Kuru Kuru Kururin

di Redazione Gamesurf
Non esiste console portatile senza un degno puzzle game, la regola d'oro capace di garantire fama e successo é stata scritta dallo stesso Game Boy nell'ormai preistorico 1989, quando le prima console portatile del mondo si affacciò sul mercato con la Killer Application per antonomasia, Tetris
Ad accompagnare il lancio nipponico del Game Boy Advance troviamo invece Chu Chu Rocket di Sega e Kuru Kuru Kururin, sviluppato sotto etichetta Nintendo da Eighting (che, ma non ci giureremmo, dovrebbero essere bene o male le stesse menti che si celavano dietro a Bloody Roar 2, sviluppato difatti da Eighting/Raizing). Presentato fin dallo scorso agosto in quel del Nintendo Spaceworld e subito a seguire a Londra in occasione dell'ECTS, Kuru Kuru Kururin é semplicemente uno dei titoli che rientrano nel poker calato dalla grande "N" a supporto della sua promettente consolina, unitamente a F-Zero for Game Boy Advance, Super Mario Advance, Napoleon

SIMULAZIONE DI VOLO?
Kuru Kuru, ovvero la trascrizione onomatopeica (piuttosto improbabile peraltro) del rumore emesso da due pale che ruotano. Le pale sono quelle di un elicottero e il protagonista del nostro gioco é esattamente al controllo di questo piccolissimo velivolo. Ovviamente il tutto non é altro che uno dei tanti "trucchetti" utilizzati per cercare di dare una spiegazione e delle motivazioni all'esistenza di un gioco simile, dato che su schermo l'elicottero si tramuta in una bacchetta che ruota su se stessa, come se fosse, appunto, un elicottero visto dall'alto. Scopo del gioco? Arrivare al termine di intricati labirinti senza toccare le pareti o gli ostacoli disseminati lungo il percorso, utilizzando eventualmente particolari strutture per far cambiare alla nostra bacchettina senso di rotazione, premendo uno dei due tasti principali per muoverla leggermente più veloce e raccogliendo alcuni bonus che ricoprono un ruolo quasi esclusivamente estetico. Un concetto semplice, per un gioco profondo: come nel migliore dei casi