Le Follie Dell'Imperatore
di
Redazione Gamesurf
MARCIA INDIETRO SUL GAME BOY COLOR?
Essendo sviluppato da Ubi Soft, é lecito aspettarsi da "Le Follie Dell'Imperatore" le stesse meraviglie grafiche di giochi come Rayman o Il Libro della Giungla. E invece sembra proprio che gli sviluppatori di Sandbox Studios abbiano avuto problemi nel riproporre il feeling del film sul piccolo schermo del Game Boy Color. La grafica del gioco é infatti piuttosto piatta e scialba, con sprite poco colorati e mal definiti: in particolare, delude lo stesso Kuzco, le cui animazioni risultano più legnose del previsto e poco divertenti. Anche la grafica dei fondali denota un certo squallore, con alcune ambientazioni, come "Il Villaggio", che senza esitazione potrebbero essere definite "bruttine". Fortunatamente si riesce sempre ad avere una chiara visione di insieme di quanto accade su schermo, ma non si può fare a meno di pensare che la console tenuta tra le mani (é proprio il caso di dirlo) ha dimostrato di poter fare molto di meglio. Allegro e pimpante il sonoro, con musichette tratte dalla colonna sonora del film e piuttosto adatte al tono beffardo del gioco. Una citazione speciale per il bellissimo manualetto di istruzioni del gioco, pieno di battute e molto spassoso. Buona anche la scelta di includere nella cartuccia una batteria per i salvataggi, che permette di evitare una volta tanto le anacronistiche password, abbondando perfino nel numero di partite contemporaneamente registrabili: ben tre. Resta solo da sperare che le storie riguardanti i videogame che influiscono sui compartamenti dei bambini non siano vere, perché altrimenti "Le Follie Dell'Imperatore" potrebbe avere effetti devastanti sui soffitti e le tappezzerie di casa. Mamme, Freegames pensa anche a voi...
Essendo sviluppato da Ubi Soft, é lecito aspettarsi da "Le Follie Dell'Imperatore" le stesse meraviglie grafiche di giochi come Rayman o Il Libro della Giungla. E invece sembra proprio che gli sviluppatori di Sandbox Studios abbiano avuto problemi nel riproporre il feeling del film sul piccolo schermo del Game Boy Color. La grafica del gioco é infatti piuttosto piatta e scialba, con sprite poco colorati e mal definiti: in particolare, delude lo stesso Kuzco, le cui animazioni risultano più legnose del previsto e poco divertenti. Anche la grafica dei fondali denota un certo squallore, con alcune ambientazioni, come "Il Villaggio", che senza esitazione potrebbero essere definite "bruttine". Fortunatamente si riesce sempre ad avere una chiara visione di insieme di quanto accade su schermo, ma non si può fare a meno di pensare che la console tenuta tra le mani (é proprio il caso di dirlo) ha dimostrato di poter fare molto di meglio. Allegro e pimpante il sonoro, con musichette tratte dalla colonna sonora del film e piuttosto adatte al tono beffardo del gioco. Una citazione speciale per il bellissimo manualetto di istruzioni del gioco, pieno di battute e molto spassoso. Buona anche la scelta di includere nella cartuccia una batteria per i salvataggi, che permette di evitare una volta tanto le anacronistiche password, abbondando perfino nel numero di partite contemporaneamente registrabili: ben tre. Resta solo da sperare che le storie riguardanti i videogame che influiscono sui compartamenti dei bambini non siano vere, perché altrimenti "Le Follie Dell'Imperatore" potrebbe avere effetti devastanti sui soffitti e le tappezzerie di casa. Mamme, Freegames pensa anche a voi...
Le Follie Dell'Imperatore
Le Follie Dell'Imperatore
Dopo la buonissima impressione suscitata dal film (molto consigliato) era lecito aspettarsi qualcosina di più da questo nuovo gioco per Game Boy Color. Sebbene realizzato piuttosto bene, Le Follie Dell'Imperatore non riesce proprio ad emergere sulla folla di altri platform disponibili per il portatile Nintendo a causa di una grafica poco sfavillante e di una giocabilità non esaltante: troppo spesso effettuare alcuni salti può risultare scocciante a causa delle continue capocciate di Kuzco sui "soffitti", mentre l'idea di rendere l'uso dello sputo così scomodo affonda anche una delle idee più divertenti del gioco. Non si tratta dunque di un cattivo gioco, ma semplicemente dell'ennesimo platform game "medio", che lascia l'amaro in bocca.