La 24 Ore di Le Mans

La 24 Ore di Le Mans
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La grafica di gioco si presenta in maniera essenziale: dei particolari dell'auto colpisce, in modo singolare, l'idea dei dischi dei freni che, dopo una lunga frenata, diventano rossi, illuminando la parte interna del cerchione.
La 24 Ore di Le Mans

La rappresentazione schiacciata della vettura aumenta la sensazione ottica della velocità, già di per se alta, come il particolare delle scie d'aria presenti, ad alte velocità, sulle estremità dell'alettone.
Nel caso di contatti o urti si sente la mancanza delle deformazioni sulla vettura che non avrebbero stonato; sarebbe bastato anche un alettone traballante dopo un tamponamento.
Unico particolare che stona è la scarsa scia d'acqua alzata dalle vetture durante le gare sotto una pioggia battente; fattore che alza la visibilità durante i sorpassi a favore della giocabilità, ma a discapito della realismo.
I fondali sono ben curati e precisi, la sabbia nelle vie di fuga è molto realistica soprattutto quando, durante un'uscita di pista, si alza il classico polverone.
Un tocco di realismo in più è offerto dalla sosta ai box, dove la sostituzione delle gomme sarà effettuata con tanto d'animazione in tempo reale dei meccanici addetti all'operazione.
Per quanto riguarda l'aspetto sonoro dell'opera, è necessario valutarlo in rapporto al tipo di corsa: possono essere selezionate due stazioni radio che trasmettono musica rock oppure leggera; nella realtà, infatti, alcuni piloti richiedono che sia trasmessa della musica attraverso la radio per le comunicazioni tra pilota e box in modo da ridurre lo stress di una guida agonistica così prolungata.
Gli effetti sonori sono ben curati: lo stridere delle gomme in frenata, il ritmico rumore generato dal passaggio su un cordolo, la melodia del motore e gli effetti provocati da un'uscita di pista sui differenti terreni rimangono sempre realistici e ottimamente sincronizzati e anche gli impatti sono resi ottimamente
Un tocco di classe è rappresentato dai rumori delle pistole pneumatiche, per il cambio delle gomme, durante la sosta ai box.
La 24 Ore di Le Mans

La giocabilità non è altissima in quanto lo stile di guida è molto diverso da quello d'altri giochi analoghi: la frenata deve essere il più dolce possibile oltre che progressiva in modo da non bloccare le ruote; l'entrata in curva, per esempio, non può essere effettuata in frenata, pena una perdita di controllo della vettura all'anteriore, difficilmente ricuperabile con un controsterzo anche se immediato, il numero di giri del motore dovrà essere sempre tenuto sotto controllo, in modo che non debba soffrire nel recuperare velocità, nel caso di frenate eccessivamente lunghe, con notevole perdita di spinta.
L'uso del cordolo è fortemente consigliato per mantenere la vettura in traiettoria, in modo particolare al termine delle curve ad alta velocità, cosi da aiutarla a non uscire dal tracciato.
La 24 Ore di Le Mans
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La 24 Ore di Le Mans

Se esiste un circuito la cui vita agonistica, e non, ha segnato la storia delle corse questa è la gara di Le Mans; per questo la Melbourne House, con la distribuzione dell'Infogrames, creando Le Mans 24 Hours ha mirato a raggiungere l'interesse di tutti coloro che desideravano poter correre su questa pista tanto impegnativa quanto leggendaria.
Il gioco è capace di trasmettere le emozioni di una vera gara di durata: la preparazione, le strategie, la pazienza e la voglia di vincere creano un mix cosi reale da trasportarti nell'atmosfera di quest'evento.
Le auto sono le stesse dell'edizione 2000 della gara, divise in GT e prototipi con la presenza di marchi prestigiosi come Porsche e Chrysler rispettivamente con la 911 GT 2 e la Viper GTS-R, mentre per i prototipi troviamo costruttori famosi quali Reynard, Lola, Panoz e Audi.
La grafica di gioco si presenta discretamente, i particolari dell'auto sono ben curati con una veloce risposta fisica ai comandi con una sensazione ottica della velocità altissima.
Il circuito è stato ricreato fedelmente, buone anche le quattro inquadrature a disposizione; Il realismo non viene a mancare neanche durante la sosta ai box dove la sostituzione delle gomme sarà effettuata con tanto d'animazione in tempo reale dai meccanici addetti all'operazione come nella realtà.
Per quanto riguarda l'aspetto sonoro dell'opera, non si possono lodare i programmatori per il lavoro fatto sulla scelta delle musiche, mentre il discorso è opposto relativamente agli effetti sonori.
La giocabilità non è altissima in quanto lo stile di guida è molto diverso da quello d'altri simulatori di guida, ma con la pratica possono essere raggiunti ottimi livelli di competitività.
La longevità è relativa, vista la tipologia di gioco, all'utente: nel caso di un appassionato è sicuramente alta, al contrario, se si dovesse trattare di un neofita, calerebbe.
In generale un gioco interessante per tutti coloro che intendono cimentarsi su un tracciato non comune e impegnativo sotto tutti i punti di vista; ma soprattutto per appassionati delle gare di durata.
Un opera pensata per dare le stesse emozioni di una gara cosi difficile e prestigiosa stando comodamente seduti sul divano di casa vostra.