La Mummia - Il Ritorno

di Redazione Gamesurf
Se poi deciderete di usare due spade contemporaneamente sarà il caos: gli avversari cadranno come candele, anche se non capirete bene perché... Naturalmente i colpi localizzati sono pressoché assenti, solo combattendo contro le mummie si può assistere all'amputazione di arti e teste, ma abbiamo il sospetto che si tratti di effetti casuali; contro avversari umani, né sangue, né braccia volanti compariranno su schermo, anche se attaccherete con armi da taglio

In aggiunta a tutto questo, gli ambienti sono troppo poveri di elementi con cui si possa interagire: una certa scarsità d'arredo é comprensibile in livelli situati in caverne, ma non lo é se ci si muove in un museo. La scarsa interattività, insieme ai nemici lobotomizzati, concorre a creare un ambiente "finto" che sa di preconfezionato e non consente al giocatore di calarsi pienamente nell'atmosfera che il gioco tenta di mettere in campo
EPPURE CI SARA' QUALCOSA DI BUONO
Nonostante gli evidenti lati negativi fin qui esposti, alcuni elementi riescono a rialzare almeno un po' il livello qualitativo de La Mummia - Il Ritorno: innanzitutto gli enigmi sono capaci di stimolare interesse - pur non essendo molto impegnativi - e fanno della varietà il loro punto di forza. In particolare saranno probabilmente i giocatori più giovani a essere maggiormente coinvolti dalle meccaniche di gioco. Anche la storia é narrata in modo chiaro: tra un livello e l'altro alcuni testi spiegano l'evolversi delle vicende, così anche chi non ha visto il film può capire cosa succede. Trattandosi di un gioco basato sulla licenza di una pellicola per il grande schermo, sarebbe stato gradito anche qualche filmato, ma inspiegabilmente non ve n'é traccia. Per quanto concerne il comparto audio si distingue in particolar modo il parlato, di buon livello qualitativo: le voci sono azzeccate e i personaggi (Rick soprattutto) dispensano a volte ottime battute
ASPETTANDO THE SCORPION KING
Concludendo La Mummia - Il Ritorno é un gioco mal riuscito: i molti difetti non sono bilanciati da un eguale numero di pregi. Peccato per l'assenza di una qualche modalità alternativa (multiplayer, per esempio) che avrebbe ulteriormente aumentato la longevità, che comunque si salva grazie alla possbilità di giocare l'avventura secondo due strade diverse interpretando Rick oppure Imhotep. E' però soprattutto la realizzazione tecnica a lasciare delusi: siamo quasi nel 2002, e vorremmo vedere giochi sviluppati con maggior cura, e che siano davvero capaci di sfruttare a fondo tutte le potenzialità di una PlayStation 2.