La maledizione della prima luna
REALIZZAZIONE TECNICA
Per quanto Morrowind ci abbia stupito col suo splendore, la Bethesda non è mai stata particolarmente nota per realizzazioni tecniche eccezionali: Daggerfall non lo era, e Sea Dogs neppure. PotC non è brutto, ma sicuramente non lo possiamo definire il non plus ultra delle innovazioni. Diciamo che i modelli 3D a terra sono abbastanza dettagliati e curati, così come le strutture e i fondali, e non mancano begli effetti come quelli dell'erba che si sposta al nostro passaggio o quello della pioggia battente. Ma basta: niente di eccezionalmente lodevole, ma almeno è decisamente fluido e leggero.
Migliore la grafica della navigazione, con navi molto ben curate e buoni effetti di mare (mi spiace solo che con la Radeon7500 il mio PC non supporti l'effetto "acqua cristallina" tipico dei giochi Xbox e che si può notare solo con schede più moderne, cosicché gli screenshot non rendono giustizia alla bellezza...). Il mare è molto trasparente e vicino alla costa è possibile vedere il fondo in maniera decisamente dettagliata, oltre agli squali che gironzolano intorno alla chiglia. Purtroppo, il motore è minato da diversi Bug... uno su tutti, il bad clipping tra nave e nave, che le vede compenetrarsi orribilmente molto prima che venga registrato l'impatto (con relativo contraccolpo e danneggiamento di entrambe le chiglie).
Il sonoro è ben realizzato, con musiche carine, ottimi effetti e buoni doppiaggi, perlomeno nelle battute doppiate (non tutte). L'unico problema è che qualche brano musicale è riadattato da Sea Dogs, e per un gioco che non si chiama Sea Dogs 2 è veramente una cosa troppo sporca!
GIOCABILITA' E LONGEVITA'
L'idea di inserire un lato "arcade" in un contesto di commerci e battaglie navali come quello di Sea Dogs è indubbiamente ottima, e anche se la realizzazione è ancora limitativa si tratta comunque di un ottimo push up alla dinamica di gioco. Fondendo insieme i due aspetti, infatti, gli sviluppatori della Akella sono riusciti a ricreare piacevolmente e appassionatamente il mondo dei pirati dei Caraibi a tutto tondo, e le nuove missioni sono più complesse e interessanti del semplice "vai lì e parla con Tizio, vai là e affonda la nave di Caio": adesso possiamo aggiungere anche "vai su e trova l'oggetto di Pinco, vai giù e uccidi Pallino" :-D. Scherzi a parte, il gioco è divertente, perlomeno nel suo aspetto di battaglie navali ed esplorazioni, anche se per la vostra salute (e soprattutto per la salute di quei pirla dei vostri ufficiali, che tendono a morire come mosche) cercherete di evitare il maggior numero possibile di scontri all'arma bianca. La trama di gioco è interessante, piena di sotto-trame, divagazioni e quest opzionali, e soprattutto è strutturata in modo che in qualsiasi momento (o quasi) possiate metterla da parte e riprendere ad occuparvi dei vostri affari personali, e questo è consigliato: infatti, se andrete avanti senza preoccuparvi di racimolare denaro e ampliare la nave e la flotta, ben presto vi troverete ad affrontare nemici al di sopra delle vostre capacità
Le ore di gioco non sono poche, visto che non potrete, come già detto, fare la trama base tutto d'un fiato, e i due livelli di difficoltà (navigazione arcade e navigazione realistica) assicurano inoltre una possibile rivisitazione del gioco terminato.
CONCLUSIONI
Pirates of the Caribbean, o La Maledizione della Prima Luna che dir si voglia, è un gioco divertente, ben realizzato sotto il profilo navale, incoraggiante a terra (anche se con qualche bug di troppo...), complessivamente discreto. Eppure, dal successore di quel Sea Dogs che mi aveva letteralmente stregato mi aspettavo forse qualcosina di più... forse per questo il vero Sea Dogs 2 lo dovremo attendere ancora? Speriamo...
La maledizione della prima luna
6.5
Voto
Redazione
La maledizione della prima luna
Non chiamatelo "Sea Dogs 2": potrebbe voltarsi d'istinto e poi far finta di niente; ma non chiamatelo neanche "La Maledizione della Prima Luna", perché col film omonimo ha solo alcuni elementi di contatto. "Pirates of the Caribbean" (come lo chiamo io) è un gioco di ruolo un po' fuori dagli schemi Bethesda, nel senso che la trama principale ha un'incidenza notevole sulle avventure che vivrete, per quanto non manchino numerose sotto-trame, piccole missioni Random e, ancora una volta, la libertà di gironzolare per l'arcipelago a farsi gli affari propri. Peccato per alcune scelte discutibili e per gli immancabili Bug...