo dai soliti due personaggi iniziali, con gli stessi equipaggiamenti. Sapere ovviamente che sono disponibili altri guerrieri e altre armi rende il gioco comunque intrigante e vi invoglierà a spendere di tanto in tanto qualcosa per provare la varietà che il gioco sa offrire e, a dirla tutta, per apprezzare appieno questo titolo.
Graficamente il gioco non brilla, a causa di textures non eccelse, modelli poligonali ed animazioni mediocri, anche se le coreografie degli attacchi più potenti sono apprezzabili. Il tutto è ulteriormente guastato da qualche tentennamento del motore grafico.