Krazy Racers
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Krazy Racers ha accompagnato la distribuzione del Game Boy Advance un po' in tutto il mondo: prima in Giappone (sotto il nome di Wai Wai Racing), quindi negli Stati Uniti e in Europa. La scelta di Konami é stata chiara: in attesa dell'arrivo di Mario Kart Advance, il loro Krazy Racers avrebbe dovuto colmare la "lacuna" (se tal può definirsi) e saziare la voglia di sano e spassoso multiplayer dei tanti nuovi adepti-GBA. Il fatto che poi il gioco Nintendo sia stato ulteriormente posticipato, fino all'attuale data di fine luglio/agosto, non può far altro che concorrere alla causa di Krazy Racers
Ma, come dicono i saggi, "aiutati che il ciel t'aiuta"... insomma, la fortuna va guadagnata, Konami può dire di aver compiuto la sua parte
K ATTACK!
Come avrete intuito dalle immagini qui pubblicate e dal paragrafo riportato poco più sopra, Krazy Racers non può esattamente dirsi un gioco che fa dell'originalità il suo vessillo. Nonostante questo la situazione é più che rosea e se é vero che "l'imitazione é la più grande testimonianza di ammirazione" (ora non fucilateci, la citazione dovrebbe essere "quasi" esatta...), Konami deve essere particolarmente devota a Mario Kart
Krazy Racers offre una nutrita schiera di mascotte e figurini presi in prestito da Konami dalle sue più celebri saghe: ripensati, tondeggiati e resi paciocchi al punto giusto per diventare i protagonisti di un gioco dalle pretese dichiaratamente ilari del gioco. Ma la casa della piccola onda ha pensato bene di introdurre comunque alcuni aspetti che, se proprio non possono dirsi "nuovi" a tutti gli effetti, perlomeno introducono una certa profondità al gioco in single player, da sempre tallone di Achille di Mario Kart e degli aspiranti al suo trono. In Krazy Racers sono infatti presenti delle licenze da acquisire tramite il sorpasso con successo di alcune prove particolari, naturalmente le licenze (patenti, torniamo al vecchio, sano termine italiano che fa tanto Gran Turismo) permettono di partecipare ai Gran Premi più avanzati del gioco
Ma, come dicono i saggi, "aiutati che il ciel t'aiuta"... insomma, la fortuna va guadagnata, Konami può dire di aver compiuto la sua parte
K ATTACK!
Come avrete intuito dalle immagini qui pubblicate e dal paragrafo riportato poco più sopra, Krazy Racers non può esattamente dirsi un gioco che fa dell'originalità il suo vessillo. Nonostante questo la situazione é più che rosea e se é vero che "l'imitazione é la più grande testimonianza di ammirazione" (ora non fucilateci, la citazione dovrebbe essere "quasi" esatta...), Konami deve essere particolarmente devota a Mario Kart
Krazy Racers offre una nutrita schiera di mascotte e figurini presi in prestito da Konami dalle sue più celebri saghe: ripensati, tondeggiati e resi paciocchi al punto giusto per diventare i protagonisti di un gioco dalle pretese dichiaratamente ilari del gioco. Ma la casa della piccola onda ha pensato bene di introdurre comunque alcuni aspetti che, se proprio non possono dirsi "nuovi" a tutti gli effetti, perlomeno introducono una certa profondità al gioco in single player, da sempre tallone di Achille di Mario Kart e degli aspiranti al suo trono. In Krazy Racers sono infatti presenti delle licenze da acquisire tramite il sorpasso con successo di alcune prove particolari, naturalmente le licenze (patenti, torniamo al vecchio, sano termine italiano che fa tanto Gran Turismo) permettono di partecipare ai Gran Premi più avanzati del gioco