La tela di Carlotta
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In contemporanea con il film in uscita in questi giorni nelle sale italiane, La Tela di Carlotta arriva anche sul Nintendo Ds. La pellicola è però tratta a sua volta dall'omonimo libro di E.B. White pubblicato oramai più di 50 anni fa, considerato un vero e proprio best seller per l'infanzia d'oltreoceano al punto da ispirare ben due film di animazione.
La storia vede il povero Wilbur (Filberto), prima adottato e cresciuto da una bambina di nome Fern, e poi suo malgrado destinato a diventare il piatto prelibato nel giorno di Natale; fortunatamente per lui, il nostro amico suino verrà però preso in simpatia da tutti gli animali che popolano la fattoria degli Zuckerman, specialmente dal ragno Carlotta, che cercheranno con tutti i mezzi (insieme a Fern) di aiutarlo a sfuggire a questo triste fato.
Come era prevedibile il titolo è un gioco di piattaforme dove dovremo appunto controllare Wilbur attraverso i livelli ambientati ognuno in una diversa parte della fattoria. In questa occasione non dovremo comunque limitarci solamente ad arrivare allo fine dello stage, ma come ogni platform che si rispetti, trovare anche oggetti di vario tipo e compiere favori per tutti i nostri amici, recuperando uova, mele, cuccioli perduti e quant'altro. Essendo però dei maiali, non potremo di certo fare affidamento ad una proverbiale agilità; il salto a nostra disposizione è piuttosto limitato in elevazione, ed anche utilizzando il doppio salto faremo sempre un po' di fatica a raggiungere le piattaforme più alte. D'altra parte potremo sfruttare la nostra mole per allontanare, per esempio con la spanciata, alcuni tipi di nemici come corvi o topi, anche se le mosse d'attacco più efficaci potranno essere utilizzate solo dopo aver ritrovato lo specifico power up, attivabile poi interagendo nello schermo tattile del Ds.
La struttura dei livelli, nonostante la poca varietà delle ambientazioni, è discreta, dato che lo sviluppo non si limita solamente ad uno scorrimento orizzontale, ma il giocatore sarà impegnato molto spesso a barcamenarsi anche in verticale o tornare sui propri passi. Nonostante ciò, il titolo è comunque piuttosto lineare, e la mappa (sempre presente nello schermo inferiore) aiuterà in caso di un molto improbabile disorientamento. L'interazione con gli ambienti è piuttosto limitata, ci saranno invece differenti personaggi con cui parlare, quasi sempre prodighi di buoni consigli. Il problema principale è che la comunque molto limitata difficoltà del gioco, è data non dalla struttura dei livelli, ma da qualche piccolo problema di precisione nella collisione tra protagonista e piattaforma, che potrebbe farci perdere una vita senza grandi colpe specifiche.
A spezzare in parte una monotonia diffusa, ci pensano alcune piccole varianti sul tema, come livelli basati sulla fuga da uno specifico nemico, o le sezioni di check point, dove potremo rimettere in sesto il nostro maiale, accarezzandolo, lavandolo e così via, tramite il pennino, un po' come accadeva in Nintendogs. Niente di esaltante, ma che certamente potrà essere apprezzato dai giocatori più giovani. Il gioco è suddiviso in sedici livelli, alcuni dei quali potranno essere completati in non più di dieci minuti, una longevità quindi piuttosto bassa, salvata in qualche modo dalla presenza di svariati minigiochi a cui potranno partecipare anche più giocatori; alcuni dei mini games possono essere quasi totalmente tralasciati, altri invece si sono rivelati delle piacevolissime sorprese, come quello in cui dovremo in una sorta di labirinto, tramite un gioco di incastri e spostamenti, liberare la strada verso l'uscita di Wilbur.
Il titolo graficamente non sorprende di certo, la palette di colori è utilizzata è buona, ma le animazioni dei personaggi sono limitate, ed anche gli ambienti e gli sfondi sembrano piuttosto elementari. Leggermente meglio il sonoro, anche se i motivetti pur adatti al contesto bucolico e spensierato del titolo sembrano troppi simili l'uno con l'altro; alcune parti del gioco sono inoltre doppiate in un buon italiano.
La Tela di Carlotta, è un titolo certamente dedicato ai videogiocatori più piccoli che sicuramente potranno divertirsi nel portarlo a termine, tutto sommato il gioco riesce a ricreare la simpatica atmosfera del film, però come spesso capita a queste trasposizioni, gli sviluppatori si sono limitati ad eseguire il proprio compitino senza nessuno spunto originale.
La storia vede il povero Wilbur (Filberto), prima adottato e cresciuto da una bambina di nome Fern, e poi suo malgrado destinato a diventare il piatto prelibato nel giorno di Natale; fortunatamente per lui, il nostro amico suino verrà però preso in simpatia da tutti gli animali che popolano la fattoria degli Zuckerman, specialmente dal ragno Carlotta, che cercheranno con tutti i mezzi (insieme a Fern) di aiutarlo a sfuggire a questo triste fato.
Come era prevedibile il titolo è un gioco di piattaforme dove dovremo appunto controllare Wilbur attraverso i livelli ambientati ognuno in una diversa parte della fattoria. In questa occasione non dovremo comunque limitarci solamente ad arrivare allo fine dello stage, ma come ogni platform che si rispetti, trovare anche oggetti di vario tipo e compiere favori per tutti i nostri amici, recuperando uova, mele, cuccioli perduti e quant'altro. Essendo però dei maiali, non potremo di certo fare affidamento ad una proverbiale agilità; il salto a nostra disposizione è piuttosto limitato in elevazione, ed anche utilizzando il doppio salto faremo sempre un po' di fatica a raggiungere le piattaforme più alte. D'altra parte potremo sfruttare la nostra mole per allontanare, per esempio con la spanciata, alcuni tipi di nemici come corvi o topi, anche se le mosse d'attacco più efficaci potranno essere utilizzate solo dopo aver ritrovato lo specifico power up, attivabile poi interagendo nello schermo tattile del Ds.
La struttura dei livelli, nonostante la poca varietà delle ambientazioni, è discreta, dato che lo sviluppo non si limita solamente ad uno scorrimento orizzontale, ma il giocatore sarà impegnato molto spesso a barcamenarsi anche in verticale o tornare sui propri passi. Nonostante ciò, il titolo è comunque piuttosto lineare, e la mappa (sempre presente nello schermo inferiore) aiuterà in caso di un molto improbabile disorientamento. L'interazione con gli ambienti è piuttosto limitata, ci saranno invece differenti personaggi con cui parlare, quasi sempre prodighi di buoni consigli. Il problema principale è che la comunque molto limitata difficoltà del gioco, è data non dalla struttura dei livelli, ma da qualche piccolo problema di precisione nella collisione tra protagonista e piattaforma, che potrebbe farci perdere una vita senza grandi colpe specifiche.
A spezzare in parte una monotonia diffusa, ci pensano alcune piccole varianti sul tema, come livelli basati sulla fuga da uno specifico nemico, o le sezioni di check point, dove potremo rimettere in sesto il nostro maiale, accarezzandolo, lavandolo e così via, tramite il pennino, un po' come accadeva in Nintendogs. Niente di esaltante, ma che certamente potrà essere apprezzato dai giocatori più giovani. Il gioco è suddiviso in sedici livelli, alcuni dei quali potranno essere completati in non più di dieci minuti, una longevità quindi piuttosto bassa, salvata in qualche modo dalla presenza di svariati minigiochi a cui potranno partecipare anche più giocatori; alcuni dei mini games possono essere quasi totalmente tralasciati, altri invece si sono rivelati delle piacevolissime sorprese, come quello in cui dovremo in una sorta di labirinto, tramite un gioco di incastri e spostamenti, liberare la strada verso l'uscita di Wilbur.
Il titolo graficamente non sorprende di certo, la palette di colori è utilizzata è buona, ma le animazioni dei personaggi sono limitate, ed anche gli ambienti e gli sfondi sembrano piuttosto elementari. Leggermente meglio il sonoro, anche se i motivetti pur adatti al contesto bucolico e spensierato del titolo sembrano troppi simili l'uno con l'altro; alcune parti del gioco sono inoltre doppiate in un buon italiano.
La Tela di Carlotta, è un titolo certamente dedicato ai videogiocatori più piccoli che sicuramente potranno divertirsi nel portarlo a termine, tutto sommato il gioco riesce a ricreare la simpatica atmosfera del film, però come spesso capita a queste trasposizioni, gli sviluppatori si sono limitati ad eseguire il proprio compitino senza nessuno spunto originale.