L.A. Noire

di Luca Gambino
Alla nostra volontà di approfondire la questione da una posizione comunque di "prudenza", il nostro detective partirà come un toro muovendo accuse spesso del tutto inconsistenti e diametralmente opposte a quelle che erano le nostre intenzioni iniziali. Si sente, in questo senso, la mancanza di un set di frasi e di ipotesi pre confezionate che si sarebbero potute usare per cercare di scardinare le difese del sospetto senza per questo lanciarsi a testa bassa verso ipotesi assurde e che, di fatto, rendono troppo simili il "dubbio" e il "falso". Ad ogni modo, dopo qualche interrogatorio, si riesce a prendere le misure anche a questo evidente problema, riuscendo ad ottenere quasi sempre una buona percentuale di successo. Le domande portate a buon fine sbloccheranno positive valutazioni sul nostro operato che andranno a loro volta a metterci a disposizione particolari "punti intuito" che ci aiuteranno ad eliminare possibili risposte errate nel corso dell'interrogatorio o al ritrovamento immediato degli indizi sulla scena del crimine.

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Una volta dipanata la matassa che lega i vari indiziati con la vittima, dovremo tirare le somme e catturare l'assassino. Chiariamo subito che il caso, comunque vada, viene portato a termine in un modo o nell'altro e che bisogna dare atto al Team Bondi di aver costruito una buona ragnatela di eventi che si dirigono ovviamente verso un'unica soluzione ovvero la cattura dell'omicida. Impossibile, quindi, seguire una propria linea d'indagine, magari errata che porti a soluzioni non corrette. Quello che invece andrà ad incidere sulla nostra valutazione finale sarà per esempio, non aver immediatamente sbattuto in prigione il colpevole perché l'interrogatorio é stato effettuato nel modo sbagliato, oppure aver portato in centrale per accertamenti personaggi che invece erano del tutto estranei all'omicidio. Il caso, però, viene comunque portato a termine.

Ad ogni modo é proprio la natura "procedural" di ogni singolo caso a risultare avvincente. Il mix di ricerca, interrogatorio e l'applicazione di un certo tipo di ragionamento a quanto ottenuto dalle prove sul campo riescono a trascinare il giocatore all'interno della vicenda, costringendolo a portare a termine il caso per verifica la veridicità dei sospetti e delle teorie che immancabilmente si creano man mano che il caso prende forma. Capiterà che per portare a termine l'arresto verremo chiamati ad un inseguimento a perdifiato per i vicoli della città o alla classica corsa sui tetti dei palazzi, saltando di terrazzo in terrazzo o, alla peggio, a regolare i conti una volta per tutte con il più classico scambio di favori "via piombo". In quest'ultimo caso ci sarà dato modo di sfruttare anche un semplice sistema di coperture, non troppo evoluto invero ma comunque efficace per eliminare gli avversari di turno (e in alcuni momenti non saranno nemmeno pochi). Se invece scegliere di rincorrere i criminali di turno, sappiate che molte delle azioni come salti, scalate e arrampicate sono completamente automatizzate. Dovrete semplicemente avvicinarvi al punto corretto per vedere il vostro personaggio saltare l'ostacolo o arrampicarsi sull'ennesima scala antincendio disseminata per i vicoli della Los Angeles anni '40.




La natura dei casi prenderà in esame alcuni dei classici della letterature poliziesca, dalla truffa mal riuscita, alla fuga d'amore finita in tragedia fino alla caccia all'inafferrabile serial killer di turno. Precisiamo subito che i temi trattati sono effettivamente "adulti" e non sarà raro trovarvi di fronte a cadaveri completamente denudati, scambi di battute volgari e temi scomodi come la violenza domestica o le molestie sui minori. A fare da filo conduttore nei singoli casi che andremo a risolvere ci sarà anche una sotto-trama che prenderà spunto dal passato del nostro protagonista, raccontata sotto forma di flashback. Aspettatevi ovviamente anche i consueti sgarri tra i vari dipartimenti di polizia, la comparsa di elementi corrotti in seno alle forze dell'ordine e altri elementi di cui ovviamente non vi diciamo di più per non rovinarvi la sorpresa ma che vanno ad arricchire un piatto già succulento di suo.

Ovviamente la semplice risoluzione dei casi messi a disposizione uno di dietro l'altro sarebbe potuto risultare un pò troppo monotono, ed ecco quindi che capiterà spesso che tra uno spostamento e l'altro a bordo dei veicoli a nostra disposizione, potremo ricevere delle chiamate che segnalano particolari crimini nelle nostre vicinanze e a cui potremo accorrere lasciando da parte la quest che riprenderemo in un secondo momento. In questo caso gli interventi saranno legati più alle parti action e non ci vedranno coinvolti in attività di interrogatorio/analisi. Ovviamente il nostro protagonista avrà a disposizione una mappa completa della città, dove potrà visualizzare non solo gli elementi utili al caso, ma anche i luoghi di particolare interesse che sbloccherà nel suo girovagare per la città a bordo degli oltre 90 veicoli messi a disposizione. A questo proposito dobbiamo precisare che al contrario di quanto visto in altri titoli del genere (Mafia e GTA giusto per dirne due), le macchine presenti non sembrano differenziarsi troppo in termini prestazionali, dando l'impressione di guidare sempre lo stesso mezzo semplicemente con una differente livrea.

Un peccato veniale che però incide in un settore tecnico sicuramente buono ma che non fa gridare al miracolo. Nei mesi di sviluppo di LA Noire ci siamo abituati alle immagini che ritraggono la riproduzione facciale di attori conosciuti e inseriti nel gioco grazie all'ausilio di tecnologie d'ultimo grido. Ed effettivamente più di una volta ci siamo ritrovati a riconoscere sullo schermo i volti di attori di buon livello, le cui animazioni facciali riuscivano a dare giustizia al termine di "interpretazione digitale". Il problema sul versante tecnico é che i volti sono inseriti all'interno di modelli poligonali fin troppo spigolosi e poco definiti con l'impressione complessiva di avere delle "teste parlanti" montate su manici di scopa a cui si devono anche sommare numerose imprecisioni nelle animazioni e compenetrazioni poligonali tutt'altro che gradevoli alla vista. Appare chiaro come il Team Bondi abbia preferito concentrarsi maggiormente sulle espressioni facciali perché legate a doppia mandata con il gameplay stesso del titolo ma la mancanza di equilibrio tra i vari elementi grafici presenti sulla scena, salta agli occhi più di una volta nel corso del gioco.

Diverso discorso invece per l'audio. Al di là della colonna sonora a tema si evidenzia la qualità del doppiaggio originale, che riesce a dare quel tocco di drammaticità altrimenti impossibile con un doppiaggio in italiano, reso comprensibile dagli immancabili sottotitoli in italiano. Unico neo, leggere i sottotitoli nel corso degli spostamenti in macchina che spesso porta come conseguenze dirette, spiacevoli escursioni sui poveri pedoni.

Insomma, L.A. Noire é un titolo da avere, assolutamente. Seppure con qualche difetto strutturale e forse con un versante tecnico non all'altezza, é un gioco capace di tenervi incollati davanti al monitor lungo le 12 ore (ma che diventano tranquillamente 15 con le missioni aggiuntive e i collezionabili), usando tanto i vostri riflessi, quanto quel poco di materia grigia che vi é rimasto. Allora perché non il massimo dei voti? Innanzitutto perché anche se ci rendiamo conto che era praticamente impossibile aprire infinite linee d'indagine, non possiamo far finta di niente di fronte a qualche errore nella "consecutio" delle procedure. Comprensibile, intendiamoci, ma pur sempre un errore. A questo aggiungete l'impossibilità di dirigere esattamente l'indagine dove volete voi, affidandovi unicamente all'approccio di un protagonista che a volte sembra partire per la tangente e non fare troppe distinzioni tra un lecito "dubbio" e il "falso". Oltre a questo c'é anche un versante tecnico più che discreto ma che risulta meno bello e meno "vivo" di quanto visto in altri titoli del genere, come Mafia 2. Seguite però il nostro consiglio e investite i vostri soldi in L.A. Noire, non giocarci sarebbe un vero crimine.

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