La 24 Ore di Le Mans

di Redazione Gamesurf
Un particolare da tenere costantemente presente è il carico aerodinamico: date le salite seguite da rapide discese, che alcuni circuiti presentano, il pilota deve necessariamente tenere sotto controllo quest'aspetto, se non vorrà incorrere in perdite d'aderenza all'avantreno all'inizio della parte discendente.

Durante la guida sul bagnato, le sensazioni trasmesse cambiano radicalmente: oltre all'ovvia frenata più lunga, il pilota deve tenere in considerazione la frequente possibilità dell'effettuarsi di un testa coda nelle curve strette; nel caso di questo tipo di condizioni meteorologiche si consiglia l'uso dell'analogico in modo da sfruttare una guida il più possibile progressiva e pulita, cosi da impedire fastidiose perdite d'aderenza in entrata e in uscita di curva.
Un altro fattore che può essere d'aiuto in questi casi è la scelta della giusta inquadratura tra le quattro possibili, in modo da poter tenere sempre sotto controllo più pista possibile.
La configurazione standard dei comandi è stata studiata sufficientemente bene, purtroppo manca la possibilità di poter configurare personalmente i tasti.
La longevità è relativa, vista la tipologia di gioco, all'utente: nel caso di un appassionato è sicuramente alta, viste anche le innumerevoli tipologie di gara che offre il gioco; al contrario, se si dovesse trattare di un neofita calerebbe parecchio, vista l'eccessiva difficoltà d'adattamento con uno stile di guida e di competizione diverso dal solito.
Apprezzabile la possibilità di giocare in quattro, particolare che aumenta la longevità, anche se per questa modalità è fortemente consigliato un televisore veramente grande.

In generale un gioco interessante, per gli appassionati del genere che intendono cimentarsi su un tracciato non comune e impegnativo sotto tutti i punti di vista.
Un'opera pensata per dare le stesse emozioni di una vera gara di durata stando comodamente seduti sul divano di casa vostra.


Gabriele Idda