Kohan II : Kings Of War
di
E in multiplayer ?
Qui il titolo sembra offrire un'esperienza diversa rispetto agli altri RTS. La rigidità tanto nell'organizzazione delle strutture che in quella delle risorse, impedisce di fatto la "corsa agli armamenti" e sembra valorizzare la scaltrezza del condottiero. Scaltrezza nell'amministrare le truppe e nel centellinare le spese, questa pare la strategia giusta per vincere, insieme alla capacità di capire dove costruire avamposti di difesa (utili anche alla rigenerazione delle truppe) e alla risolutezza nel distruggere ogni singolo uomo delle truppe avversarie (ricordatevi che si rigenera).
Le modalità di gioco multiplayer possono essere tutti contro tutti o a squadre, modalità che non portano comunque novità al concept di gioco.
Tecnicamente parlando
Graficamente il titolo si attesta su livelli più che discreti, anche se non mancano alcuni errori riscontrabili sia nelle animazioni durante le fasi di costruzione della città che in occasione delle battaglie, con le truppe che riusciranno a passare attraverso cancelli apparentemente chiusi.
Effetti di luce, ombre e complessità dei modelli sono nella media, un vero peccato se si pensa ai tocchi di classe come l'ombra delle nuvole sul terreno di gioco che donano un pizzico di "profondità" al tutto senza pesare eccessivamente sulle risorse hardware.
Anche il comparto sonoro si attesta nella media, offrendo un campionario di voci adatto allo scopo ma che sa un po' di stantio: truppe e capitani avranno la loro voce e c'inonderanno di brevi frasi ogni volta che li faremo attaccare, difendere, spostare, o ci limiteremo a selezionarli.
In conclusione
Kohan 2 Kings of War sembra avere come finalità quella di esplorare vie alternative per svecchiare un genere come quello degli strategici in tempo reale che comincia a sentire il peso degli anni. Ci riesce e non ci riesce: da un lato cerca di staccarsi dal sistema a risorse e dall'altro imbriglia il giocatore con tutta una serie di limitazioni piuttosto elevata, da un lato permette un'ampia personalizzazione delle truppe, dall'altro costringe ad una eccessiva standardizzazione delle città.
La valutazione del titolo è comunque buona, perché, ostico o meno, offre una visione diversa del genere .
Vivamente consigliato? Forse no, ma consigliato si. Ricordatevi che non avrete di fronte il solito clone di Warcraft, quindi siate pronti, è il suo più grande pregio ma potrebbe essere il vostro più grande cruccio.