Korea - Forgotten Conflict

di Valerio Cossu

Analogamente ai cugini di Commandos, anche i soldati presenti in Korea hanno capacita sensoriali molto sviluppate in grado di percepire ogni vostra azione avventata. Tale capacità è rappresentata da una linea (visibile clicclando su un'apposita opzione) che ne indica il raggio di azione (in pratica la capacità di vedervi e sentirvi), se per sbaglio si entra in tale raggio d'azione si verrà immediatamente attaccati. Ovviamente c'è una certa elasticità in tale caratteristica in quanto se per caso colpite un nemico usando armi particolarmente rumorose, richiamerete l'attenzione delle guardie nelle vicinanze anche se in quel momento non rientrate nel loro raggio d'azione. Il comportamento dei nemici risulta più che plausibile in quanto se lasciate tracce in giro o agite in modo un po' avventato sono in grado di chiamare le altre guardie o anche di provare a cercarvi. Il sistema di controllo ricalca più o meno fedelmente quello già visto ed assimilato in Commandos con la possibilità molto utile di poter evidenziare ciò che può essere utile nella mappa (nemici, obbiettivi, etc). Diciamo che rispetto al già citato Commandos l'uso dei comandi risulta più cervellotico (in particolare la gestione delle inquadrature non è impeccabile) e in un certo senso più povera, priva cioè di quei tocchi di classe che hanno reso famoso il suddetto titolo. Per esempio in tutti è due i titoli è possibile indossare delle uniformi del nemico per passare inosservati, però nel caso di Commandos in base al grado dell'uniforme è possibile parlare coi nemici per distrarli ed addirittura impartirgli degli ordini.

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Però rispetto al gioco dei Pyros, i programmatori hanno introdotto una piccola novità, la possibilità di mettere in pausa il gioco e di poter impartire degli ordini in tutta tranquillità. L'idea in teoria sembra buona anche se all'atto pratico ci sono degli aspetti non proprio positivi. Prima di tutto una volta tracciato il percorso al vostro personaggio, non è più possibile modificarlo, inoltre, sicuramente per errori di programmazione, il personaggio tende il più delle volte ad non eseguire tali ordini o a bloccarsi. Purtroppo bisogna dire come tale errore non sia un aspetto isolato, ma che nel gioco siano presenti anche altri bug che con un po' di attenzione da parte dei programmatori si sarebbero potuti evitare.
Può capitare per esempio, se tentate di salire su un mezzo di trasporto, che il sistema di controllo, scambi lo stesso per un nemico, e invece di farvi salire a bordo, vi faccia sparare contro il mezzo, sprecando un bel po' di munizioni e richiamando l'attenzione delle guardie.
Tenendo conto che si tratta di un gioco che richiede la massima precisione e velocità di esecuzione dei comandi di gioco, si tratta di errori che non passano certo inosservati. Però c'è sicuramente un'aspetto che per chi a già giocato ai titoli della Pyros, balzerà immediatamente sott'occhio, il motore grafico di gioco. Nel gioco della Cenega il motore grafico è completamente in tre dimensione dimensioni, non come in Commandos che (rimasto invariato anche nell'ultimo capitolo) presenta ancora un motore grafico in due dimensioni per gli esterni mentre il 3d è limitato agli interni.

Sin dalle prime fasi di gioco si notano i vantaggi di un motore grafico completamente in tre dimensioni, la possibilità per esempio di poter gestire al meglio le inquadrature di gioco per avere una visuale sempre perfetta non può che facilitare il povero giocatore, con un indubbio beneficio della giocabilità. Inoltre i programmatori della Cenega hanno realizzato un motore grafico di ottima qualità che ha permesso di creare delle mappe vastissime e con un dettaglio di prima qualità che non ha nulla da invidiare a quelle di Commandos. Anche da inquadrature più ravvicinate non si può non rimanere stupiti dalla qualità delle texture, oppure dalla perfetta realizzazione della vegetazione cosi come l'implementazione di ombre ed effetti calcolati in tempo reale. Ottima anche la realizzazione dei vari soggetti che pur non avendo un numero di poligoni esagerato non presenta tratti spigolosi e dispongono di un numero sufficiente di animazioni di ottima qualità. Un vero peccato che tali aspetti positivi non siano stati sfruttati al massimo cercando di coinvolgere maggiormente il giocatore dando allo stesso la sensazione di far parte di qualcosa di più di una semplice somma di missioni.
Così come in Commandos ogni missione è intervallata da una serie di intermezzi più o meno lunghi che rendono sicuramente più affascinate e spettacolare il gioco, in Korea invece la storia rimane quasi nascosta per proporci solamente un freddo briefing con le spiegazioni dei vari obbiettivi da raggiungere. Non ultimo ma non meno importante la mancanza di qualsiasi forma di modalità in multiplayer che avrebbe sicuramente alzato la durata del titolo.

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