Le avventure di Lupin III: Lupin la morte, Zenigata l'amore

Le avventure di Lupin III Lupin la morte Zenigata lamore
Amare é un po' morire...
Lupin é un ladro? Non solo. Un personaggio di un fumetto con conseguente cartone animato? Indubbiamente, ma dietro alla “maschera” da scimmia del fortunato personaggio nato dalla mente di Monkey Punch, si cela ben altro. Dopo tanti anni, ormai Lupin é una vera e propria icona. Figlio del filone animato nipponico, ormai anche i sassi sanno chi é questo “ladro gentiluomo”, sempre alla ricerca di qualche tesoro da arraffare.

Ma non basta un eroe scapestrato e donnaiolo a creare un mito, servono anche dei comprimari di tutto rispetto, come lo sono i componenti della sua banda: il pistolero Jigen, il samurai Goemon e la bella Fujiko, che abbiamo imparato ad apprezzare per la prorompente bellezza ed un po' meno per il carattere capriccioso, volubile e cupido. Se poi ogni protagonista ha bisogno di una spalla capace di esaltarne le qualità, cade a fagiolo la geniale presenza dell'ispettore Zenigata, integerrimo poliziotto dell'Interpol, da sempre impegnato nell'infruttuoso tentativo di catturare Lupin.


Chi non ha mai desiderato una spada come quella di Goemon?
Chi non ha mai desiderato una spada come quella di Goemon?
Zenigata, la spalla perfetta per un grande protagonista come Lupin
Zenigata, la spalla perfetta per un grande protagonista come Lupin
I modelli poligonali non saranno all'ultimo grido, ma non stonano con i disegni originali
I modelli poligonali non saranno all'ultimo grido, ma non stonano con i disegni originali

Come spesso accade, anche questa volta Lupin avrebbe volentieri passato qualche giorno a riposarsi ma, quando Fujiko lo chiama nel Sokai per parlargli di qualcosa di urgente, non sa proprio resistere al fascino della bella ladra. I guai in cui l'avida donna si é cacciata, sono però più grandi del previsto, mettendo Lupin Jigen e Goemon contro l'organizzazione criminale del Drago Celeste, guidata dal pericoloso Kourin.Ed é proprio Kourin che, utilizzando un colpo segreto di millenaria tradizione, colpisce Lupin in un punto vitale, condannandolo a morire in tre giorni (in puro stile “Ken il Guerriero”...).

Giocoforza, i nostri beniamini dovranno impegnarsi per rintracciare il tesoro del Sokai, dove si narra vi sia l'unica medicina in grado di eliminare gli effetti della maledizione. Come se non bastasse, sembra che uno degli oggetti per trovare il tesoro, sia il premio in palio nel concorso di bellezza del Sokai che, guarda caso, é in piena fase di svolgimento. Perfetta occasione per mettere a frutto la bellezza di Fujiko, se non fosse che anche la bellissima Ginrei é in lizza per il titolo di più bella.

Normalmente basterebbe un po' di sonnifero per metterla fuori gioco dalla competizione, ma a farle da guardia del corpo, é stato chiamato proprio Zenigata, allarmato dagli avvistamenti di Lupin nei pressi di Sokai. La classica lotta tra guardia e ladri? Non proprio, perché pare che a muovere Zazzà non sia solo la sete di giustizia, ma anche un sentimento che sta nascendo per l'inresistibile Ginrei. Tra tesori e nemici pericolosi, mentre Lupin dovrà sfuggire alla morte, per Zenigata sembrano spalancarsi le porte dell'amore...

In cinque si ruba meglio
Come la serie animata é difficilmente collocabile in un genere classico, altrettanto si é pensato di fare per questo nuovo episodio videoludico dedicato al celebre Arsenico, creando un effetto “meltin pot” tra diverse categorie. In una interessante suddivisione dei vari livelli, organizzata in modo da emulare gli episodi televisivi (al punto di inserire anche le anticipazioni del livello-puntata seguente), ci troveremo a poter utilizzare Lupin, Goemon, Jigen, Fujiko e lo stesso Zenigata.

Questa volta il caro Zazzà non dovrà fare i conti solo con Lupin, ma anche con l'amore!
Questa volta il caro Zazzà non dovrà fare i conti solo con Lupin, ma anche con l'amore!
Fujiko, tanto bella quando avida!
Fujiko, tanto bella quando avida!
Usare Jigen ci catapulterà in un gameplay in stile sparatutto
Usare Jigen ci catapulterà in un gameplay in stile sparatutto


Ogni personaggi sarà legato ad uno stile di gioco completamente diverso dagli altri, a partire da un approccio stealth per Lupin, per arrivare ad uno picchiaduro per Zenigata, passando per lo sparatutto dedicato a Jigen e all'uso della katana di Goemon. Si, avete letto bene, Zenigata. Visto il carisma dell'ispettore, si é pensato di dargli lo spazio meritato, rendendolo un personaggio giocabile.

L'escamotage scelto per rendere al meglio la cosa, é quello di dare la possibilità al giocatore di vivere ogni episodio da una diversa prospettiva. Per fare un esempio pratico, se con Lupin e la sua banda dovremo fare irruzione in un hotel per mettere a segno un colpo, con Zenigata dovremo difendere Ginrei e tentare di capire i movimenti loschi che staranno avvenendo nei paraggi. Idea molto buona e interessante (anche se non del tutto innovativa), ma che mostra il fianco praticamente già dopo poche battute. Certo, la varietà delle situazioni é soddisfacente, ma salta subito all'occhio come ogni soluzione di gameplay sia fortemente limitata. Che senso ha muoversi tra tante impostazioni quando nessuna offre una giocabilità minimamente approfondita?

Dona ben poco divertimento dover malmenare ondate di avversari identici e tutt'altro che combattivi, tanto meno sgattaiolare furtivamente dietro a poliziotti poco reattivi e intelligenti, al punto che, anche se scoperti, non dovremo fare altro che tornare in alcuni punti di salvataggio, dove la situazione tornerà alla normalità. Anche la presenza di diversi quick event, in cui dovremo premere velocemente nel giusto ordine i tasti del nostro pad, non migliorano il contesto, anzi, qualora dovessimo sbagliare, perderemo poca energia ma soprattutto non sbloccheremo nuove mosse da usare in azione.

C'era una volta...
Fondamenta su cui poggia il gioco, é una trama studiata per calarsi senza titubanze nelle avventure alle quali ci ha abituato Monkey Punch. Nonostante la pochezza ludica delle fasi di gioco, sorge una certa voglia di scoprire il proseguirsi della storia, supportata da discreti filmati in computer grafica (ben diversi dall'impatto visivo in game, sufficiente solo nei modelli poligonali dei protagonisti) e soprattutto da un impianto sonoro di tutto rispetto.

Spendiamo volentieri elogi per la decisione di utilizzare nella versione nostrana, tutti i doppiatori che abbiamo imparato a conoscere e amare nelle varie stagioni del cartoon andate in onda in Italia. Buoni testi, supportati da una professionalità nella recitazione che purtroppo non sempre vediamo nelle edizioni dei giochi indirizzati alla nostra penisola. Discorso analogo per i brani musicali, in una alternanza di pezzi famosi per gli appassionati della versione animata e brani nuovi ma piacevoli, tra l'altro sbloccabili come bonus per essere riascoltati.

Per svelare il mistero del tesoro di Sokai, non impiegherete troppe ore, persino volendo trovare tutti i bonus disponibili e volendo esplorare le varie sfumature offerte dalla regia, che dopo aver terminato il gioco una prima volta, vi permetterà di riaffrontarlo, con alcune nuove variazioni nella trama. Anche i giocatori meno esperti non dovrebbero impiegare più di una quindicina d'ore nell'impresa, salvo non bloccarsi in talune situazioni dove le mosse da compiere non saranno spiegate con sufficiente chiarezza.

Nonostante le buone premesse, Lupin III: Lupin la morte, Zenigata l'amore, é un titolo indirizzato quasi unicamente ai fan della saga, soprattutto se non particolarmente esigenti in fatto di gameplay. Praticamente abbiamo tra le mani un lungometraggio di Lupin in tre dimensioni, con diverse possibilità d'interazione, simpatiche si, ma nulla più. Troppi lati bui che oscurano quelli più luminosi. Davvero poco per un mito come Lupin. Speriamo in meglio... nella prossima puntata!

Ci siamo procurati un vestito da poliziotto, ora potremo muoverci con più calma
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Zenigata non conosce le buone maniere, sbrigandosela a suon di pugni
Zenigata non conosce le buone maniere, sbrigandosela a suon di pugni
Quick event, o meglio "Lupinatic"! Premere in fretta i giusti tasti per evitare situazioni poco piacevoli
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Le avventure di Lupin III: Lupin la morte, Zenigata l'amore
6

Voto

Redazione

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Le avventure di Lupin III: Lupin la morte, Zenigata l'amore

Non tutti i colpi riescono alla perfezione, nemmeno al Re dei ladri. Dopo le prime ore di gioco, ci si rende facilmente conto che qualcosa scricchiola decisamente nelle basi ludiche dello stesso. Apprezziamo senza riserve la decisione di impostare tutto il gioco in una suddivisione simile a quella di tanti piccoli episodi televisivi, ma anche il poter usare diversi personaggi, ognuno col il suo modo differente di giocare, non sopperisce ad una generale scarsa profondità del gameplay. Divertente passare dallo steath di Lupin al picchiaduro di Zenigata, ma in pochi minuti avremo capito quanto poco elaborata sia ogni modalità. Senza dubbio la trama é stata studiata a dovere per incastrarsi perfettamente nelle avventure televisive a cui Lupin e la sua banda ci hanno abituati ma, gli scarsi contenuti del gioco in se stesso, non saranno sufficienti a soddisfare la maggior parte del pubblico. Discorso diverso invece per i fan sfegatati della serie, che potrebbero apprezzare anche solo dal doppiaggio, fedelissimo alle messe in onda italiane, ed il comparto grafico, gradevole quasi unicamente nei modelli dei protagonisti. Gli altri, guardando il mercato, troveranno sicuramente di meglio senza particolari sforzi.

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