Knockout Kings 2001
di
Redazione Gamesurf
La boxe é sempre stata uno sport particolarmente apprezzato dai videogiocatori e lo dimostra senz'altro il fatto che negli ultimi vent'anni si sono susseguiti, sbarcando pressoché su ogni piattaforma esistente, numerosi titoli più o meno famosi ambientati sul ring
Forte da ormai parecchi anni di una grandissima esperienza nell'ambito sportivo Electronic Arts non poteva certo astenersi dal dire la sua in merito a uno sport tanto apprezzato e così, nell'anno di fine secolo appena trascorso, ecco uscire il primo Knockout Kings, sviluppato dalla divisione EA Sports e primo episodio di una serie che si arricchisce proprio con questo ultimo capitolo
C'ERA UNA VOLTA SUL RING
Dalla qualità tecnica e dalla giocabilità alquanto discutibili il precedente tentativo da parte di EA di dar vita ad un "simulatore di boxe" si é purtroppo risolto in un mezzo fiasco; minata profondamente da una gestione dei controlli inefficace e da una non brillante qualità tecnica l'avventura pugilistica di EA non ha saputo soddisfare gli amanti del genere (molto più soddisfatti probabilmente da un titolo tanto vecchio come 4D Sport Boxing) che finalmente potranno però rifarsi con quest'ultima pubblicazione, decisamente migliore e vincente
Mantenendo innanzitutto un'impostazione simulativa, Knockout Kings 2001 riprende in gran parte il lavoro svolto nel capitolo precedente e cerca dunque, come la maggior parte dei titoli EA Sports, di diventare il punto di riferimento per gli appassionati del genere che potranno godere appieno della presenza dei mostri sacri della boxe, veri protagonisti del gioco. Muhammad Ali, Joe Frazier, Michal Grant e Lennox Lewis e tutti gli altri grandiosi combattenti sono stati riprodotti fedelmente non solo da un punto di vista meramente estetico (e a tal proposito va detto che le skin facciali sono incredibilmente realistiche) ma anche dal punto di vista tecnico dato che gli stili e le caratteristiche di ogni atleta sono stati presi in considerazione e riprodotti
UN GDR COI GUANTONI
Uno degli aspetti fondamentali di Knockout Kings 2001 é la gestione dei personaggi, operazione indispensabile per l'altrettanto fondamentale modalità carriera che si affronta solo dopo aver creato personalmente la propria controparte virtuale. Dotato ognuno di diverse caratteristiche fisiche e tecniche, ogni pugile é caratterizzato da un particolare stile di combattimento tra i quattro presenti nel gioco: Boxer, l'impostazione classica con i pugni alti a protezione; Freestyler, un atteggiamento decisamente più smargiasso divenuto famoso con Alì e caratterizzato dalla guardia scoperta; Slugger, per quei pugili estremamente potenti ma poco mobili; Grab, simile al precedente ma caratterizzato dall'uso delle braccia in posizione avanzata
Forte da ormai parecchi anni di una grandissima esperienza nell'ambito sportivo Electronic Arts non poteva certo astenersi dal dire la sua in merito a uno sport tanto apprezzato e così, nell'anno di fine secolo appena trascorso, ecco uscire il primo Knockout Kings, sviluppato dalla divisione EA Sports e primo episodio di una serie che si arricchisce proprio con questo ultimo capitolo
C'ERA UNA VOLTA SUL RING
Dalla qualità tecnica e dalla giocabilità alquanto discutibili il precedente tentativo da parte di EA di dar vita ad un "simulatore di boxe" si é purtroppo risolto in un mezzo fiasco; minata profondamente da una gestione dei controlli inefficace e da una non brillante qualità tecnica l'avventura pugilistica di EA non ha saputo soddisfare gli amanti del genere (molto più soddisfatti probabilmente da un titolo tanto vecchio come 4D Sport Boxing) che finalmente potranno però rifarsi con quest'ultima pubblicazione, decisamente migliore e vincente
Mantenendo innanzitutto un'impostazione simulativa, Knockout Kings 2001 riprende in gran parte il lavoro svolto nel capitolo precedente e cerca dunque, come la maggior parte dei titoli EA Sports, di diventare il punto di riferimento per gli appassionati del genere che potranno godere appieno della presenza dei mostri sacri della boxe, veri protagonisti del gioco. Muhammad Ali, Joe Frazier, Michal Grant e Lennox Lewis e tutti gli altri grandiosi combattenti sono stati riprodotti fedelmente non solo da un punto di vista meramente estetico (e a tal proposito va detto che le skin facciali sono incredibilmente realistiche) ma anche dal punto di vista tecnico dato che gli stili e le caratteristiche di ogni atleta sono stati presi in considerazione e riprodotti
UN GDR COI GUANTONI
Uno degli aspetti fondamentali di Knockout Kings 2001 é la gestione dei personaggi, operazione indispensabile per l'altrettanto fondamentale modalità carriera che si affronta solo dopo aver creato personalmente la propria controparte virtuale. Dotato ognuno di diverse caratteristiche fisiche e tecniche, ogni pugile é caratterizzato da un particolare stile di combattimento tra i quattro presenti nel gioco: Boxer, l'impostazione classica con i pugni alti a protezione; Freestyler, un atteggiamento decisamente più smargiasso divenuto famoso con Alì e caratterizzato dalla guardia scoperta; Slugger, per quei pugili estremamente potenti ma poco mobili; Grab, simile al precedente ma caratterizzato dall'uso delle braccia in posizione avanzata
Knockout Kings 2001
Knockout Kings 2001
Finalmente Electronic Arts è riuscita nel suo iniziale progetto inaugurato e fallito con il primo Knockout Kings 2000; eliminando e correggendo i difetti che avevano reso fallimentare il precedente episodio (soprattutto la risposta ai comandi, ora precisa e immediata) la divisione sportiva di EA è riuscita finalmente a creare un validissimo gioco di boxe dall'impostazione decisamente simulativa. I pugili presenti sono numerosissimi, ricreati con cura sotto ogni aspetto, i movimenti e i colpi che è possibile realizzare sono praticamente tutti quelli offerti dalla boxe e la loro gestione permette di dare vita a incontri coinvolgenti e stimolanti, molto più complessi e realistici di quelli tipicamente arcade di Ready to Rumble. Ricco di modalità interessanti il gioco ruota attorno alla modalità carriera che offre una esaltantte e longeva esperienza, molto simile come impostazione a quella dello storico antenato per PC: 4D Sport Boxing. Un titolo riuscito dunque, adatto a chi ama la boxe e gli sportivi in generale, disposto però a sacrificare qualche ora del proprio tempo per prendere confidenza con i controlli, a causa della loro complessità decisamente non immediati.