La maledizione della prima luna

di Tommaso Alisonno

IL MIO NOME E' NATHANIEL HAWK...
...e sono un capitano di lungo corso, comandante del vascello Victory battente bandiera della Marina di Sua Maestà Britannica. In seguito ad una tempesta, ero giunto finalmente a Oxbay, dove ho venduto un carico di cacao e cuoio, riparare la nave, e assumere una nuova ciurma. Ho fatto appena in tempo a lasciare il porto prima che una flottiglia di galeoni francesi lo assalisse e conquistasse. Sarebbe mia responsabilità ora quella di informare dell'accaduto il governatore dell'isola di Redmond, massima autorità inglese nell'arcipelago... sempre se sarò interessato a farlo, ovviamente...



DOV'E' FINITO JONNY DEPP?
Ve lo dico subito: non c'è. E non c'è neanche Orlando Bloom. Il gioco uscito negli states col titolo "Pirates of the Caribbean" era originariamente previsto col titolo "Sea Dogs 2". In seguito, la Disney è entrata nel progetto, comportando una variazione totale di titolo e delle modifiche (ma sarebbe più giusto dire "aggiunte") alla trama principale, in modo che comparissero degli elementi in comune con la pellicola, come la presenza di non-morti. In Italia, per analoghe ragioni, troverete il gioco negli scaffali col titolo "La Maledizione della Prima Luna", ma una volta tolta la scatola ed il manuale di istruzioni, niente nel gioco sarà diverso dall'originale, compresi i menù e addirittura le etichette dei CD (riportanti, infatti, la dicitura "Pirates of the Caribbean").
Ma basta tergiversare: PotC è un gioco di ruolo in stile Bethesda. Questo significa che vi troverete ad impersonare il capitano Hawk durante le sue avventure nel mar dei Caraibi, composte da viaggi in mare, battaglie navali, dialoghi cittadini, commerci, esplorazioni di jungle e caverne, e duelli con pirati, siano essi vivi o non-morti. Man mano che Hawk guadagnerà esperienza potrà incrementare le sue skill e apprendere nuove abilità, oltre che governare navi di classe superiore. Lo "stile" Bethesda compare nella vastissima libertà ancora una volta concessa al giocatore, il quale potrà, se lo desidererà, ignorare la trama principale e dedicarsi liberamente alla crescita ed agli affari privati del suo personaggio; inoltre, ancora una volta (così com'era con Sea Dogs) sarà possibile scegliere sotto quale bandiera schierarsi, sia essa quella inglese, francese, spagnola, portoghese, olandese o pirata.

VITA DI BORDO
Le schermate di navigazione sono due: se state compiendo grandi viaggi tra un'isola e l'altra, guiderete un modello semplificato (e molto pupazzoso) del vostro veliero su una mappa dell'arcipelago, facendo attenzione ad evitare tempeste e navi nemiche (a meno che non siate in cerca di esperienza... e di guai!); quando sarete impegnati in manovre navali, quali avvicinamenti ai porti o ai punti di approdo, oppure in battaglie navali, la grafica passerà ad una visuale in cui potrete governare direttamente la vostra nave, comandare il fuoco dei cannoni ed il tipo di munizioni, e così via, sia da una visuale in terza persona (libera) sia in prima (dal ponte della nave). In questa seconda modalità di navigazione la velocità della nave (capacità di sfruttare il vento), la capacità di manovra, la portata dei cannoni, la coordinazione degli stessi, i tempi di ricarica eccetera dipenderanno dal tipo di nave che possedete, dalle abilità possedute dal vostro personaggio e da eventuali ufficiali che potete aver assunto a terra. Se vi avvicinate molto ad una nave nemica potrete anche tentare di abbordarla (o essere a vostra volta abbordati): in tal caso la visuale passerà alla modalità "terrestre" (quella descritta nel prossimo paragrafo) e dovrete combattere sui ponti delle navi per conquistare la vittoria all'arma bianca. I vascelli catturati in questo modo potranno poi essere affondati o, se avete ufficiali esperti in navigazione, uniti alla nostra flotta che così può arrivare a contare fino a quattro navi.