Largo Winch
di
COMMENTO
Non male! Devo ammettere che Largo Winch si è dimostrata una buona adventure, interessante sia dal punto di vista della trama che sotto il mero aspetto tecnico, anche se gli avventurieri più in gamba non faticheranno molto a portarla a termine in un paio di giorni.
Innanzitutto, l'approcio al gioco è quanto di più "soft" ci possa essere, con una specie di mini-training iniziale nel quale si viene pian pianino iniziati ai comandi di gioco e tutte le operazioni concesse al nostro astuto personaggio. In secondo luogo, l'aspetto generale molto "consoloso" rende estremamente semplice sia gestire l'interfaccia che comandare i movimenti di Largo: questi ultimi avvengono infatti senza alcun problema e questo sia grazie alle inquadrature generalmente molto azzeccate, sia grazie alla possibilità di decidere in base ai propri gusti se adottare il movimento relativo ("avanti" equivale alla direzione in cui Largo stà guardando) oppure quello assoluto ("avanti" equivale sempre alla parte alta dello schermo).
Fortunatamente la camera che inquadra Largo nelle sue scorribande svolge sempre il proprio dovere in maniera egregia, effettuando delicati zoom e rotazioni in modo da non nascondere mai alla vista il nostro uomo: da questo punto di vista il motore 3D funziona benissimo ed è impreziosito dall'alto dettaglio con cui sono stati riempiti un po' tutti gli ambienti (date un'occhiata alle foto).
Anche l'aspetto audio risulta ben curato e questo grazie ad una miriade di musiche di accompagnamento (una per ogni locazione), agli ottimi effetti sonori d'ambiente e al parlato di pregevole fattura. A questo proposito bisogna segnalare che, nonostante il gioco sia totalmente in inglese, è possibile comunque attivare la traduzione in Italiano, sottoforma di sottotitoli, di tutti i dialoghi in-game.
L'avventura in sè risulta molto varia e, nota importante, non diviene mai frustrante grazie sia alla semplicità degli enigmi che allo "spezzettarsi" della storia principale: una cosa importante da dire, infatti, è che tutta l'avventura risulta in pratica suddivisa in tanti piccoli capitoli, ognuno dei quali costituisce a tutti gli effetti una mini-avventura a sè stante; questo significa che l'inventario si azzera ogni volta che ha inizio un nuovo capitolo, per cui in pratica non c'è molto da scervellarsi sulla risoluzione degli enigmi non essendo coinvolti in essi tantissimi oggetti.
Inoltre, gli enigmi hanno sempre una certa logica e non sono affatto difficoltosi o assurdi come in altre avventure (chi si ricorda il "metti il pollo sulla carrucola" di Monkey Island 1??), senza contare che gli oggetti con i quali è possibile interagire negli ambienti non sono affatti tantissimi, per cui dopo un poco si riesce sempre ad andare avanti senza rimanere bloccati troppo a lungo da qualche parte. Questo, purtroppo, si riflette negativamente sulla longevità del titolo: chi proviene dalla "vecchia scuola" di Monkey Island o di Simon the Sorcerer non farà molta fatica a portare a termine il gioco in poco tempo.
CONCLUSIONI
Insomma, per concludere consiglio Largo Winch soprattutto agli avventurieri "in erba" e, più in generale, a chi sia alla ricerca di un videogioco con cui rilassarsi durante queste tiepide giornate di fine estate: tutti gli altri ci facciano prima un bel pensierino!