La Mummia - Il Ritorno
di
Redazione Gamesurf
Il primo film de La Mummia (qui trovate la nostra recensione del relativo DVD Video) giunse alla ribalta senza eccessive pretese: era un buon film d'azione con interessanti effetti speciali, accompagnati da momenti e situazioni particolarmente divertenti. Pochi si sarebbero aspettati che la pellicola avrebbe riscosso un successo tale da motivare la realizzazione di un seguito, ma così é stato e con il sequel anche altri campi dell'intrattenimento sono stati raggiunti dalla "longa manus" della strascicante mummia. C'é però grande differenza tra il mondo dei film e quello dei videogiochi: in quest'ultimo - in alcuni casi - accade ancora che non si presti sufficiente attenzione nel confezionare titoli che rispecchino gli standard di qualità conseguiti per una certa piattaforma; é il caso purtroppo anche dei programmatori de La Mummia - Il Ritorno, che sembra non siano stati messi al corrente delle potenzialità presenti in una PlayStation 2
SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO..
Come già accennato fra le righe delle affermazioni precedenti, fin dall'inizio La Mummia - Il Ritorno colpisce per mancanza di cura nella realizzazione: dopo una scarna schermata introduttiva con del testo e un buon parlato - ma assolutamente priva di filmati - il primo impatto con il motore di gioco é deludente. Davvero pochi elementi fanno capire al giocatore che la macchina con cui si sta giocando é una PlayStation 2, piuttosto sembra di avere a che fare con una PSone con una grafica più definita. I modelli poligonali appaiono composti da pochi elementi, troppo squadrati, soprattutto rispetto ad altri titoli che girano sulla stessa console, ma sono le animazioni a toccare il fondo grazie all'eccessiva rigidità: il movimento della corsa di Rick non é realistico, per non parlare dei movimenti che utilizza per combattere... il primo Tekken per PSone era di gran lunga più fluido e convincente
Che dire poi della mancata animazione della bocca? Osservare i personaggi scambiarsi battute con cenni del capo é una cosa che speravamo di non vedere più: i volti sono assolutamente immobili, nessun movimento facciale é stato considerato e il risultato finale é poco piacevole a vedersi, anche perché la regia é incredibilmente generosa di primi piani... Globalmente il tutto ricorda i primi Tomb Raider, quelli con i nemici "blocchettosi" e le texture sgranate: non siamo proprio alle stesso livello, ma probabilmente solo perché con una PS2 non si può scendere troppo in basso..
SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO..
Come già accennato fra le righe delle affermazioni precedenti, fin dall'inizio La Mummia - Il Ritorno colpisce per mancanza di cura nella realizzazione: dopo una scarna schermata introduttiva con del testo e un buon parlato - ma assolutamente priva di filmati - il primo impatto con il motore di gioco é deludente. Davvero pochi elementi fanno capire al giocatore che la macchina con cui si sta giocando é una PlayStation 2, piuttosto sembra di avere a che fare con una PSone con una grafica più definita. I modelli poligonali appaiono composti da pochi elementi, troppo squadrati, soprattutto rispetto ad altri titoli che girano sulla stessa console, ma sono le animazioni a toccare il fondo grazie all'eccessiva rigidità: il movimento della corsa di Rick non é realistico, per non parlare dei movimenti che utilizza per combattere... il primo Tekken per PSone era di gran lunga più fluido e convincente
Che dire poi della mancata animazione della bocca? Osservare i personaggi scambiarsi battute con cenni del capo é una cosa che speravamo di non vedere più: i volti sono assolutamente immobili, nessun movimento facciale é stato considerato e il risultato finale é poco piacevole a vedersi, anche perché la regia é incredibilmente generosa di primi piani... Globalmente il tutto ricorda i primi Tomb Raider, quelli con i nemici "blocchettosi" e le texture sgranate: non siamo proprio alle stesso livello, ma probabilmente solo perché con una PS2 non si può scendere troppo in basso..
La Mummia - Il Ritorno
4.5
Voto
Redazione
La Mummia - Il Ritorno
La Mummia - Il Ritorno è un gioco deludente. La realizzazione tecnica - grafica soprattutto - non è per nulla all'altezza dei titoli PlayStation 2 dell'ultima generazione e il gioco in sé si rivela poco impegnativo, a causa di un'intelligenza artificiale veramente ai minimi livelli. La numerosa oggettistica non fa che aumentare la frustrazione del giocatore: è inutile e poco differenziata. Gli unici lati positivi de La Mummia - Il Ritorno sono gli enigmi ben strutturati e il buon parlato. Solo i giocatori più giovani o i grandi amanti del film potranno provare interesse per questo gioco, davvero troppo sotto la media rispetto a quanto offre attualmente il mercato PS2.
Alberto Torgano
SECONDO COMMENTO
Meno peggio del previsto: invece di una catastrofe, La Mummia - Il Ritorno si è rivelato un tie-in decente e ben pensato, rovinato però da una realizzazione approssimativa. I patiti del film potranno avvicinarsi al gioco e godersi le ambientazioni e i personaggi familiari, magari apprezzando anche i lati positivi di questo titolo, primo fra tutti la duplicità della trama. Tutti gli altri, invece, rischiano di venire sopraffatti da uno schema di gioco abbastanza elementare, da un'intelligenza artificiale lacunosa e da un livello di difficoltà non molto elevato. Dunque, un gioco solamente sufficiente, che fa sperare in qualcosa di meglio per eventuali futuri sequel.
Stefano Castelli
Alberto Torgano
SECONDO COMMENTO
Meno peggio del previsto: invece di una catastrofe, La Mummia - Il Ritorno si è rivelato un tie-in decente e ben pensato, rovinato però da una realizzazione approssimativa. I patiti del film potranno avvicinarsi al gioco e godersi le ambientazioni e i personaggi familiari, magari apprezzando anche i lati positivi di questo titolo, primo fra tutti la duplicità della trama. Tutti gli altri, invece, rischiano di venire sopraffatti da uno schema di gioco abbastanza elementare, da un'intelligenza artificiale lacunosa e da un livello di difficoltà non molto elevato. Dunque, un gioco solamente sufficiente, che fa sperare in qualcosa di meglio per eventuali futuri sequel.
Stefano Castelli