Korea - Forgotten Conflict
di
Valerio Cossu
Dopo la Spellbound (autore di ottimi giochi quali Desperados e Robin Hood the legend of Sherwood), un'altra giovane software house, la Cenega, tenta di insidiare il trono, conquistato dagli spagnoli della Pyros Studio con il loro titolo più famoso: Commandos (giunto di recente al terzo capitolo della saga), i programmatori della Pyros hanno fatto incetta di premi da parte della critica, oltre che un notevole riscontro positivo dal lato delle vendite. Il segreto del loro successo risiede sicuramente nella capacità di aver praticamente generato un nuovo genere partendo dalla struttura classica degli strategici in tempo. Commandos ha creato un punto di rottura con il filone degli strategici classici inaugurato da i vari Warcraft e soci. Fino a quel momento (eccetto qualche timida eccezione) la miriade di strategici in tempo reale nata dall'incredibile successo di titoli quali il già citato Warcraft o Command & Conquer, si basava principalmente sullo sviluppo e gestione dei propri uomini e della ricerca forsennata delle risorse. Il binomio tra uomini/risorse, sembrava rappresentare un elemento quasi obbligatorio perché uno strategico potesse incontrare il favore del pubblico.
Grazie a Commandos, i Pyros Studio hanno invece dimostrato come tale binomio non sia in realtà così indispensabile.
Commandos prende spunto dagli strategici in tempo reale proponendoci però una sfida completamente diversa da quanto visto in precedenza. Niente eserciti da creare, nessuna risorse da gestire; solo un piccolo gruppo di uomini con poche risorse, pronte a tutto. Il titolo della Cenega, Korea forgotten Conflict, riprende gli elementi ed i meccanismi ideati dai programmatori spagnoli, per trasportarci in un periodo storico forse un po' trascurato dai libri di storia ma non per questo meno delicato, stiamo parlando del sanguinoso conflitto che avvenne nella penisola coreana. I dati di quel conflitto che vide contrapposti la Corea del nord contro quella del Sud sono impressionati; più di quattro milioni di persone che morirono in una guerra che si risolse in nulla di fatto (infatti ancora oggi la penisola Coreana risulta divisa in due parti, prendendo come linea di confine il trentottesimo parallelo).
Il giocatore dovrà prendere il commando di una piccola truppa di elite e portare a termine ben dodici missioni di gioco attraverso azioni ben mirate, infiltrazioni o recupero di prigionieri. Infatti la gran differenza di truppe e mezzi tra quelle comuniste del Nord e quelle degli alleati del Sud fu tale, che solo grazie all'opera di tale gruppo di elite si poteva annullare una tale disparità di forze in campo. Così come abbiamo già visto in Commandos (che rappresenta per ovvie ragioni il punto di riferimento), il giocatore avrà ha disposizione un numero limitato di personaggi ognuno specializzato in un particolare campo. In tutto sono quattro, anche sé nel gioco sono disponibili solo tre alla volta (scelti automaticamente dal gioco in base alla missione). Il giocatore può dispone di un ranger, che se la cava egregiamente in ogni campo, un cecchino utile per colpire senza farsi notare, un medico (abile anche ad utilizzare sostanze velenose all'occorrenza), un geniere abile nel maneggiare esplosivi ed infine un soldato Sudcoreano, utile per infiltrasi nelle file nemiche senza essere scoperto. In base alle proprie attitudini i vari personaggi saranno in grado di eseguire od utilizzare determinate armi o mezzi di trasporto (tutte riprodotte accuratamente dalle armi e mezzi usate realmente nel conflitto).
Quindi il geniere, per esempio, sarà utile nell'utilizzo di mezzi pesanti (come i cingolati) o nell'utilizzare armi particolari come un bazooka, mentre il coreano potrà essere utile nella guida di jeep o camion del posto.
Conoscere le attitudini dei personaggi le loro storie personali, saperle combinare fra di loro, è fondamentale per cavarsela al meglio in ogni situazione; per esempio una figura particolare come il cecchino, abilissimo ad uccidere, non è in grado per motivi personali (e di origini indiane) di raccogliere i corpi dei nemici morti, per cui quando si utilizza il cecchino, è sempre meglio tenere nelle vicinanze un compagno pronto ad occultare i cadaveri per evitare che questi rimangano ben in vista.
Dalla descrizione dei vari personaggi si intuisce come il gioco sia votato principalmente ad azioni di copertura ed infiltrazione, in cui la necessità di muoversi in ambiente nemico senza lasciare tracce è essenziale. In ogni missione che il giocatore dovrà affrontare sarà quindi richiesto di agire nella massima segretezza per evitare il fallimento della missione stessa. Ad ostacolare tale proposito ci penseranno le varie guardie presenti in numero consistente e pronte a far scattare l'allarme al minimo sospetto.
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Korea - Forgotten Conflict
6
Voto
Redazione
Korea - Forgotten Conflict
Un titolo che sicuramente merita la sufficienza piena ma che avrebbe meritato una votazione migliore, con un po' più di attenzione da parte dei programmatori. Da segnalare più che positivamente l'ottimo motore grafico completamente in tre dimensioni che ha permesso ai programmatori della Cenega di poter creare delle mappe vastissime è ricche di dettaglio. Ben calibrata la difficoltà di gioco nonché la durata delle dodici missioni che offrono un sfida più che avvincente. Peccato per i vari bug che affliggono il titolo ed un'interfaccia di gioco non proprio perfetta che limita un po' le potenzialità del gioco