Layers of Fear – L’Orrore rivisitato in chiave Moderna – Recensione PC
Bloober Team ricrea le sue opere utilizzando il motore grafico Unreal Engine 5
Layers of Fear è stato uno di quei giochi che, al tempo della sua uscita nel 2016, ci lasciò particolarmente sopresi. Era il periodo in cui venivano pubblicati sul mercato videoludico moltissimi “walking simulator”, giochi pensati per intrattenere focalizzando l’attenzione interamente alla storia, piuttosto che arrovellarsi con qualche meccanica di gameplay più o meno complessa. L’idea alla base era, ed è, quella di vivere una storia attraverso il medium videoludico, senza preoccuparsi di tutto ciò che può esserci a corredo.
Quando è stato annunciato che Bloober Team avrebbe lavorato a un remake del gioco, inizialmente pensammo tutti (o quasi) che non ce ne sarebbe stato particolarmente bisogno. Se ci pensate bene, il capitolo del 2016 risulta ancora affascinante, se vogliamo anche graficamente godibile, sebbene si tratti di un progetto non appartenente al gruppo dei “tripla A”.
La domanda a questo punto potrebbe sorgere spontanea: a che serve questo nuovo Layers of Fear? E soprattutto, di cosa si tratta? In due parole. Di una collana antologica, con i connotati di un remake, contenente i titoli del 2016 e del 2019, entrambi completamente rinnovati utilizzando il motore grafico Unreal Engine 5.
L'idea di accorparli rappresenta, concretamente, una scelta intelligente capace di offrire diverse opportunità. I giocatori vecchi e nuovi hanno infatti la possibilità di rivivere entrambe le esperienze in un'unica soluzione, arricchita non solo sul comparto tecnico, ma anche su quello contenutistico. Se volessimo sbilanciarci in un territorio più spinoso, potremmo tranquillamente affermare che quest’ultimo titolo dimostra l'abilità degli sviluppatori nel lavorare con l'innovativo motore grafico Unreal Engine 5.
E quale lettera di presentazione migliore, soprattutto in vista del notevole interesse attorno al tanto atteso remake di Silent Hill 2 (sempre in lavorazione da parte di Bloober Team)?
Layers of Fear – Più le cose cambiano, più restano le stesse
Una donna vince un concorso e viene spedita in un faro abbandonato per scrivere un libro. Si dice che l’occasione renda l’uomo ladro, ed è forse per questo che per gli sviluppatori, tale espediente sia servito perfettamente a creare un contesto di origini, utile persino a invogliare chi, ai tempi, avesse già messo mano sulle due produzioni pubblicate dagli sviluppatori.
Sarà proprio questa donna, macchina da scrivere sottomano, a mettere in scena i racconti che hanno come protagonisti il pittore e l’attore, due personaggi che si avvicendano all’interno di storie emozionanti, abilmente inserite in quel genere horror che vanta qualche caratteristica disturbante. Un horror con queste caratteristiche, soprattutto a livello mentale, crea disagio e inquietudine esplorando tematiche psicologiche ed emotive complesse. Si concentra su atmosfere cupe, tensione psicologica, suggestioni ambigue e situazioni inquietanti, affrontando paure o traumi personali, lasciando in questo modo un'impressione duratura attraverso l'uso di storytelling complesso e simbolico.
Il pittore del primo capitolo è tormentato dalla creazione del proprio “magnum opus”, un’opera in grado di sublimare il concetto stesso di arte, ma nel suo maniero di epoca vittoriana finisce per perdersi nei meandri della sua mente, come colpito da un’entità in grado di minare la sua sanità mentale, tanto da corrompere e distruggere tutto ciò che lo circonda.
Compresi i suoi affetti, ovvero la figlia e la moglie, che in questo pacchetto unificato potremo seguire grazie a due contenuti aggiuntivi: il primo esisteva già, quel pacchetto Inheritance che ci permetteva di affrontare il passato ritornando alla magione, mentre il secondo, totalmente inedito e titolato The Final Note, ci permette finalmente di vivere la storia dal punto di vista della moglie.
All'interno delle singole narrazioni, il remake di Layers of Fear si distingue notevolmente dalla semplice riproposizione 1:1 dei giochi originali, introducendo numerosi cambiamenti e miglioramenti sottili. I fan del primo Layers of Fear apprezzeranno le modifiche apportate al gioco, come l’inserimento di una torcia che serve a distruggere alcune corruzioni dell’ambiente, elementi che sovvertono le aspettative e mantengono la tensione costantemente viva.
Come accennato poc’anzi, la principale innovazione che distingue il remake di Layers of Fear del 2023 dai due giochi originali è l'introduzione di una storia completamente nuova, intitolata "The Writer", che funge da elemento di connessione per tutte le storie presenti nei primi due titoli. Questa aggiunta riconsidera in modo significativo i primi due giochi e li inserisce all'interno di una narrazione più ampia, che culmina nella presenza dei classici finali multipli.
Versione Testata: PC
Voto
Redazione
Layers of Fear (2023)
Il remake di Layers of Fear 2023 rappresenta un'esperienza unica nel suo genere, in grado di catturare l'immaginazione dei giocatori attraverso il suo orrore disturbante e la sua narrativa coinvolgente. La combinazione del potente motore grafico Unreal Engine 5 e l'abilità degli sviluppatori di Bloober Team ha dato vita a un gioco che va oltre le aspettative, offrendo una grafica mozzafiato e un'atmosfera psicologicamente inquietante. Se questo è il risultato con Layers of Fear, non vediamo l'ora di scoprire cosa ci riserva il tanto atteso remake di Silent Hill 2. Potrebbe rivelarsi un'esperienza indimenticabile per gli amanti dell'horror psicologico di KONAMI.