L'Ombra di Zorro
di
Zorro, che in spagnolo vuol dire volpe, é noto nel mondo come il giustiziere mascherato in grado di difendere i deboli cittadini di una nascente Los Angeles, da un potere militare dittatoriale che pensa solamente ai propri interessi. La sua fama si deve soprattutto ad una serie di telefilm, trasmessi per la prima volta negli Stati Uniti nel 1957, ma presentata ormai più volte in Italia. Anche di recente RAI 2 li ha riproposti a ridosso delle prima fascia serale, sostituendoli poi con una serie di telefilm, che vede sempre Zorro come protagonista, ma di più recente produzione. Inutile dire che risultano qualitativamente molto meno validi di quelli della serie originale e il nuovo Zorro non ha proprio nulla a che vedere, come figura e come personalità, con quello interpretato alla fine degli anni cinquanta da Guy Williams. E' quindi con una certa trepidazione ed emozione che ci avviciniamo a questa che é la prima avventura che vede come protagonista il personaggio di Zorro e che si ispira direttamente alle atmosfere e situazioni proprio di quei telefilm
UNA LOS ANGELES DI 170 ANNI FA
Los Angeles 1830, tutta la città é in fermento per l'arrivo di Fuertes, nuovo Capitano della città. Ma Don Alejandro de la Vega, padre di Don Diego, riconosce nel nuovo arrivato il Macellaio di Saragozza, criminale di guerra che durante il conflitto tra Spagna e Francia si é macchiato di crudelissimi eccidi e da tutti ritenuto morto. Come é mai possibile che sia guarito dalle sue terribili ferite? Come mai é venuto in California? Chi é quella splendida fanciulla che l'accompagna? Don Diego, che segretamente é Zorro il giustiziere mascherato, si trova di fronte ad un difficilissimo enigma, vestiti i panni della volpe nera si getta nella mischia per cercare di trovare le giuste risposte alle tante domande
LE DUE VITE DI DON DIEGO DE LA VEGA
Per sapere quanto sia conosciuto ed idolatrato, anche in Italia, il personaggio di Zorro, basta vedere il numero di bambini che, nel periodo di carnevale, decidono di mascherarsi come l'eroe spagnolo/messicano. Certo la facilità con sui si può realizzare il mascheramento ha un'importanza rilevante, ma sicuramente vi é un amore ed una passione per Zorro che non é mai quella di una moda fugace. Stupisce quindi il fatto che si sia dovuto attendere tanto tempo prima di vedere una trasposizione digitale delle sue avventure (tralasciando qualche titolo uscito all'epoca di Spectrum e Commodore 64). L'Ombra di Zorro é un'avventura 3D che miscela elementi tipici dell'adventure con altri più prettamente arcade. Non vi sono particolari enigmi da risolvere, quanto piuttosto duelli alla spada da vincere, burroni da saltare, oggetti da raccogliere. Questo sicuramente scontenterà gli avventurieri più incalliti, ma può far apprezzare il gioco ad una platea più ampia. L'atmosfera é sicuramente ben realizzata, i personaggi, anche se non rassomigliano graficamente agli attori del telefilm, forse escluso il solo Don Diego de la Vega alias Zorro, ne recuperano totalmente lo spirito e la bonaria filosofia di vita. Vi é Alejandro, il saggio padre di Diego, coerente e irruento, pronto a rischiare in prima persona pur di non subire un ingiusto sopruso, Bernardo, il servo sordomuto di casa de la Vega, prezioso amico e collaboratore di Zorro e non poteva mancare la simpatica figura del Sergente Garcia, qui forse presentato in maniera meno istrionesca del suo eccezionale alter ego televisivo
UNA LOS ANGELES DI 170 ANNI FA
Los Angeles 1830, tutta la città é in fermento per l'arrivo di Fuertes, nuovo Capitano della città. Ma Don Alejandro de la Vega, padre di Don Diego, riconosce nel nuovo arrivato il Macellaio di Saragozza, criminale di guerra che durante il conflitto tra Spagna e Francia si é macchiato di crudelissimi eccidi e da tutti ritenuto morto. Come é mai possibile che sia guarito dalle sue terribili ferite? Come mai é venuto in California? Chi é quella splendida fanciulla che l'accompagna? Don Diego, che segretamente é Zorro il giustiziere mascherato, si trova di fronte ad un difficilissimo enigma, vestiti i panni della volpe nera si getta nella mischia per cercare di trovare le giuste risposte alle tante domande
LE DUE VITE DI DON DIEGO DE LA VEGA
Per sapere quanto sia conosciuto ed idolatrato, anche in Italia, il personaggio di Zorro, basta vedere il numero di bambini che, nel periodo di carnevale, decidono di mascherarsi come l'eroe spagnolo/messicano. Certo la facilità con sui si può realizzare il mascheramento ha un'importanza rilevante, ma sicuramente vi é un amore ed una passione per Zorro che non é mai quella di una moda fugace. Stupisce quindi il fatto che si sia dovuto attendere tanto tempo prima di vedere una trasposizione digitale delle sue avventure (tralasciando qualche titolo uscito all'epoca di Spectrum e Commodore 64). L'Ombra di Zorro é un'avventura 3D che miscela elementi tipici dell'adventure con altri più prettamente arcade. Non vi sono particolari enigmi da risolvere, quanto piuttosto duelli alla spada da vincere, burroni da saltare, oggetti da raccogliere. Questo sicuramente scontenterà gli avventurieri più incalliti, ma può far apprezzare il gioco ad una platea più ampia. L'atmosfera é sicuramente ben realizzata, i personaggi, anche se non rassomigliano graficamente agli attori del telefilm, forse escluso il solo Don Diego de la Vega alias Zorro, ne recuperano totalmente lo spirito e la bonaria filosofia di vita. Vi é Alejandro, il saggio padre di Diego, coerente e irruento, pronto a rischiare in prima persona pur di non subire un ingiusto sopruso, Bernardo, il servo sordomuto di casa de la Vega, prezioso amico e collaboratore di Zorro e non poteva mancare la simpatica figura del Sergente Garcia, qui forse presentato in maniera meno istrionesca del suo eccezionale alter ego televisivo